ALGARDI, Alessandro
Antonia Nava Cellini
Nacque da famiglia "non ignobile frà l'altre di Bologna" (Bellori) in questa città il 27 nove 1595; il padre Giuseppe era mercante di seta. Avviato allo studio [...] un ambiente a lui adatto e la amicizia di un pittore, anch'egli uscito dalla scuola di L. Carracci, il Domenichino. Ma ben poco importanti e soddisfacenti furono le prime commissioni di lavori, esclusivamente di restauro e di completamento di statue ...
Leggi Tutto
PETRAZZI, Astolfo
Felice Mastrangelo
PETRAZZI, Astolfo. – Nacque a Siena il 20 novembre 1580 da Lazzaro di Giovan Francesco da Modena, di professione cappellaio, e da Lucrezia (Avanzati, 1987, p. 59).
Petrazzi [...] e dei fiorentini Rosselli e Cigoli, per arrivare negli anni Trenta a riflettere sulla grande lezione dei bolognesi Carracci e di Domenichino (Bagnoli, 1988, I, pp. 341 s.).
Non si hanno notizie certe riguardanti i primi anni di attività di Petrazzi ...
Leggi Tutto
FREY, Jakob (Giovan Giacomo, detto Giacomo il Vecchio)
Maria Barbara Guerrieri Borsoi
Nacque a Hochdorf (Lucerna) il 17 febbr. 1681 da Hans Heinrich, di professione intagliatore in legno. Dopo una modesta [...] in S. Maria della Concezione (1740) e la Processione di s. Carlo nella chiesa di S. Carlo ai Catinari (1744); da Domenichino le quattro Virtù (1725) dipinte nei pennacchi di S. Carlo ai Catinari, i tondi della cappella Bandini in S. Silvestro al ...
Leggi Tutto
GUGLIELMI, Paolo
Francesca Franco
Nacque a Roma nell'ottobre 1804 (Monti, p. 4). Grazie allo zio Cesare Signorini, amante di antichità e collezionista d'arte, poté seguire i corsi regolari di pittura [...] iniziò a collaborare con la Calcografia camerale ritraendo a carboncino e a chiaroscuro tre affreschi di Domenico Zampieri, detto il Domenichino: S. Marco Evangelista e S. Giovanni Evangelista della chiesa di S. Andrea della Valle a Roma (1830-31), S ...
Leggi Tutto
GREGORI, Ferdinando
Nicola Iodice
Nacque a Firenze nel 1743 da Carlo Bartolomeo e Gaspara Mugnai. Il padre, maestro incisore delle Gallerie granducali di Firenze, lo introdusse nella sua bottega.
La [...] andava completando le lastre per il volume commissionato dalla Calcografia camerale di Roma con la riproduzione degli affreschi del Domenichino nell'abbazia di Grottaferrata, pubblicato solo nel 1762.
Ai mesi compresi tra la fine del 1758 e l'inizio ...
Leggi Tutto
DE POPOLI (Populi), Giacinto
Mario Alberto Pavone
Nacque ad Orta di Atella presso Caserta (De Dominici), o più probabilmente a Caserta nel 1631, sulla base del documento di matrimonio della sorella [...] Corenzio, si apre ad un notevole approfondimento culturale. Le basi stanzionesche, infatti, come i riferimenti al Reni e al Domenichino vengono integrati da un'acuta osservazione di F. Guarini, che si manifesta soprattutto nel Sogno di s. Giuseppe, e ...
Leggi Tutto
BATONI, Pompeo Girolamo
Isa Belli Barsali
Nato a Lucca il 25 genn. 1708 da Paolino, orafo, e da Chiara Sesti, iniziò a studiare il disegno nella bottega paterna, e intanto seguiva lo studio della pittura [...] Cristo e santi, per la chiesa dei SS. Celso e Giuliano (1735), siavvicinava a un classicismo più rigoroso, legato al Domenichino e al Reni. Con queste due pitture il B. si conquistò l'ambiente romano, e si susseguirono numerose commissioni di dipinti ...
Leggi Tutto
FOLO, Giovanni
Rossella Leone
Nacque a Bassano il 20 apr. 1764 da Pietro, agiato possidente, e da Angela Bravo. Dopo una formazione nella città natale con il pittore Giulio Golini, fu allievo a Venezia [...] , Camerlengato, parte I, tit. IV, b. 43) e forse concluso nel 1823. I due rami con il Martirio di s. Andrea del Domenichino e il S. Michele e l'Angelo di Guido Reni passarono invece alla Calcografia con la vendita degli eredi di Giovanni Volpato nel ...
Leggi Tutto
DUGHET, Gaspapd (detto Gaspard Poussin o Le Guaspre)
Marie Nicole Boisclair
Figlio di Jacques, cuoco di origine parigina, e di Dorotea Scaruffo, italiana, nacque a Roma il 4 giugno 1615. Poco dopo il [...] A. Elsheimer e dai Brill. Ben presto però egli si interessò anche al paesaggio ideale dei bolognesi, soprattutto del Domenichino: dal 1638-39 dipinse composizioni simmetriche come il Paesaggio con cacciatori (Roma, Gall. naz. d'arte antica, inv. 437 ...
Leggi Tutto
D'ESTE, Alessandro
Paolo Mariuz
Figlio di Antonio e di Teresa Arrigoni, nacque a Roma il 20 ag. 1783 (Roma, Arch. stor. d. Vicariato, Posizioni matrimoniali, 53/1823, vol. IV [notaio Gaudenzi]). Al [...] portò a termine i ritratti di Brunelleschi, Tiziano, Michelangelo, Tasso, Dante e nel 1815 quelli di Bramante, Giotto, Giulio Romano, Domenichino e Nicola Pisano. Tra il 1813 e il 1816 eseguì il busto di G. B. Bodoni, che gli era stato commissionato ...
Leggi Tutto
domenichino
s. m. [der. di domenica], ant. – 1. Servitore che un tempo veniva assunto per la sola domenica o per i giorni festivi: aveva imparato le cerimonie da un vecchio barone decaduto, presso il quale, nei pomeriggi dei giorni di festa,...
bolognese
bolognése agg. e s. m. e f. – 1. agg. Di Bológna, appartenente o relativo alla città di Bologna, capoluogo di provincia e della regione amministrativa Emilia-Romagna: la popolazione b.; le chiese b.; prodotti b., cucina b.; come...