BELLORI, Giovanni Pietro
Kenneth Donahue
Nacque a Roma il 15. genn. 1613 da Giacomo (1585-1655), piccolo agricoltore originario di Cardano in Lombardia, e da Artemetia Giannotti originaria della Valtellina. [...] . Il Pascoli (II, pp. 116 s.) ricorda l'amicizia del B. per il Canini nell'epoca in cui questi stava studiando con il Domenichino e ricorda che il B. nello stesso periodo si dedicava alla pittura. G. Ghezzi incluse il B. nel suo ruolo dei membri dell ...
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DI MARIA, Francesco
Ciro Fiorillo
Figlio di Filippo (Prota Giurleo, 1953), nacque a Napoli nel 1623 (De Dominici, 1743, p. 302), data confermata dal certificato di morte (1690) del pittore all'età "di [...] f. 95 n. 129). Tuttavia il De Dominici (1743, p. 302) dice che prima di andare alla scuola di Domenico Zampieri detto il Domenichino - presente a Napoli dal 1630 alla morte, avvenuta nel 1641 - ebbe un altro maestro (e del resto le prime prove del D ...
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CUNEGO, Luigi
Gian Luca Kannès
Figlio maggiore dell'incisore Domenico, nacque, secondo i repertori, a Verona nel 1750 0 1757, probabilmente da un matrimonio di Domenico anteriore a quello con Clementina [...] Ottaviani. Si formò a Roma presso il padre, che assisté nella preparazione delle tavole dagli affreschi del Domenichino nella cappella Nolfi del duomo di Fano (Giornale delle belle arti..., I [1784], p. 179). Allo stato attuale delle ricerche, la sua ...
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FORTUNA, Alessandro
Laura Mocci
Nacque probabilmente nel 1596, secondo quanto documentato dal Registro dei morti della parrocchia romana dei Ss. Apostoli.
Il F. e la moglie risiedevano nella parrocchia [...] impegnato, con G.B. Viola, nella decorazione della sala di Apollo nella villa Aldobrandini di Frascati, affidata a Domenico Zampieri detto il Domenichino tra il 1616 e il 1618.
Il legame tra lo Zampieri e il F. non si ferma ai dipinti di Frascati. Il ...
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Pittore (Vedrana, Bologna, 1661 - Roma 1742). Allievo di L. Pasinelli, soggiornò a Napoli e a Roma dove, protetto dal cardinale G. R. Imperiali, ottenne commissioni per opere di soggetto sacro (decorazioni [...] in S. Francesco a Ripa, Roma, 1698-1704; S. Prassede, 1735, Roma, chiesa omonima) e profano (Morte di Cleopatra, Roma, gall. Spada; Allegorie, Roma, palazzo de Carolis) che mostrano l'influenza del Domenichino. ...
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Pittore, incisore e architetto (Bologna 1606 - Roma 1680). A Roma dipinse decorazioni a fresco con vedute paesistiche nella villa Doria Pamphili, nel pal. Borghese, al Quirinale, in S. Maria ai Monti. [...] . G. rappresenta la prosecuzione, entro il secolo, del particolare tipo di paesaggio creato da A. Carracci e dal Domenichino, che egli diffuse anche in quadri da cavalletto, ben identificabili per il colore brillante e smaltato, e in numerosissimi ...
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GARZI, Luigi
Gerardo Casale
Nacque a Pistoia nel 1638; nella città natale frequentò contemporaneamente la scuola di grammatica e quella di disegno, finché decise di dedicarsi esclusivamente a quest'ultima [...] è ancora in gran parte sconosciuta. Tra le cose certamente giovanili vanno ricordate quattro tele, copie degli Evangelisti del Domenichino in S. Andrea della Valle a Roma, (Sestieri, 1984, p. 755); i dipinti sono da considerarsi un ossequioso omaggio ...
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Immagine espressionisticamente deformata a scopo satirico e umoristico, o densa di significati simbolici. È presente nella produzione figurativa di tutti i popoli e di tutti i tempi.
La c., nel senso moderno [...] nell’ambito artistico bolognese, intorno ai Carracci. Nel 17° sec. emblematici sono i «ritratti caricati» del Guercino, del Domenichino, i disegni caricaturali di J. Callot, S. Della Bella e, particolarmente notevoli, quelli di G.L. Bernini. Momento ...
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Storico dell'arte (Londra 1913 - Firenze 1994). Conservatore (1954-66) della sezione di scultura e di architettura del Victoria and Albert Museum e successivamente (1967-73) direttore dell'intero complesso, [...] of fine arts di New York. Tra i suoi scritti: Giovanni di Paolo (1937); Sassetta (1939); The drawings of Domenichino at Windsor Castle (1948); Italian gothic sculpture in the Victoria and Albert museum (1952); Fra Angelico (1952); Italian gothic ...
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DE ROSA, Giovan Francesco, detto Pacecco
Riccardo Lattuada
Nacque a Napoli il 17 (o il 27) dic. 1607 da Tommaso e Caterina De Mauro (Prota Giurleo, 1951, p. 20).
Tommaso (morto a Napoli nel 1610) era [...] metà degli anni Quaranta, si chiarifica anche il rapporto con gli esiti puristi dello Stanzione, con un'accentuata propensione per Domenichino.
È questo il tratto più noto del percorso del D., quando egli era all'apice di una carriera di successo ...
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domenichino
s. m. [der. di domenica], ant. – 1. Servitore che un tempo veniva assunto per la sola domenica o per i giorni festivi: aveva imparato le cerimonie da un vecchio barone decaduto, presso il quale, nei pomeriggi dei giorni di festa,...
bolognese
bolognése agg. e s. m. e f. – 1. agg. Di Bológna, appartenente o relativo alla città di Bologna, capoluogo di provincia e della regione amministrativa Emilia-Romagna: la popolazione b.; le chiese b.; prodotti b., cucina b.; come...