Uomini e donne, generalmente appartenenti al Terzo ordine francescano, ma anche sotto la guida di domenicani e agostiniani, che nei sec. 13°-14° conducevano vita devota e povera in protesta contro il lusso [...] dell’alto clero, con o senza voti di povertà e castità. Nelle divisioni del movimento francescano il termine designò genericamente i pauperisti e fu adoperato nelle condanne papali contro gli spirituali ...
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Nome di alcuni santi e beati: 1. Domenico di Guzmán, santo. Fondatore dell'ordine dei Domenicani (Caleruega, Vecchia Castiglia, 1170 - Bologna 1221). Studiò filosofia e teologia nell'università di Palencia [...] (1184-94); ordinato sacerdote, divenne presto sottopriore del capitolo dei canonici di Osma. Col priore Diego de Azevedo, già vescovo di Osma (1201), D. nel 1203, dopo aver visitato Roma, passò in Linguadoca, ...
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Predicatore e scrittore (Firenze 1217 circa - ivi 1279), domenicano (1231). Provinciale della Provincia romana (1262-68), ratificò la donazione ai domenicani del convento della Minerva in Roma; vescovo [...] di Orvieto (forse dal 1272), fu vicario dello Stato Pontificio durante il concilio di Lione (1274) ...
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Teologo domenicano (Nancy 1859 - Parigi 1931), uno dei maggiori neotomisti francesi. Professore di teologia fondamentale, rettore del Collegio teologico dei domenicani della provincia di Francia, partecipò [...] alla fondazione (1893) della Revue thomiste, della quale fu assiduo collaboratore (tra gli studî ivi pubblicati importanti quelli in polemica con M. Blondel attorno alla filosofia dell'azione e all'evoluzione ...
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BONACCORSO da Bologna (Bonacorso, Bonaccorsi, Buonaccorsi)
Alfonso Maierù
Nato a Bologna intorno al 1230, entrò ben presto nell'Ordine dei domenicani e svolse la sua attività per un quarantennio nella [...] si era frattanto aggiunta anche la discussione sul matrimonio, sul divorzio, sul battesimo e su altri temi ancora. I domenicani della provincia di Grecia entrarono nel vivo della polemica e l'opera di un anonimo frate predicatore, composta in Oriente ...
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Erudito (Bologna 1479 - forse ivi 1552). Frate domenicano (dal 1493), inquisitore di Bologna (1550-51), compilò vite di santi e di domenicani illustri (De viris illustribus Ordinis Praedicatorum, 1517) [...] e altre opere d'erudizione storica (Historie di Bologna, fino al 1543, in parte pubbl. postume, in parte ancora inedite), ma è soprattutto noto per la sua Descrittione di tutta Italia (1550), la migliore ...
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GUIDO di Pietro, detto il Beato Angelico
Magnolia Scudieri
Nacque nei pressi di Vicchio di Mugello, probabilmente poco prima del 1400. Divenne poi fra Giovanni nel convento dei domenicani riformati [...] cura di F. Ranalli, I, Firenze 1845, pp. 414-423; V. Marchese, Memorie dei più insigni pittori, scultori e architetti domenicani, Firenze 1845, I, passim; Id., S. Marco, convento dei padri predicatori in Firenze…, Firenze 1851-53, passim; J.A. Crowe ...
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GIUSTINIANI (Giustiniani Recanelli), Vincenzo
Dario Busolini
Nacque a Chio il 28 ag. 1519 da Francesco e Caterina di Bricio Giustiniani del ramo dei Longo. Entrato tra i domenicani osservanti dell'isola, [...] lettere e belle arti di Palermo, s. 4, XV (1954-55), 2, pp. 26, 58, 79 s., 125, 138; A. Walz, I domenicani al concilio di Trento, Roma 1961, ad indicem; G. Alberigo, Lo sviluppo della dottrina sui poteri nella Chiesa universale, Roma 1964, p. 146; G ...
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Teologo, nato nel 1895 a Soisysur-Seine (Seine-et-Oise), nel 1913 è entrato nell'Ordine dei domenicani. Conseguita la laurea in teologia all'Angelicum (Roma), ha successivamente insegnato a Le Saulchoir [...] (Belgio) e a Etiolles (1932-1942). Conoscitore acutissimo della cultura medievale, si è dedicato particolarmente allo studio del metodo della teologia, certo per influsso di A. Gardeil, di P. Mandonnet, ...
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maestro1
maèstro1 (o maéstro) s. m. [lat. magĭster, der. di magis «più»]. – 1. (f. -a) a. In senso ampio, chi conosce pienamente una qualche disciplina così da possederla e da poterla insegnare agli altri: vero, insigne, grande, sommo, insuperabile...
ordine
órdine s. m. [lat. ōrdo ōrdĭnis]. – 1. a. Disposizione regolare di più cose collocate, le une rispetto alle altre, secondo un criterio organico e ragionato, rispondente a fini di praticità, di opportunità, di armonia, e sim.: mettere,...