DOMENICANI
S. Romano
L'Ordine religioso dei Frati Predicatori (Ordo Praedicatorum) fu fondato da s. Domenico di Guzman (ca. 1175-1221) e dal suo nome deriva la denominazione di D. con cui esso è comunemente [...] parti superstiti ha consentito di ipotizzare una copertura a tetto sulla navata, in linea dunque con i sistemi duecenteschi dell'architettura domenicana.Sull'isola di Creta le rovine delle chiese di S. Pietro a Candia (prima metà del sec. 13°) e di S ...
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Architetto maiorchino; autore della chiesa dei Domenicani a Maiorca (1296-1317), lavorò al duomo di Barcellona (1317) e alle cattedrali di Narbona (1321 circa) e di Gerona (1329 circa). Il suo capolavoro [...] è il transetto del duomo di Barcellona ...
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Architetto (Faenza 1545 - ivi 1624); entrato nell'ordine dei domenicani (1562), fu prof. di teologia a Pavia, Reggio nell'Emilia, ecc. Nel 1585 fu architetto del duomo di Loreto. A Roma lavorò a S. Pietro [...] Rosario in S. Domenico (costruita nel 1611-13) e per gli stalli del coro della medesima chiesa, nonché per il palazzo Ginnasi, per la cappella della Madonna del Fuoco nel duomo di Forlì (1619), per il monastero delle domenicane a Castel Bolognese. ...
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Architetto e trattatista (Verona 1433 circa - Roma 1515), appartenente all'ordine dei domenicani. A Napoli (1489-95) fu architetto del duca di Calabria e di re Alfonso II, lavorò alla costruzione di Poggio [...] Reale, e aggiunse 126 illustrazioni al trattato di architettura civile e militare di Francesco di Giorgio Martini (1476). Recatosi in Francia (1500) lavorò al castello di Gaillon, ora distrutto. Diede ...
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DOMENICO di Guzmán, Santo
S. Romano
Nato a Calaruega (Castiglia Vecchia) nel 1170, D. fu il fondatore dell'Ordine dei Domenicani. D. studiò filosofia e teologia nell'Università di Palencia; ordinato [...] mosaici dell'atrio della basilica di S. Marco a Venezia (fine del sec. 13°) e nella vetrata del 1280 ca. della chiesa domenicana di Colonia, ora nel duomo (Rode, 1974), D. compare spesso anche insieme a s. Agostino, per es. nella sala capitolare di S ...
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Pittore dalmata (n. Cattaro - m. Ragusa 1478). A Ragusa si conservano due suoi quadri nella chiesa dei domenicani e, nei pressi di Ragusa, un polittico in S. Maria di Danče. Di suo figlio Vincenzo (m. [...] 1551 circa), anch'egli pittore, rimangono un polittico nella chiesa dei francescani a Ragusa Vecchia e affreschi nella chiesa del monastero di Trebinje ...
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GUIDO di Pietro, detto il Beato Angelico
Magnolia Scudieri
Nacque nei pressi di Vicchio di Mugello, probabilmente poco prima del 1400. Divenne poi fra Giovanni nel convento dei domenicani riformati [...] cura di F. Ranalli, I, Firenze 1845, pp. 414-423; V. Marchese, Memorie dei più insigni pittori, scultori e architetti domenicani, Firenze 1845, I, passim; Id., S. Marco, convento dei padri predicatori in Firenze…, Firenze 1851-53, passim; J.A. Crowe ...
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Pittori (15º-16º sec.), attivi in Vestfalia e nel Basso Reno, forse fratelli; eseguirono insieme (1521) l'altar maggiore per la chiesa dei domenicani a Dortmund, che nella composizione e nella forma rivela [...] l'attardarsi della tradizione gotica ...
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Architetto (Lione 1814 - La Ciotat 1888); nelle sue numerosissime costruzioni (tra le più note si ricordano la basilica di Ars, la chiesa dei domenicani a Marsiglia, la basilica di Notre-Dame de Fourvière [...] a Lione) non si allontana dalla rielaborazione di forme stilistiche antiche, specialmente medievali (bizantine e siculo-normanne) ...
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ORDINI MONASTICI e MENDICANTI
D. Rigaut
Mentre alcuni studiosi si sono preoccupati di circoscrivere la produzione artistica di un O. particolare (v. Benedettini; Certosini; Cistercensi; Clarisse; Cluniacensi; [...] -Roma 1987; C. Frugoni, Altri luoghi, cercando il Paradiso (il ciclo di Buffalmacco nel Camposanto di Pisa e la committenza domenicana), Annali della Scuola normale superiore di Pisa, s. III, 18, 1988, pp. 1557-1643; Les Chartreux et l'art, "Actes ...
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maestro1
maèstro1 (o maéstro) s. m. [lat. magĭster, der. di magis «più»]. – 1. (f. -a) a. In senso ampio, chi conosce pienamente una qualche disciplina così da possederla e da poterla insegnare agli altri: vero, insigne, grande, sommo, insuperabile...
ordine
órdine s. m. [lat. ōrdo ōrdĭnis]. – 1. a. Disposizione regolare di più cose collocate, le une rispetto alle altre, secondo un criterio organico e ragionato, rispondente a fini di praticità, di opportunità, di armonia, e sim.: mettere,...