LANFRANCO, Giovanni
Erich Schleier
Figlio minore di Stefano e Cornelia (della quale non si conosce la famiglia di appartenenza), nacque a Parma il 26 genn. 1582. Secondo Passeri il ragazzo "fu incamminato [...] a Poitiers, Musée des beaux-arts; Elia nutrito dal corvo, a Marsiglia, Musée des beaux-arts; Elia e l' , p. 270).
Degli anni 1632-34 sono la pala già in S. Domenico a Spoleto (transetto destro), commissionata dalla famiglia Sansi con La Vergine con s ...
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GIORGIO (Zorzi, Zorzo) da Castelfranco, detto Giorgione
Augusto Gentili
Non si conosce con esattezza la data della nascita di G., che dovette avvenire a Castelfranco Veneto tra il 1477 e il 1478. È [...] in solitudine lungo il torrente Carit e viene nutrito dai corvi.
L'ambientazione a Montagnana del raro soggetto biblico è l stando all'inventario (1528) della collezione del cardinale Domenico Grimani, coltissimo "ebraista" - si ritrae nella ...
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MATTEINI, Teodoro
Carolina Brook
– Nacque a Pistoia il 10 maggio 1754, da Ippolito e da Anna Marraccini (Gori Bucci, 2006, p. 3: a questa monografia si fa riferimento, se non altrimenti specificato, [...] del 1774 il M. entrò come allievo nello studio di D. Corvi, conosciuto durante i corsi accademici (ibid., p. 8).
I biografi Tolomei Per la famiglia Cortenovis il M. ritrasse Giovanni Domenico, padre barnabita, il fratello Bartolomeo e la sorella ...
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PERUZZI, Sallustio
Maurizio Ricci
PERUZZI, Sallustio (Salustio, Giovanni Salustio). – Nacque probabilmente a Roma nel 1511-12 da Baldassarre e da Lucrezia di Antonio del Materasso. Nell’epitaffio posto [...] tre maschi e due femmine), abitava nella zona di Macel de’ Corvi (Fagliari Zeni Buchicchio, 1979, p. 74 nota 194).
Peruzzi si , non eseguiti, per la chiesa e il convento dei Ss. Domenico e Sisto, sempre a Magnanapoli, che ci sono tramandati in vari ...
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ROBLETTI, Giovanni Battista
Saverio Franchi
Orietta Sartori
ROBLETTI, Giovanni Battista. – Nacque a Roma nel 1583 circa. Il padre Claudio era borgognone, come risulta dall’atto di battesimo della figlia [...] Si era intanto trasferito nella zona chiamata Macel de’ Corvi, alle pendici del Campidoglio, non lontano dal palazzo 1626 Robletti, che in officina si avvaleva della collaborazione di Domenico Marciani e di suo fratello Giovanni, cantore in S. Maria ...
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COSTANTINI, Ermenegildo
Marina Coccia
Figlio di Marcantonio di Domenico, romano, e di Santa Piacentini, nacque a Roma il 28 marzo 1731 e fu battezzato il giorno seguente nella chiesa di S. Marcello [...] romano" (Schleier, 1970, p. 100). Così, pur lavorando in S. Caterina a fianco di artisti quali Lapis, Monosilio, Corvi, Lapiccola, pittori di transizione che conducevano le loro prime esperienze neoclassiche, il C. non trasse da questa vicinanza ...
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GHIDONI, Giovanbattista
Maurizia Cicconi
Figlio di Galeazzo e di Giustina Berni, nacque il 2 dic. 1599 a Firenze, dove il padre, originario di Cremona, era attivo come pittore. Seguì le orme paterne [...] suddetta è stata ricollocata la lunetta con Elia nutrito dai corvi - e versano, peraltro, in un pessimo stato di Pistoia, che richiama la tela d'identico soggetto di Tiziano in S. Domenico ad Ancona, e di un S. Giovanni Battista dipinto per la chiesa ...
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CORVO (Corvi, Corum), Andrea
Augusto De Ferrari
Nacque a Carpi verso la metà del sec. XV. Scarsissime sono le notizie sulla sua vita; a lungo è rimasto incerto perfino il luogo di nascita, dato che [...] si stabilì a Mirandola probabilmente nel 1470, quando Antonio de' Corvi da Carpi, forse suo cognato, fu nominato prevosto della città , Venetia 1513, o nella stamperia di Niccolò e Domenico dal Jesu", una traduzione in italiano (forse dello ...
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CABIANCA, DomenicoDomenico Caccamo
Nacque a Bassano intorno al 1520. Fonti attendibili indicano la sua condizione sociale e il suo mestiere: l'ambasciatore estense, che si trovava a Piacenza quando [...] confessione auricolare, contro il sacramento della comunione e la messa (cfr. il dispaccio del Trotti e la narrazione del Corvi). Ma fu denunciato da due francescani e portato in carcere. Comparve, quindi, dinanzi al vicario per essere esaminato dall ...
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ultimo
ùltimo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. ultĭmus, superlativo, der. di ultra «oltre»]. – 1. a. Che è in fondo a una sequenza formata da un numero qualsivoglia di elementi; che in una sequenza ordinata non è seguito da altri: l’u. giorno...