DUCCIO di Buoninsegna
L. Bellosi
(o Boninsegna)
Pittore senese, attivo in Toscana tra il 1278 e il 1311.D. è documentato a partire dal 1278, quando venne pagato per aver dipinto dodici casse per conservare [...] del fiorentino assume in D. un'espressione più dolce e sorridente. La superficie diventa preziosa e smaltata rispetto con la Madonna a mezza figura e il Bambino al centro, s. Domenico a sinistra e s. Aurea, o forse s. Agnese, come riteneva Brandi ...
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PISTOIA
P. Carofano
(lat. Pistorium, Pistoriae, Pistoria)
Città della Toscana occidentale, capoluogo di provincia, situata alle pendici dell'Appennino.
Urbanistica, architettura e scultura
Sorta come [...] del duomo, la Crocifissione ad affresco nella sala capitolare del S. Domenico, forse l'Ascensione di Cristo (1274) nella S. Maria di Ripalta di Jacopo d'Ognabene (paliotto frontale, 1316) al dolce goticismo di Gilio Pisano (S. Giacomo Maggiore in ...
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GHERARDI, Giovanni (Giovanni da Prato, Giovanni di Gherardo, Giovanni di Gherardo Gherardi, Johannes Gerardi, Johannes de Prato)
Francesco Bausi
Nacque a Prato, da Gherardo di ser Bartolo e da Giuliana, [...] parte i sonetti di corrispondenza) è la canzone politico-morale Dolce mia patria, non ti incresca udirmi (intitolata, nel ms. 1996, pp. 151-159; A. Lanza, L'autore dell'"Aquattino": ser Domenico da Prato, in La Parola e il testo, II (1998), pp. 205 ...
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DANTE ALIGHIERI
L. Miglio
Poeta e scrittore, nato a Firenze nel 1265, morto a Ravenna nel 1321.La presenza di D. nella cultura dei secc. 13°-14° si commisura, anche in rapporto alle arti figurative, [...] L. Müller, München 1964, pp. 37-44; A. Parronchi, Studi su la 'dolce prospettiva', Milano 1964; E. Carli, Dante e l'arte del suo tempo, in Dante fresco nel 1442 e supposto collaboratore di Domenico Veneziano, dal quale avrebbe assorbito l'insuperabile ...
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PROSPETTIVA
G. Federici Vescovini
Il termine p. ebbe nella tradizione medievale un significato particolare. Tale termine non riguardava le tecniche particolari di rappresentazione pittorica sul piano [...] opera del matematico e fisico italiano di origine ma parigino di formazione, Domenico da Chivasso (m. tra il 1357 e il 1362), attivo a , 1957, 2; A. Parronchi, Studi su la ''dolce prospettiva'', Milano 1964; G. Federici Vescovini, Contributo per la ...
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DE DOMINICI, Bernardo
Ferdinando Bologna
Figlio del pittore, musico e collezionista Raimondo e di Camilla Tartaglione, nacque a Napoli il 13 dic. 1683; fu nipote "ex frate" di suor Maria, scultrice, [...] dei rapporti di collaborazione che egli stesso dice di aver avuto con Domenico Brandi, il quale a sua volta l'avrebbe imitato in quel ", in una "maniera, che ad un tempo stesso sembra dolce ..., ma con grande arteficio di chiaro scuro, e con grandi ...
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BELLINI, Giovanni, detto Giambellino
Terisio Pignatti
Nacque a Venezia attorno al 1427, stando al Vasari, che lo dice morto novantenne nel 1516.
La questione ha dato luogo peraltro a differenti opinioni, [...] alla figurazione sentianentale del personaggio, siano essi la dolce Madonna col bimbo dormiente di Londra, o quelle penetranti espressiva Ebbrezza di Noè del Museo di Besançon o il S. Domenico di Londra (Nat. Gall.), datato 1515. In quello stesso ...
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LONGHENA, Baldassare (Baldisera, Baldi)
Andrew Hopkins
Figlio primogenito di Melchisedech e di Giacomina, nacque probabilmente a Venezia alla fine del 1596, oppure all'inizio del 1597.
La sua data di [...] la professione con molto decoro. Era di una maniera assai dolce e di uno civile costume. Aveva in sua confidenza alcuni la sua scuola e l'albergo: il monastero benedettino di S. Domenico, dove egli decorò i corridoi del dormitorio a partire dal 1666 ...
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ALGARDI, Alessandro
Antonia Nava Cellini
Nacque da famiglia "non ignobile frà l'altre di Bologna" (Bellori) in questa città il 27 nove 1595; il padre Giuseppe era mercante di seta. Avviato allo studio [...] Domenichino operava in affresco. Soprattutto la Maddalena, "solleuata in dolce aria di testa, et in espressione di doglia e di scanalate, sull'alto di un grandioso altare, firmato da Domenico Facchetti romano e datato 1650. E di questo altare, ...
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DESIDERIO da Settignano
Anne Markham Schulz
Figlio di Bartolomeo di Francesco, detto Meo di Ferro, che nel 1427 era contadino nella parrocchia di S. Maria a Settignano e, probabilmente, di una Andrea, [...] alla Mercanzia per saldare un debito di D. con Domenico di Francesco speziale: questi ricevette una parte di questi tra il 1482 e 1484, lo chiamò "el vago desyder si dolce e bello". Fonti antiche attribuiscono a Donatello l'educazione artistica di D ...
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musica
mùṡica s. f. [dal lat. musĭca, gr. μουσική, femm. sostantivato dell’agg. μουσικός «musicale» (sottint. τέχνη «arte»)]. – 1. a. L’arte che consiste nell’ideare e nel produrre successioni strutturate di suoni semplici o complessi, che...
colombina1
colombina1 s. f. [dim. di colomba1]. – 1. a. Piccola o giovane colomba; o anche, come espressione vezz., colomba in genere. b. fig. Ragazza o giovane donna candida, ingenua, o che ostenti innocenza e candore soltanto apparenti (cfr....