Di famiglia veneziana, fece deporre ed esiliare nel 1026 il doge Orseolo, sostituendolo con Centranico Barbolano, sua creatura. Allontanato da una rivolta popolare nel 1029, ritornò dopo tre anni quando gli Orseolo furono di nuovo banditi. Assunto il dogato (1032-42), promulgò una legge che vietava ai dogi la nomina d'un collega o di un successore, per impedire che il dogato divenisse privilegio di ...
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Doge di Venezia (sec. 11º), figlio di Pietro II e da lui designato a succedergli; non seppe resistere con la dovuta energia né ai rivolgimenti interni né ai nemici esterni. Appoggiò tuttavia, col consenso [...] popolare, il fratello Orso, patriarca di Grado, contro Poppone, patriarca di Aquileia, ma fu poco dopo costretto, da una congiura capeggiata da DomenicoFlabanico, ad andare in esilio in Oriente. ...
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Doge di Venezia. Eletto nel 1026 dal partito popolare contro la famiglia degli Orseoli, dopo un periodo di dogato quanto mai turbolento, dominato dal capo dei popolari DomenicoFlabanico, divenuto doge [...] dopo di lui, fu deposto nel 1032 ...
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Le saline
Jean-Claude Hocquet
In un ambiente naturale la cui inospitalità offriva all'uomo il rifugio di una relativa sicurezza dalla minaccia di invasioni esterne, le condizioni per la valorizzazione [...] nelle saline. Non erano da trascurarsi neanche le opere dei consortes nelle saline demaniali. Nel giugno del 1037 il doge DomenicoFlabanico concedeva il fondamento Laguna per farvi 25 saline (forse si deve interpretare 25 coppie di saline), e se ne ...
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ORSEOLO, Orso
Giuseppe Gullino
ORSEOLO, Orso. – Nacque a Venezia, probabilmente nel 988, dal futuro doge Pietro II e da sua moglie Maria.
Il padre lo destinò alla carriera ecclesiastica nell’ambito [...] essi rimanessero pur sempre nel novero delle casate eminenti del ducato e, come tali, rispettati dal nuovo doge DomenicoFlabanico, pur a essi inimicissimo. Seguirono anni di silenzio.
Le scarse notizie delle quali si dispone riguardano l’attività ...
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Veneziani fuori Venezia
Jadran Ferluga
Seguire le sorti dei Veneziani fuori Venezia, fuori della loro città e provincia, non è compito facile: poche sono le notizie che possediamo, e per di più sparse. [...] , forse nipote del grande Pietro II, fallito il tentativo di imporsi quale doge, fuggì a Ravenna mentre veniva eletto DomenicoFlabanico, a sua volta richiamato dall'esilio; Pietro, anche lui nipote del gran doge Pietro II, fuggì in Ungheria, nel ...
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Insegne del potere e titoli ducali
Giorgio Ravegnani
Investitura e insegne ducali
Scrive il cronista Boncompagno da Signa che verso il 1173 il doge di Venezia aveva alcune insegne regali (quedam regalia [...] non ebbe però dignità auliche e, dopo di lui, l'onore pare di nuovo concesso a DomenicoFlabanico (1032-1042) che fu ordinato protospatario. Domenico Contarini (1043-1071) ebbe prima del 1049 i titoli di patrizio e anthypatos; poi, intorno al ...
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La formazione della nobiltà dopo la Serrata
Stanley Chojnacki
Introduzione
Per tradizione, si ritiene che il dato di struttura essenziale della società veneziana nel Trecento venisse posto di fatto [...] nel 1351-1352, fu rieletto in senato, insieme con Domenico e Marino. Nicolò, che risulta dunque tra gli uomini politici ), Barbani, Acotanto, Totulo, Tonisto, Campolo, Bobizo, Betani, Flabanico, Casullo e Grissoni.
115. Per esempio gli Zeno, che ...
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La maturazione dello spazio urbano
Elisabeth Crouzet-Pavan
Introduzione
Agli inizi del XVI secolo Denis Possot, in viaggio verso i Luoghi Santi, sale, il giorno stesso del suo arrivo a Venezia, sul [...] casa sul rio di Castello, dal giardino di S. Domenico a quello di S. Anna (94). La terra, 1-117, 205-300.
18. A.S.V., Cancelleria Inferiore, Notai, b. 77 (Giovanni Flabanico), 1276.
19. Ibid., b. 73 (Ermolao, prete in S. Simone), 1289.
20. Ibid., ...
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L'agricoltura
Sante Bortolami
I. "Non ara, non semina, non vendemmia"
È fin troppo nota l'immagine dei Veneziani suggerita dal commentatore delle Honorantie civitatis Papie al principio del secolo [...] , 5 e ancora 15 filari che nel 1144 appartenevano a Domenico e Martino Bolli, padroni anche di un'altra piccola pecia "multis vicibus" i frutti di una terra della famiglia Flabanico posta a Pellestrina, quand'era "piantata vitibus et arboribus". ...
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