FREDIANI, Vincenzo
Guido Rebecchini
Figlio di Antonio, il F. è documentato a Lucca dal 1481 al 1505. Dopo esser stato a lungo conosciuto come l'anonimo "Maestro dell'Immacolata Concezione", secondo [...] gli artisti lucchesi contemporanei, il F. venne fortemente influenzato dalle opere dei pittori fiorentini dell'ultima generazione: DomenicoGhirlandaio, Filippino Lippi (entrambi attivi a Lucca durante i primi anni del nono decennio del XV secolo) e ...
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LORENZO d'Antonio
Manuela Gianandrea
Non si conosce la data di nascita di L., maestro vetraio e cappellano di S. Pier Maggiore a Firenze, probabilmente originario, come attestano alcuni documenti che [...] del Fiore a Firenze, II, Firenze 1995, pp. 273-301; F. Martin, Domenico del Ghirlandaio delineavit? Osservazioni sulle vetrate della cappella Tornabuoni, in DomenicoGhirlandaio 1449-1494. Atti del Convegno internazionale,1994, a cura di W. Prinz - M ...
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AQUILI, Antonio, detto Antoniazzo Romano (Antonazzo, Antonaccio)
Luisa Mortari
Figlio di Benedetto, se ne hanno notizie dal 1461 - data della esecuzione di una copia, mai rintracciata, della Madonna [...] incontri determinano gli sviluppi del percorso dell'artista. Del 1475 è la sua collaborazione nella Biblioteca Vaticana con DomenicoGhirlandaio, del 1480-81 con Melozzo, del 1484-85 nella cappella Sistina con il Perugino. Gli avvenuti contatti con ...
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BIGORDI, Benedetto, detto (del) Ghirlandaio
Marco Chiarini
Figlio di Tommaso e di una certa Antonia, nacque a Firenze nell'anno 1459 (tale data si ricava dalla portata al catasto fatta nel 1469 da suo [...] sulla parte avuta dal B. negli affreschi di S. Maria Novella, ma per tutte le opere della bottega di DomenicoGhirlandaio le attribuzioni oscillano ancor oggi da un collaboratore all'altro. Anche le sottili distinzioni del Berenson (1963), che ha ...
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ALBERTINI, Francesco
P. Pelagatti
Erudito fiorentino, visse a lungo a Roma e vi morì nel 1520. Dal 1493 fu cappellano della chiesa di S. Lorenzo a Firenze, e nel 1499 ne divenne canonico. Conobbe eminenti [...] personalità artistiche del suo tempo ed affermò di essere stato alunno di DomenicoGhirlandaio e del Poliziano. A suo dire, compì un progetto per la facciata di S. Maria del Fiore e disegnò una porta per il Palazzo Vaticano. Nel 1510, scrisse e ...
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JACOPO del Sellaio
Cristelle Baskins
Nacque a Firenze intorno al 1441 da Arcangelo di Jacopo e monna Gemma.
Ricordato da Vasari tra gli allievi di Filippo Lippi, deriva il suo soprannome, Sellaio, dal [...] di fatto elementi del monumentale ciclo degli affreschi quattrocenteschi della cappella Sistina in Vaticano, e le opere del Ghirlandaio (Domenico Bigordi), di Botticelli, di Cosimo Rosselli e del Perugino (Pietro Vannucci). E, seppure lo stile di J ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] profonda complessità. Narratore e ritrattista equilibrato fu D. Ghirlandaio. A. del Verrocchio fu innovatore anche in pittura con Matteo di Giovanni, partecipa delle novità rinascimentali con Domenico di Bartolo e poi con F. di Giorgio. Legato ...
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Città del Lazio, capitale della Repubblica Italiana; capoluogo di regione e città metropolitana (Comune di 1.287,4 km2 con 2.813.365 ab. nel 2021).
Il problema dell’etimologia del nome di Roma si era presentato [...] 1455), e altri palazzi costruiscono i cardinali Domenico Capranica, Domenico della Rovere, Giuliano della Rovere, originali si avvia la grande impresa decorativa della Cappella Sistina (D. Ghirlandaio, S. Botticelli, C. Rosselli, P. Perugino, L. ...
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Nome di una zona di Roma, sulla riva destra del Tevere, corrispondente al Colle Vaticano che dai 19 m di piazza S. Pietro sale nel punto più alto a 77 m.
Territorio sul quale è riconosciuta alla Santa [...] , greca, segreta, dei papi), con uffici e alloggio per il bibliotecario. Le sale furono affrescate da David e Domenico del Ghirlandaio e da Melozzo da Forlì. Dell’arredamento della biblioteca restano alcuni banchi, opera di Giovannino de’ Dolci; a ...
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Il termine di chirurgo (chirurgus, vulnerum medicus) è stato impiegato fin dall'origine per indicare quel medico che curava certe lesioni con atti manuali, come suture delle ferite, riduzioni di lussazioni [...] una linea di grazia, quasi di religiosità, anche se il Ghirlandaio ha dipinto qualche quadro di deformità, come il naso grosso e operatorio, ma l'ambiente d'un ospedale o d'una corsia. Domenico di Bartolo (v. tav. XXIX), nell'ospedale di S. Maria ...
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