Frate domenicano (Ferrara 1452 - Firenze 1498), di famiglia originaria di Padova, figlio di Niccolò Savonarola e di Elena Bonaccorsi. Fu educato fin dalla sua prima giovinezza dal nonno Michele (v.), un [...] Ecclesiae (1475), lo indusse a lasciare la casa paterna e a interrompere gli studî di medicina, per entrare nell'ordine dei domenicani (1475) nel convento di S. Domenico a Bologna. Compiuti poi i suoi studî teologici a Ferrara, fu trasferito (1482) a ...
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Domenicano francese (n. Saint-Maximin sec. 17º - m. 1709). Insegnò in diversi collegi domenicani del Mezzogiorno della Francia, e arrivò a ricoprire, nel suo ordine, la carica di provinciale di Tolosa. [...] M. è conosciuto, soprattutto, per la Summa moralis doctrinae thomisticae circa decem praecepta decalogi (1704), nella quale sua fondamentale preoccupazione è mantenere un giusto equilibrio fra le opposte ...
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BENEDETTO XI, papa
Ingeborg Walter
Nacque nel 1240 a Treviso, da Boccassio e da Bernarda che gli imposero il nome di Niccolò. Il padre, che esercitava il notariato, era di umilissime origini e, a quanto [...] l'agente aragonese a Roma, Garcia Miguel de Ayerbe, priore di S. Cristina, B. XI si trovava a suo agio solo con i domenicani e i suoi fedeli dell'Alta Italia ("vis aperit iste papa os suum, nisi ad Predicatores et ad Lombardos", cfr. Acta Aragonensia ...
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ACHILLI, Giacinto
Delio Cantimori
Nacque a Viterbo nel 1803. Entrato giovanissimo fra i domenicani, vi ebbe presto incarichi di insegnamento e possibilità di brillante carriera ecclesiastica, per ingegno [...] e alte protezioni. Ma gravi immoralità da lui commesse lo fecero ammonire, trasferire da Viterbo a Roma, da Roma a Napoli, e infine allontanare dall'Ordine e sospendere a divinis (1841-42). Nell'autunno ...
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BERTRANDO
Rosario Jurlaro
Di origine prpbabilmente francese, B., che appartenne all'Ordine del domenicani, nel 1319 fu nominato arcivescovo di Brindisi e Oria.
Trasferitosi nella sua arcidiocesi dopo [...] la consacrazione, avvenuta ad Avignone, B. cominciò subito a preoccuparsi dell'amministrazione dei beni della sua Chiesa. Entrò in contatto con Filippo d'Angiò, principe di Taranto, e ottenne da lui, il ...
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ANFOSSI, Filippo
Mario Rosa
Nato a Taggia (Imperia) nel 1748, professò tra i domenicani a Genova e insegnò per molti anni nei collegi dell'Ordine, soprattutto ad Alessandria, dedicandosi contemporaneamente [...] sacra tra '700 e '800. Alla storia della pietà ottocentesca e particolarmente alla forte ripresa della devozione tipicamente domenicana del Rosario, sancita anche dall'Ad augendam di PioVII nel 1808, appartiene la Maniera di recitare con profitto il ...
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Prelato e scrittore siro (Mossul 1848 - Il Cairo 1929). Dopo aver studiato con i domenicani a Mossul e presso il collegio di Propaganda fide a Roma, fu ordinato prete nel 1873; fu poi vescovo di Edessa [...] (1887) e patriarca di Antiochia dei Siri (1898). Fu attivissimo per il ritorno degli ortodossi nel cattolicesimo e per la difesa della nazione sira, specialmente durante la prima guerra mondiale. Importante ...
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Biblista francese (Bourg-en-Bresse 1855 - St. Maximin, Var, 1938), entrato (1879) tra i domenicani, sacerdote (dal 1883), organizzò (dal 1890) la École pratique d'études bibliques a Gerusalemme dove restò [...] per 45 anni. Nel 1892 fondò la Revue biblique, nel 1900 la collezione di Études bibliques. Membro della Commissione pontificia biblica (dal 1902) e dell'Institut (dal 1903), pubblicò numerosissimi volumi ...
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ANSALDI, Casto Innocente
Mario Rosa
Nato a Piacenza il 7 maggio 1710, professò tra i domenicani a Cremona il 6 sett. 1726. Ingegno inquieto, antiscolastico, mostrò presto fastidio della disciplina e [...] , pp. 812-819; H. Hurter, Nomenclator liter. theol. cath., V, Oeniponte 1912, coll. 72-76; S. Vallaro, I professori domenicani nell'Università di Torino, in Archivum Fratrum Praed., VII (1937), pp. 174-176; G. Capone Braga, La filosofia francese e ...
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BANCHI, Serafino
Elena Fasano Guarini
Nato a Firenze, iniziò i suoi studi nel convento dei domenicani di Fiesole e li continuò a Parigi, nel convento dei giacobini, grazie all'aiuto di Caterina de' [...] contro i gesuiti che lo avrebbero ispirato, e l'intervento del B. è presentato come prova della fedeltà ormai assoluta dei domenicani alla monarchia.
Il B. morì a Parigi dopo il 1622.
Bibl.: G. M. Mazzuchelli, Gli Scrittori d'Italia, II, 1, Brescia ...
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maestro1
maèstro1 (o maéstro) s. m. [lat. magĭster, der. di magis «più»]. – 1. (f. -a) a. In senso ampio, chi conosce pienamente una qualche disciplina così da possederla e da poterla insegnare agli altri: vero, insigne, grande, sommo, insuperabile...
ordine
órdine s. m. [lat. ōrdo ōrdĭnis]. – 1. a. Disposizione regolare di più cose collocate, le une rispetto alle altre, secondo un criterio organico e ragionato, rispondente a fini di praticità, di opportunità, di armonia, e sim.: mettere,...