La cultura
Gino Benzoni
Storiografia ed erudizione
All'insegna della continuità, sia pure in discesa, sia pure nella cornice dello scadimento di rilievo politico, del rimpicciolimento di prestigio [...] stia quasi vaneggiando di avi ritratti da Tiziano e Tintoretto, come d'altronde esagera nel caricare di tinte scure 266-268.
21. V. Cesare De Michelis, Calogerà, Angelo (al secolo Domenico Demetrio), ibid., XVI, Roma 1973, pp. 790-793.
22. D' ...
Leggi Tutto
Industria e artigianato
Salvatore Ciriacono
Venezia come economia-mondo. Ambiente lagunare e paesaggi sociali
Si può affermare con sufficiente sicurezza, sulla base della letteratura esistente, che [...] pittura veneziana del Cinquecento, da Tiziano a Tintoretto (175). Innegabilmente tuttavia la direzione e au XVIe siècle, "Annales E.S.C.", 2, 1947, pp. 195-196; Domenico Sella, Commerci e industrie a Venezia nel secolo XVII, Venezia-Roma 1961, pp. ...
Leggi Tutto
Il pubblico e il privato. Architettura e committenza a Venezia
Manfredo Tafuri
"Concordia urbis": morfologia urbana e "domus" patrizia
"Libertatem ergo Romanorum felicissima Venetia conservat sine [...] - con il ritratto di Giovanni Grimani dipinto da Tintoretto, diviene ancor più esplicito il legame fra l' cf. M. L. King, Venetian Humanism, p. 105 n. 38.
8. Domenico Morosini, De bene instituta re publica, a cura di Claudio Finzi, Milano 1969, pp ...
Leggi Tutto
Pietro Aretino e Anton Francesco Doni: Opere
Carlo Cordié
PIETRO ARETINO
È molto difficile parlare di Pietro Aretino scrittore con quella serenità e quell'equilibrio che l'opera sua merita. Lasciati [...] Roma. Ora si citi, per vari capitoli, la raccolta postuma di Domenico Gnoli, La Roma di Leon X. Quadri e studi originali annotati del Dolce. Non si nasconde che il Dolce tratta il Tintoretto in maniera poco generosa e che ignora Paolo Veronese e, ...
Leggi Tutto
Le lettere
Giorgio Pullini
Tra giornalismo di viaggio e impressionismo poetico sulla realtà di Venezia nel Novecento
Prima di entrare nell’ambito vasto della produzione narrativa e poetica vera e propria, [...] ancora la luce». Se, da un lato, ne La modella del Tintoretto(51), «il pomeriggio era bello, veniva dal mare una bava fresca veneziano nei suoi versi. Di molti altri veneziani, a parte Domenico Varagnolo, ci limitiamo a citare i nomi in veste di ...
Leggi Tutto
Chiesa e società
Paolo Prodi
Tradizione, autocoscienza storica e mito
È sempre operazione complessa introdurre nell'esposizione storica cesure e scansioni cronologiche ma ciò è particolarmente vero [...] (la religiosità intima delle composizioni pittoriche del Tintoretto per la Scuola di S. Rocco o Clergy and Communities of the Sacred", pp. 91-118.
4. Gaetano Cozzi, Domenico Morosini e il "De bene instituta re publica", "Studi Veneziani", 12, 1970, ...
Leggi Tutto
SOPRAVVIVENZA DELL'ANTICO
N. Dacos
I problemi concernenti le sopravvivenze e le riprese dell'arte antica nella civiltà occidentale sono molto numerosi e molto varî, sicchè le ricerche estremamente abbondanti [...] un segno importante in quelle di Tiziano e del Tintoretto. Nella seconda metà del secolo il culto dell'Antichità 14, 1951, pp. 303-305; R. Gallo, Le donazioni alla Serenissima di Domenico e Giovanni Grimani, in Archivio veneto, 50-51, 1952, pp. 34-77 ...
Leggi Tutto
La circolazione del libro. Biblioteche private e pubbliche
Marino Zorzi
Venezia nel Cinquecento è colma di opere d'arte. Una profusione di sculture, intagli, affreschi anima le facciate di chiese, [...] all'incisore; il poema di Lucano ispirò almeno una tela del Tintoretto. Frequenti i libri di viaggi e le "carte da navegar" poi dispersi, al pari di quelli lasciati dal cardinale Domenico a S. Antonio di Castello: qui le vendite effettuate ...
Leggi Tutto
Penombre femminili
Federica Ambrosini
Destini di donna
«Maritar o monacar». Con qualche altra alternativa
«Alle tre mie pute che sono in casa», disponeva per testamento, nell’agosto 1647, il patrizio [...] rossi co’ suoi perosini [orecchini] d’oro» da sfoggiare la domenica del Rosario, esige in cambio che «ogni volta che la Madre mantenise il nome da Cà Tentoretto» (pubblicato in Vite dei Tintoretto, da Le maraviglie dell’arte, overo le vite degl’ ...
Leggi Tutto
PALLADIO, Andrea
Guido Beltramini
PALLADIO, Andrea. – Figlio di Pietro detto ‘della Gondola’, nacque a Padova nel 1508.
Città e data di nascita sono state oggetto di discussione a partire dal Settecento. [...] agosto di quell’anno presso Pietro de’ Franceschi, fratello ed erede del Domenico che nel 1570 aveva edito I quattro libri, morto da poco. È di Palladio, opera di Orlando Flacco e di Tintoretto, oggi irreperibili, ma dal 1733 la sua iconografia ...
Leggi Tutto