DURANTE, Annibale
Stephen Paul Fox
Di origine fiamminga, fu attivo a Roma nella prima metà del XVII secolo come pittore, decoratore e doratore. Benché non si conoscano né la data di nascita né quella [...] completo in Della Pergola, 1955.1959) spiccano quelle per i quattro tondi di Francesco Albani, quella per la Sibilla del Domenichino, quella per il Cristo tra angeli di Taddeo Zuccari.
Ancora al seguito del Vasanzio, intorno al 1618, il D. prese ...
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FINELLI, Giuliano
Paola Santa Maria
Figlio di Domenico, mercante di marmi, e di Maria Cassione, nacque a Massa, probabilmente tra il 1602 e il 1603 (Strazzullo, 1984); la data di nascita del 12 nov. [...] F. lavorò anche nella cappella Bandini in S. Silvestro al Quirinale, insieme con il giovane Algardi e con il Domenichino, eseguendo il busto del cardinale Ottavio Bandini.
Di questo periodo sono anche diversi ritratti che attestano il livello di ...
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PALAGI, Pelagio
Francesco Franco
PALAGI, Pelagio. – Figlio di Baldassarre Michele Francesco e di Giuliana Raffanini (Collina - Poppi, 1996, p. 259) nacque a Bologna il 25 maggio 1775 (per motivi ignoti, [...] , 1989, p. 47); con questi, sul finire del 1806, si recò a Grottaferrata per studiare il ciclo di affreschi di Domenichino dipinto sulle pareti della cappella Farnese nell’abbazia greca di S. Nilo. Sempre nello stesso anno ricevette da Aldrovandi la ...
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COSTANZI, Placido
Michele Cordaro
Figlio di Giovanni "sigillaro", e di Costanza A[n]guilla, e fratello di Tommaso e di Carlo, noti come incisori di gemme e pietre dure, nacque con ogni probabilità a [...] classicismo più recente di ascendenza marattesca, guarda alle fonti protosecentesche del classicismo romano: Annibale Carracci e il Domenichino. Tendenza confermata nella successiva decorazione della tribuna di S. Maria in Campo Marzio (1730), di cui ...
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CAPALTI, Alessandro
Olivier Michel
Nacque a Roma il 25 sett. 1807, figlio maggiore di un ricco negoziante, Lorenzo, originario di Civitavecchia, e di Anna Serafini, allieva di Teresa Mengs-Maron. Visse [...] nell'ala est del ninfeo la cappella di S. Sebastiano, le cui pitture, dovute al Passignano e ritoccate dal Domenichino, erano state danneggiate dall'umidità; sulle pareti, ai lati della navata, si vedono ancora due grandi affreschi che rappresentano ...
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CATALANO, Antonio, detto l'Antico o il Vecchio
Michele Cordaro
Nacque a Messina intorno al 1560, come attesta il Susinno, il suo più antico biografo. Di umile origine, fece dapprima il calzolaio come [...] fratelli Francesco e Giovanni Simone Comandé, pittori di gusto venezianeggiante, e poi quella di Antonio Barbalonga, allievo del Domenichino, non trascurando però di guardare anche le opere paterne. Pur nell'eclettismo di fondo del suo stile, risentì ...
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BONZI (Bonci, Bongi, Bonsi), Pietro Paolo, detto anche Pietro Paolo Gobbo, il Gobbo dei Carracci, il Gobbo dei Frutti
Fabia Borroni
Nato a Cortona verso il 1576, era figlio d'un falegname; l'appellativo [...] gli accademici di S. Luca; all'atto di morte (17 marzo 1636) risulta abitante in via Rasella, vicino di casa del Domenichino e nei pressi di palazzo Barberini che fu uno dei principali centri artistici della Roma barocca (Battisti, pp. 292 s. n. 8 ...
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FRANCO (Franchi), Giuseppe (conosciuto anche come Giuseppe Monti, o de' Monti, o dalle Lodole)
Olga Melasecchi
Figlio di Domenico, nacque a Roma nel 1565. Nulla si conosce della sua formazione iniziale, [...] , forse posteriore, rivela l'adeguamento alle novità della corrente classicista bolognese a Roma, in particolare dell'Albani e del Domenichino.
Il F. abitò a Roma, risiedendo stabilmente nella parrocchia di S. Maria in Via dal 1610 fino alla morte ...
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KAUFFMANN, Angelica
Simona Ciofetta
Nacque a Coira, capitale e sede vescovile del Cantone svizzero dei Grigioni, il 30 ott. 1741 dal pittore Johann Joseph e da Cleofe Lutz o Lucin. La forma completa [...] a Bologna, dove poté studiare le opere del Correggio, dei Carracci, di G. Reni, del Guercino (G.F. Barbieri) e del Domenichino (D. Zampieri); nel 1762 era a Firenze, dove ottenne di poter lavorare, in una stanza riservata, separata dai suoi numerosi ...
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LEOPARDI, Marcello
Susanne Adina Meyer
Non si hanno notizie certe su luogo e data di nascita del L., databile intorno al 1753, come risulta in particolare dall'indicazione presente negli Stati delle [...] galleria Farnese appare un modello preciso per gli affreschi di palazzo Lezi-Marchetti), N. Poussin e D. Zampieri detto il Domenichino. Forse di poco posteriori sono le decorazioni di palazzo Ubaldi, già Alleori, sempre a Foligno, dove il L. dipinse ...
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domenichino
s. m. [der. di domenica], ant. – 1. Servitore che un tempo veniva assunto per la sola domenica o per i giorni festivi: aveva imparato le cerimonie da un vecchio barone decaduto, presso il quale, nei pomeriggi dei giorni di festa,...
bolognese
bolognése agg. e s. m. e f. – 1. agg. Di Bológna, appartenente o relativo alla città di Bologna, capoluogo di provincia e della regione amministrativa Emilia-Romagna: la popolazione b.; le chiese b.; prodotti b., cucina b.; come...