Dalla riscoperta della pace all'inestinguibile sogno di dominio
Gaetano Cozzi*
Come poteva reggersi la veneta Repubblica
Il problema della "crisi generale" del Seicento
"Crisi generale del Seicento". [...] di vittoria
Su un punto Giovanni Pesaro, che morirà presto, alla fine di settembre del 1659, lasciando il dogado a DomenicoMorosini, che lo terrà invece a lungo, sino al 1675, su un punto aveva ragione: che ci fossero nella Repubblica risorse ...
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Il Dominio da terra: politica e istituzioni
Alfredo Viggiano
Città capitale e Dominio da terra; ambiente veneziano e ambiente veneto; vocazione per il mare e attrazione verso la terra: questi alcuni [...] "De bene instituta re publica", "Studi Veneziani", 12, 1970, pp. 405-458, e Corrado Vivanti, Pace e libertà in un'opera di DomenicoMorosini, "Rivista Storica Italiana", 84, 1972, pp. 617-618 (pp. 617-624).
17. A.S.V., Senato Misti, reg. 55, c. 1, 11 ...
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Le strutture commerciali
Gerhard Rösch
Venezia fu un porto tutt'altro che franco. Una quantità incontrollabile di norme ne regolava e guidava la vita commerciale, nell'epoca fiorente della sua storia. [...] da secoli, occorre quindi presumere che rimanesse vincolante soprattutto la consuetudo.
Stando alla tradizione, fu il doge DomenicoMorosini (1148-1156) il primo a promuovere la redazione di leggi in iscritto; e dopo lui, i successori ...
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MOROSINI, Barbone
Gino Benzoni
MOROSINI, Barbone. – Nacque nel 1414 a Venezia, figlio di Barbone di Marco Morosini, del ramo della «sbarra» che ne contrassegna lo stemma, e di una Contarini.
Il padre [...] oro furono versati da Spifano d’Acri, fattore suo e di Domenico Contarini, al gran maestro dell’ordine gerosolimitano Philippe de Naillac, lezioni di Giovanni da Porto – il 19 agosto 1442 Morosini si addottorò in utroque iure. Nel frattempo, nel 1441 ...
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Per quanto perdesse il suo nome nel diventare, come Costantinopoli o Nuova Roma, la capitale dell'Impero d'Oriente, Bisanzio ebbe la sorte di essere ancora ricordata quando si volle designare l'arte, la [...] al seggio patriarcale fu elevato il veneziano Tommaso Morosini. Ma che valore potevano avere queste elezioni, è un'edizione critica con traduzione italiana e note a cura di Domenico Comparetti, in Fonti per la storia d'Italia dell'Istituto Storico ...
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Capitale della repubblica greca, di cui è anche la città più grande e popolosa. È situata al centro di una pianura limitata ad E., a N. e ad O. da una cerchia di monti: Imetto o Trellovoũni (m. 1026), [...] e i Turchi iniziatasi nel 1684; i Turchi per la difesa della città distrussero il tempio della Nike, i Veneziani del Morosini e del Koenigsmark bombardarono l'Acropoli e il 26 settembre 1687 colpirono gravemente il Partenone. Occupata la città e l ...
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Martino V
Concetta Bianca
Oddone Colonna, figlio di Agapito e di Caterina Conti, appartenne ad una delle più prestigiose e influenti famiglie romane, cioè al ramo cadetto dei Colonna di Genazzano che [...] si era servito per la mediazione con Bologna, al veneziano Raimondo Morosini, allo spagnolo Giovanni Cervantes, ad Ardicino della Porta, ad Ugo da Lusignano, a Domenico Ram, a Domenico Capranica, a Giuliano Cesarini, al nipote Prospero Colonna, quest ...
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GREGORIO (Gregorio Giovanni Gaspare Barbarigo) Barbarigo, santo
Gino Benzoni
Primogenito di Gianfrancesco (1600-87, del ramo di S. Maria del Giglio) di Gregorio e di Lucrezia di Pietro Lion, nacque [...] gli ordini minori a lui impartiti dal patriarca Gianfrancesco Morosini, la celebrazione, qualche giorno dopo, della prima messa che - così, il 17 ag. 1671, G. al doge Domenico Contarini - oppongono "durissima resistenza non volendo essere" da G. loro ...
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La vita intellettuale
Gino Benzoni
Di, da, a, per palazzo Ducale
Sterminata la testimonianza scritta di quella che è la produzione intellettuale della Venezia che vien da qualificare - semplificando [...] conti, il litigare di Barbaro con Badoer o con Morosini all'epoca della guerra di Candia, non è che sia ha "preso per iscorta [così dedicando la prima parte al doge Domenico Contarini] la verità come anima dell'istoria e come debito [...] con ...
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La cultura
Gino Benzoni
Storiografia ed erudizione
All'insegna della continuità, sia pure in discesa, sia pure nella cornice dello scadimento di rilievo politico, del rimpicciolimento di prestigio [...] ". Così, il 31 marzo 1797, il patrizio Giorgio Morosini (11), quando il territorio veneto è invaso dai Francesi . 266-268.
21. V. Cesare De Michelis, Calogerà, Angelo (al secolo Domenico Demetrio), ibid., XVI, Roma 1973, pp. 790-793.
22. D'obbligo, ...
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