GALLUZZI, Antonio (Antoniolo)
Giorgio Tamba
Nacque a Bologna poco dopo il 1230 da Gerardo di Alberto Gallo. Ignoti sono il nome e il casato della madre.
La famiglia, che aveva tratto origine e denominazione [...] , II, Bologna 1896, p. 222; R. Davidsohn, Storia di Firenze, IV, Firenze 1960, p. 37; A. Hessel, Storia della città di Bologna dal 1116 al 1280, a cura di G. Fasoli, Bologna 1975, p. 252; A. D'Amato, I domenicani a Bologna, I, Bologna 1988, p. 237. ...
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(ted. Wien) Città dell’Austria (1.900.547 ab. nel 2018), capitale dello Stato e del territorio autonomo omonimo. Sorge all’estremità settentrionale del Wiener Becken, nel punto in cui questo maggiormente [...] italiani (Carlone, Canevale ecc.), caratterizzò il 17° sec.: appartengono all’inizio del periodo barocco la chiesa dei domenicani, quella dei gesuiti (danneggiata nella Seconda guerra mondiale), la chiesa degli Angeli. Nel barocco più tardo, in ...
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Teologo e iniziatore della Riforma in Germania (Eisleben 1483 - ivi 1546). Figlio di un minatore divenuto agiato imprenditore, studiò a Magdeburgo, Eisenach e nell'univ. di Erfurt (1501-05), laureandosi [...] Disputatio Heidelbergae habita esponeva in forma purissima ai confratelli la teologia della croce che ne era il fondamento, i domenicani sassoni lo denunciarono per eresia e attacco all'autorità papale. Convocato a Roma per discolparsi, L. si appellò ...
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Semiti Gruppo linguistico del Vicino Oriente che in origine occupava la regione compresa fra i monti Tauro e Antitauro a nord, l’altopiano iranico a est, l’Oceano Indiano a sud, il Mar Rosso e il Mediterraneo [...] (1934), J.H. Kramers (1949), S. Moscati (1964) ecc.
La s. ha avuto in Italia studiosi di grande valore: dai domenicani A. Giustiniani e S. Pagnini, e dall’agostiniano T. Ambrogio, all’arabista L. Marracci; attraverso studiosi di minor rilievo nel 18 ...
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LANCIA (Lanza), Manfredi (Manfredo)
Aldo Settia
Secondo di questo nome, marchese di Busca (titolo che, pur spettandogli, non risulta mai usato), nacque verosimilmente nel decennio 1185-95, figlio primogenito [...] del 1241, mentre continuava a rivestire la carica di podestà di Alessandria, il L. si rivolgeva al vicario provinciale dei domenicani di Lombardia per invitare i frati predicatori a stabilirsi in quella città, fatto che mostra i suoi legami con tale ...
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Lutero, Martino
Teologo e iniziatore della Riforma in Germania (Eisleben 1483-ivi 1546). Figlio di un minatore divenuto agiato imprenditore, studiò a Magdeburgo, Eisenach e nell’univ. di Erfurt (1501-05), [...] Disputatio Heidelbergae habita esponeva in forma purissima ai confratelli la teologia della Croce che ne era il fondamento, i domenicani sassoni lo denunciarono per eresia e attacco all’autorità papale. Convocato a Roma per discolparsi, L. si appellò ...
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Danimarca
Kurt Villads Jensen
Alla morte di re Valdemaro II, nel 1241, il monaco e cronista inglese Matteo Paris riassumeva così la sua biografia: "Egli ha dedicato quasi tutta la sua esistenza alla [...] di Castiglia e una principessa danese: il matrimonio non si fece, ma Anders avrebbe in seguito mostrato grande interesse per i Domenicani, che invitò nella sua diocesi di Lund nel 1223. L'anno successivo fecero il loro ingresso in Danimarca anche i ...
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CASALI, Giambattista (Battista)
Luigi Cajani
Figlio di Michele e di Antonia Caffarelli, nobile romana, nacque probabilmente a Bologna poco prima del 1490.
La sua famiglia era infatti originaria di Bologna, [...] e a Padova, ma anche a Vicenza, Bologna, Mantova, Milano, Pavia, Torino. Ebbero qualche successo soprattutto tra i francescani e i domenicani e fra i dottori ebrei, ma in sostanza, i risultati furono piuttosto deludenti. Fra l'altro i rapporti tra i ...
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DORIA, Manuele
Giovanni Nuti
Nacque a Genova alla fine del sec. XII, primogenito di Nicolò e Giacominetta Della Volta; suoi fratelli furono Lanfranco, Ingo (morti entrambi prima del 1252) e Antonio [...] di S. Lorenzo, si attaccò H borgo dei Doria, ma l'azione fu fermata dall'intervento dei francescani e dei domenicani; di notte il D. e Percivalle lasciarono Genova, ma vì fecero ritorno in seguito, per discolparsi nel pubblico Parlamento. Diventata ...
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DORIA, Nicolò
Giovanni Nuti
Nacque a Genova nella seconda metà del sec. XII da Simone e da Anna, di cui si ignora il casato. Morto (1190 o 1191) il padre nell'assedio di San Giovanni d'Acri, a lui toccò [...] di Porcaria e quelli di Carpena per il possesso del castello di Marola (13 giugno); nel 1222cedette all'Ordine dei domenicani un'area a Genova, posta nella domoculta, fuori delle mura cittadine, per costruirvi una chiesa, destinata ad accogliere le ...
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maestro1
maèstro1 (o maéstro) s. m. [lat. magĭster, der. di magis «più»]. – 1. (f. -a) a. In senso ampio, chi conosce pienamente una qualche disciplina così da possederla e da poterla insegnare agli altri: vero, insigne, grande, sommo, insuperabile...
ordine
órdine s. m. [lat. ōrdo ōrdĭnis]. – 1. a. Disposizione regolare di più cose collocate, le une rispetto alle altre, secondo un criterio organico e ragionato, rispondente a fini di praticità, di opportunità, di armonia, e sim.: mettere,...