GREGORIO da Montelongo
Maria Pia Alberzoni
Figlio di Lando, nacque probabilmente a Ferentino nei primi anni del XIII secolo, una datazione che sembra meglio corrispondere ai tempi della successiva carriera, [...] parte le occasioni di scontro non mancarono, basti pensare alla costante opposizione di G. nei confronti del vescovo domenicano Guala di Brescia, che, pur essendo uno degli esponenti più prestigiosi dell'episcopato lombardo - basti pensare che era ...
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SALIMBENE DE ADAM
OOlivier Guyotjeannin
Il francescano di origine emiliana S., insieme al benedettino inglese Matteo Paris (v.), è uno dei due contemporanei di Federico II ad averci lasciato la quantità [...] messa in bocca al confratello Ugo di Digne, francescano e convinto gioachimita, che S. contrappone a un domenicano in un formidabile certame oratorio, senz'altro fortemente rimaneggiato, sulla fondatezza dell'interpretazione delle profezie e della ...
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EMO, Giorgio
Roberto Zago
Nacque a Venezia il 15 dic. 1450 da Giovanni di Giorgio e dalla sua prima moglie, Chiara Priuli di Giacomo, sposata nel 1448.
Il padre fu una delle figure più rappresentative [...] riguardò la chiesa di Ss. Giovanni e Paolo, di cui era procuratore. Presiedette infatti alla trasformazione di questo tempio domenicano, per usare le parole di Tafuri (pp. 33-34), in pantheon dedicato agli eroi della guerra cambraica. Furono erette ...
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BOGINO, Giovanni Battista Lorenzo
Guido Quazza
Nacque a Torino il 21 luglio 1701 da Giovanni Francesco, notaio collegiato e commissario alle ricognizioni, e da Giulia Petronilla Cacciardi. Negli anni [...] locali per certe lezioni non prive di echi dell'Enciclopedia e finisce con l'accettare, nel 1766, le dimissioni del domenicano, "testa leggera, incostante e senza un capitale di dottrina". Anche più largo con i gesuiti, che lo controllavano, è nel ...
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Cremona
Giancarlo Andenna
Quando Federico II raggiunse per la prima volta Cremona alla fine di luglio del 1212, dopo una drammatica cavalcata al guado del Lambro, la città comunale era una delle più [...] Lombardia. In città, con il podestà Rinaldo di Machilone, erano attivi l'arcivescovo di Palermo Bartolomeo e il domenicano magister Rolando, che aveva potenziato l'insediamento cittadino dei suoi confratelli e ora favoriva la concessione di esenzioni ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Paolo Giovio
Franco Minonzio
Storico tra i più autorevoli nell’età sua, Paolo Giovio andò incontro a un pesante e duraturo discredito a partire dalla seconda metà del Cinquecento fino alla rivalutazione [...] 1552) sono stati oggetti di rilettura recente. L’autore della Descrittione di tutta Italia, avviata intorno al 1530, domenicano, divenuto inquisitore nel 1544, fu in gioventù tra i collaboratori di Giovanfrancesco Pico, e volgarizzò (1524) l’infame ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Ernesto Buonaiuti
Giacomo Losito
Precoce cultore degli studi storico-filosofici sviluppati all’estero, partecipe indagatore della realtà socioreligiosa contemporanea e prete in conflitto con la sua [...] la condanna e la messa all’Indice del 1910 e la decisione (auspicata anche da influenti personalità come il padre domenicano Alberto Lepidi) di non arrivare alla rottura definitiva con l’istituzione, la produzione intellettuale di Buonaiuti subì un ...
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COLOMBO (Colón), Fernando
Giovanni Nuti
Andaluso di nascita, ma "genovisco" per discendenza paterna, nacque a Córdoba da Cristoforo e Beatriz Enríquez de Arana. La data di nascita fu fissata dal Navarrete [...] sua rinuncia, il C. nominava a sostituirlo il capitolo della cattedrale di Siviglia e, in caso di altra rinuncia, il convento domenicano di S. Paolo della stessa città. Don Luís, tuttavia, non espresse la sua intenzione, cosicché (24 sett. 1540) il ...
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FERDINANDO (Ferrán) di Maiorca
Andreas Kiesewetter
Nacque tra il 1275 e il 1280, terzogenito di re Giacomo II di Maiorca e di Esclaramunda di Foix. Sulla sua giovinezza si hanno scarsissime notizie; [...] in patria i malconci resti dell'esercito dell'infante e la sua salina. Secondo il suo desiderio F. fu inumato nel convento domenicano di Perpignano il 2 nov. 1316.
Il figlio Giacomo nato dal suo matrimomo con Isabella di Sabran in seguito salì sul ...
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VICENZA
Dario Canzian
Nella notte della vigilia di Ognissanti del 1236 Federico II mosse all'attacco di Vicenza, retta in quel momento da un podestà di altissimo rango, il marchese Azzo VII d'Este (v. [...] circa quattro anni più tardi. Vicenza, intanto, divenne il teatro principale dell'effimera parabola politica del domenicano Giovanni da Schio. Sull'onda emotiva creata dalla sua predicazione pacificatrice e dal movimento penitenziale dell'Alleluia ...
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domenicano1
domenicano1 agg. e s. m. – 1. agg. Di san Domenico di Guzmán (1170-1221); relativo all’ordine dei frati predicatori, fondato da san Domenico nel 1215: padri d., suore d.; abito d.; regola d.; convento d., chiesa domenicana. 2....
domenicano2
domenicano2 s. m. [dalla voce prec., per il colore del piumaggio, bianco e nero come l’abito dei frati domenicani]. – Altro nome comune degli uccelli quattrocchi e mestolone.