COPIA
H.L. Kessler
La c. fu il principale mezzo a disposizione del Medioevo per portare nell'arte del momento elementi che erano molto lontani o che rischiavano di perdersi, oggetti distanti, opere [...] advocata (Roma, S. Maria del Rosario, già in Ss. Domenico e Sisto), la versione in S. Maria in via Lata conserva c. medievali: i mosaici duecenteschi nell'atrio di S. Marco a Venezia, esemplati su ca. centodieci scene del Genesi Cotton, del sec. 5 ...
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GIORDANO, Luca
Maria Giovanna Sarti
Nacque a Napoli il 18 ott. 1634 da Antonio e da Isabella Imparato.
Antonio, mercante di quadri di origine pugliese ma anche modesto pittore, dovette avviare il figlio [...] studiare e copiare (Madrid, Congregación del Cristo de San Ginés) l'Annunciazione allora in S. Domenico Maggiore. Tuttavia, i dipinti realizzati dal G. per Venezia e documentati dalle fonti (De Vito, 1991, pp. 38-40) furono eseguiti alla maniera di ...
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GIUSTINIANI, Benedetto
Simona Feci
Luca Bortolotti
, Nacque a Chio, isola egea soggetta alla Repubblica di Genova, il 5 luglio 1554 da Giuseppe di Benedetto, del ramo de Nigro, e Girolama Giustiniani [...] dai Turchi nel 1566, e ripararono in Italia, prima a Venezia, poi a Genova e infine a Roma, dove nel giro di essere eletto pontefice e soffrì dell'opposizione dei cardinali genovesi Domenico Rivalora e Giacomo Serra.
Il G. morì a Roma il 27 ...
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CARNESECCHI, Pietro
Antonio Rotondò
Nacque a Firenze il 24 dic. 1508, da Andrea e da Ginevra Tani.
Entrambi, prima della loro unione, erano vedovi con figli: vedovo di Caterina Capponi Andrea, vedova [...] monastero di S. Marcello, l'esito d'un supplemento di inchiesta a Venezia e a Napoli. Per tutto il resto dell'anno le pressioni di ad Andrea del Sarto. Mentre il Gamba attribuisce a Domenico Ubaldini detto il Puligo entrambi i dipinti, lo Schaefer ...
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BOTTARI, Giovanni Gaetano
Armando Petrucci
Giuseppe Pignatelli
Nato a Firenze il 15 genn. 1689 da Antonio e da Anna Morelli, iniziò a dieci anni lo studio dell'eloquenza e della lingua latina sotto [...] 1738 aveva pubblicato a Roma Lo specchio di croce del p. Domenico Cavalca...; videro quindi la luce il Fior di virtù..., Roma 1740 al Capriata, e la Lettera d'un Romano ad un suo Amico di Venezia scritta da Roma sotto di 2 aprile 1760, s.n.t., siano ...
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teatro
Raimondo Guarino
Il teatro del Rinascimento. – Prologhi. Ci sono prologhi in cielo e prologhi in scena, presagi visionari e antefatti concreti nel fenomeno, proprio della cultura italiana del [...] , novellatori, dicitori come l’araldo-buffone Domenico Barlachia, e borghesi facoltosi. Nella lunga cura di N. Barozzi, G. Berchet, F. Stefani, R. Fulin, 58 voll., Venezia 1879-1903; V. Calmeta, Prose e lettere edite e inedite, a cura di C. ...
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Treccani
"Saper fare un'enciclopedia
sarà documento di quel che
l'Italia sa fare in ogni campo"
(Giovanni Treccani)
Un'enciclopedia
tutta italiana
di Ferruccio de Bortoli e Gioacchino Volpe
18 febbraio
L'Istituto [...] , per merito di Vincenzo Maria Coronelli, celebre cartografo veneziano, che fu anche generale dei minoriti. Egli cominciò del comitato di amministrazione da parte del direttore generale Domenico Bartolini. La nomina in successione di vari commissari ...
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GIORGIO da Trebisonda (Giorgio Trapezunzio)
Paolo Viti
Nacque a Creta il 3 apr. 1395 da Costantino, in una famiglia emigrata da tempo da Trebisonda, sul Mar Nero, città che a G. rimase di fatto sconosciuta [...] l'altra (Ibid., Vat. Rossi 339) al cardinale Domenico Capranica, il quale, nel conclave che il 6 marzo 1447 202-204, 211 s., 225, 236, 239, 241, 251; G. Fedalto, Stranieri a Venezia e a Padova, ibid., II, p. 513; F. Lepori, La scuola di Rialto, ibid ...
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FACIO, Bartolomeo
Paolo Viti
Figlio di Paolino, nacque a La Spezia, probabilmente prima del 1405, e comunque non oltre il 1410.
La sua famiglia, originaria di Fabiano (una frazione poco lontana dalla [...] capit., 46.6) e in italiano, da Giovanni Mauro, che lo stampò a Venezia nel 1579.
Dedicato ancora ad Alfonso d'Aragona è il De viris illustribus, composto Marsuppini, i cardinali Giorgio Fieschi e Domenico Capranica, e quindi Gian Giorgio Spinola, ...
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CALICE
C. Barsanti
Bicchiere di forma particolare, usato nella liturgia per la consacrazione del vino nel corso della messa. Il termine deriva dal gr. ϰύλιξ 'coppa' (Braun, 1932, p. 20) e appare già [...] 30 di altezza), reca un'iscrizione che lo indica come dono dell'abate s. Domenico (m. nel 1073). Il c. offerto da donna Urraca (m. nel 1101) , ma qualcuno se ne allontana in maniera notevole. A Venezia (Tesoro di S. Marco), per es., si conserva un ...
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magata
s. f. Nel linguaggio giornalistico sportivo, colpo vincente imprevisto, che affascina come se fosse una magia | Per estensione, fuori dell’àmbito sportivo, trovata sorprendente e risolutiva. ♦ Come Del Piero, ovvio, che all'andata contro...
patriarca
patrïarca s. m. [dal lat. tardo patriarcha, gr. πατριάρχης, comp. di πατριά «stirpe, tribù, famiglia» e -άρχης «-arca»] (pl. -chi). – 1. In senso ampio e generico, e con riferimento al più antico ordinamento sociale, il capo di una...