PADOVA (A. T., 24-25-26)
Arrigo LORENZI
Giuseppe FIOCCU
Attilio SIMIONI
Tammaro DE MARINIS
Roberto CESSI
Elio MIGLIORINI
Paola ZANCAN
Giusto ZAMPIERI
Città del Veneto, con 83.000 abitanti (secondo [...] , nel quale si rispecchia un germe di derivazione bolognese. L'età barocca non diede alla città monumenti agli Eremitani; portale sud ibid., ecc.), che educò il padovano Domenico di Paris, col quale passò a Ferrara, e Pietro Lamberti ( ...
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Città dell'Emilia, capoluogo di provincia; è d'incerta origine, e il suo nome non è stato identificato con sicurezza con alcuna città esistente al tempo di Roma.
Il nome Ferrara pare, fuor d'ogni dubbio, [...] Antonio di Cristoforo e Nicolò Baroncelli, da Padova Domenico Paris; gli artisti produssero le statue di bronzo , Città di Castello 1905; A. Gorreta, La lotta fra il Comune bolognese e la Signoria estense, Bologna 1906; E. Piva, La cessione di ...
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. Religiosi appartenenti all'ordine dei predicatori fondato da S. Domenico di Guzmán nel 1206 e approvato da Onorio III il 22 dicembre 1216. La salvezza delle anime mediante la predicazione e l'insegnamento [...] , dovute a Giovanni Caroli fiorentino (m. 1500), a Tommaso Schiffaldo palermitano, a Leandro Alberti bolognese (m. 1550), al tedesco Giovanni Meyer (m. 1485). Domenico di Corella (1403-1483) è autore del Theotocon e De origine urbis Florentiae, e ...
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Scultore, n. a Bologna il 27 nov. 1595. m. a Roma il 10 giugno 1654. Studiò disegno e pittura con Lodovico Carracci, e frequentò la bottega del modesto scultore e incisore Giulio Cesare Conventi (1577-1640). [...] allora poco favorevoli agli artisti della scuola bolognese. Trionfavano, sotto il pontificato di Urbano VIII incominciata nel 1646, e terminata, con l'aiuto del suo scolaro Domenico Guidi, nel 1650; la statua bronzea di Innocenzo X nel salone ...
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Violinista e compositore. Nato a Fusignano nel 1653, morto a Roma nel 1713, quinto figlio, postumo, di Arcangelo e di Santa Raffini. Studiò a Faenza, a Lugo, a Bologna, dove fu allievo (circa 1666-1670) [...] all'Accademia filarmonica nel 1670. Amò chiamarsi "il bolognese" (così nelle tre prime opere); più tardi rinunciò sesta. Il titolo fu riconfermato (10 agosto 1715) ai fratelli Ippolito, Domenico e Giacinto.
Opere. - Le sei opere a stampa del C. ...
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Matematico, cosmografo e architetto nato nell'aprile 1536 in Perugia, da una famiglia (v. danti) di matematici e di artisti, nella quale si segnalarono il nonno Pier Vincenzo e il padre Giulio. Battezzato [...] A Bologna costruì anche la cappella delle reliquie in S. Domenico. Nell'estate del 1577 fece un accurato rilievo topografico di tutto per incarico del pontefice a rilievi topografici nel territorio bolognese, nelle Romagne, nell'Umbria e in altre ...
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GUGLIELMINI, Domenico
Giuseppe ALBENGA
Federico MILLOSEVICH
Matematico, idraulico e medico, nato a Bologna nel settembre 1655, morto a Padova il 12 luglio 1710. Ancora studente a Bologna difese le [...] opinioni di Geminiano Montanari sopra la meteora bolognese del 1666, discusse dal faentino Cavina, in una tesi stampata a ) e di quella di simmetria. Collaborava intanto con Gian Domenico Cassini a restaurare il gnomone di San Petronio.
Nel 1701 ...
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Pittore e incisore, nato a Bologna nel 1562; ivi morto nel 1602. Dedicatosi, non più giovane, alla pittura, fece parte per qualche tempo dell'accademia carraccesca e fu da Annibale Carracci dapprima incoraggiato [...] in S. Maria del Borgo a Budrio; il S. Domenico a Quarto Inferiore; la Crocifissione fra i santi Pietro e -Lexikon, XI, Lipsia 1915 (con bibl.); M. Marangoni, P. F., pittore bolognese, in l'Arte, XIII (1910), pp. 461-66, ristampato in Arte barocca, ...
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Pittore, nato a Bologna nel 1620, morto ivi nel 1684. Si vuole sia stato iniziato dal Reni, ma il suo stile denota anche altri influssi, mentre la sua gamma argentina e la fervida pennellata continuano [...] . Fu a Roma e, appena giunto, vi dipinse il soffitto della chiesa dei Ss. Domenico e Sisto, che ben può essere chiamato il capolavoro della pittura monumentale bolognese in Roma e una delle più insigni opere del genere. Vi ebbe per collaboratori, per ...
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Dal nome del maestro Francesco Brizio, fu detto Menichino o Menghino del Brizio. Pittore, nacque a Bologna nel 1600, morì nel 1678. Lavorò abbondantemente ad olio e a fresco per chiese, palazzi e ville [...] di Bologna e del Bolognese: più notevoli l'Angelo Custode in San Giacomo Maggiore e un San Francesco all'Annunziata. Incise in legno a chiaroscuro.
Bibl.: C. C. Malvasia, Felsina pittrice, I, Bologna 1841; L. Ciacco, in Thieme-Becker, Künstler- ...
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ultra-tradizionalista
(ultra tradizionalista), s. m. e f. Chi è profondamente legato ai valori più tradizionali. ◆ un maggiore impatto sembrano aver avuto gli interpreti di un fronte opposto a quello bolognese, appunto quello degli «ultra...
sfoglino
s. m. Uomo abile nel preparare a mano la sfoglia per la pasta fatta in casa. ◆ il deputato Ds Franco Grillini […] il 22 dicembre ha presentato alla Camera una proposta di legge che «vuole tutelare e promuovere la più antica tradizione...