COPPOLI, Fortunato ("frater Fortunatus Perusinus" o "de Perusio")
Ugolino Nicolini
Nacque a Perugia intorno al 1430 dal giurista Ivo di Niccolò e da Maddalena di Paolo Montesperelli, entrambi appartenenti [...] degli impiegati e degli ufficiali addetti al Monte provocò l'accusa di usura ed un'aspra condanna da parte dei domenicani fiorentini nei confronti del pio istituto. Per risolvere la controversia si tenne il 23 aprile una pubblica disputa, nel corso ...
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CAETANI (Gaetano), Camillo
Georg Lutz
Figlio terzogenito di Bonifacio (I) e di Caterina Pio di Savoia, nacque nel 1552. Destinato alla carriera ecclesiastica, ottenne la tonsura già nel 1562 e nel 1573 [...] gli agostiniani eremitani, e introducendo i camaldolesi. Intervenne come mediatore negli aspri dissidi dottrinali e disciplinari insorti tra domenicani e gesuiti, e in molti conflitti che opponevano i vescovi ai loro capitoli. Egli si adoperò per l ...
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FRACZON (Fraczos), Jean (detto da Brogny, detto anche d'Allarmet)
François-Charles Uginet
Nato nel 1342 a Petit-Brogny (località nei pressi di Annecy-le-Vieux, dipartimento della Haute-Savoie), all'epoca [...] 1425). Nel frattempo, dopo averne ricevuto approvazione pontificia il 17 sett. 1421, aveva fondato ad Annecy un convento dei domenicani. La sua casa di Avignone (codicillo del 23 luglio) venne destinata alla fondazione di un collegio per studenti di ...
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GIURBA, Mario
Maria Teresa Napoli
Nacque a Messina nel 1565 da Onofrio, ricco mercante originario di Rometta, nei ranghi della giurazia tra il 1561 e il 1594, e da Silvia Campolo, di potente famiglia [...] di avvocato del S. Officio, traeva verosimilmente origine dal fatto che il G., consulente dei teatini e dei domenicani, contrari al nuovo insediamento dei gesuiti, li aveva consigliati, pendente il conflitto presso il tribunale della Monarchia, di ...
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ALIGHIERI La vita. - Condizione sociale e prima educazione. - Nacque in Firenze nel maggio del 1265, di famiglia che si teneva derivata dal gentil seme dei Romani fondatori della città (Inf., XV, 73-78) [...] uomo fatto, alle "scuole de li religiosi e a le disputazioni de li filosofanti" (Conv., II, x11,7). Il convento dei domenicani di Santa Maria Novella aveva nella seconda metà del sec. XIII uno studium solemne, e dal 1295, per il riordinamento della ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Scolastica
Oreste Bazzichi
Questa trattazione può considerarsi un tentativo conoscitivo, analitico e sintetico di dar conto di quel complesso sistema o metodo culturale medievale che va sotto il nome [...] 1484 pubblicò una sua Summa casuum conscientiae, destinata ad avere vastissima diffusione in tutta Europa.
Ma anche alle opere dei domenicani Antonino da Firenze (1389-1459), che pubblicò la Summa moralis, Annio da Viterbo (1432-1502), che scrisse un ...
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filosofia
Dal gr. φιλοσοφία «desiderio di sapere». Il termine indica un ambito disciplinare assai variegato e uno sviluppo storico tutt’altro che lineare. La definizione della f. occidentale è parte [...] Cusano, mentre il fascino della magia e il sensismo furono condivisi da Telesio e Dalla Porta. Anche la riflessione dei domenicani ribelli Bruno e Campanella fu nutrita di simbologia esoterica e di temi astrologici, non estranei neppure a Keplero. Il ...
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Onorio IV
Marco Vendittelli
Giacomo Savelli, nato a Roma intorno al 1210, appartenne ad una delle più importanti famiglie romane del sec. XIII, la cui piena affermazione nell'ambito dell'aristocrazia [...] 1285 provvide alla riconferma di tutti i privilegi che i suoi predecessori avevano concesso ai Francescani ed ai Domenicani. Esponenti dei due Ordini appaiono spesso come agenti della Sede apostolica e nel ruolo di inquisitori, segno evidente ...
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Impulsi riformatori del mondo di fuori: dal Rinascimento all'Illuminismo
Vittorio Frajese
Al volgere del Quattrocento si parlava molto di riforma. La denuncia dei mali della società italiana e della [...] centrali della Controriforma, a cavaliere tra Cinquecento e Seicento, tali spunti tornarono nelle proposte religiose di due domenicani meridionali. Come l’itinerario percorso da Alberti ha mostrato, quella forma di pensiero che riconosceva Dio nella ...
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BOLOGNINI, Ludovico (Bologninus, de Bologninis)
Severino Caprioli
Nacque a Bologna tra la fine del luglio e la prima metà del settembre 1446, figlio di Giovanni e di Lucrezia Isolani.
I dati sui quali [...] , VI, p. 371), e si conserva in sei manoscritti, legati dall'autore - insieme con gli altri suoi libri - alla biblioteca dei domenicani e custoditi ora nella Comunale di Bologna: B. 1415-1419 e B. 1567. Né si vorrà trascurare la copia del Digestum ...
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maestro1
maèstro1 (o maéstro) s. m. [lat. magĭster, der. di magis «più»]. – 1. (f. -a) a. In senso ampio, chi conosce pienamente una qualche disciplina così da possederla e da poterla insegnare agli altri: vero, insigne, grande, sommo, insuperabile...
ordine
órdine s. m. [lat. ōrdo ōrdĭnis]. – 1. a. Disposizione regolare di più cose collocate, le une rispetto alle altre, secondo un criterio organico e ragionato, rispondente a fini di praticità, di opportunità, di armonia, e sim.: mettere,...