Pittore francese (n. Dôle 1869 - m. 1954), allievo di G. Moreau; predilesse la tecnica del pastello. Tra le sue opere più note: Sur la terrasse (1906) e una serie di soggetti tunisini. ...
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Poeta (Fontenoy-le-Château, Épinal, 1750 - Parigi 1780). Di umili origini, studiò nel collegio di Dole; quindi partecipò a un concorso poetico a Parigi con Le poète malheureux (1772), in cui accusava la [...] famiglia, la società, l'ambiente della sua scarsa fortuna. Si dedicò poi alla satira (Ode sur le jugement dernier, 1773; Le carnaval des auteurs, 1773) e fu tra gli avversarî più accaniti dei "philosophes" ...
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Poeta francese (sec. 12º-13º); compose (circa 1200) La pucelle à la Rose, noto anche come Le roman de la Rose ou de Guillaume de Dole, in cui tra l'altro inserisce, per interrompere la monotonia della [...] lettura, canzoni di trovatori illustri: procedimento questo che avrà fortuna straordinaria in altri romanzi d'autori posteriori. Compose inoltre, dopo il 1204, il delicato ed elegante Lai de l'ombre e, ...
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Poeta norvegese (Vaage, Oppland, 1749 - Copenaghen 1794). Studiò all'università di Copenaghen, dove rimase come insegnante ed ebbe tra i suoi allievi A. G. Oehlenschläger. Con le sue Døleviser ("Canzoni [...] di Døle"), pubblicate soltanto nel 1802 e scritte nel dialetto nativo, fu tra i primi interpreti del nascente nazionalismo norvegese, che dominerà l'epoca romantica. Particolare popolarità raggiunse la ballata dano-norvegese Sinklarsvise ("Canzone di ...
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Matteo Maria Boiardo (Scandiano 1441-1494), di famiglia feudataria degli Estensi, visse tra Scandiano, Ferrara, Modena (di cui fu governatore tra il 1480 e il 1482) e Reggio (di cui fu capitano nel 1487). [...] in spiero, mieco, tieco; il monottongo nelle forme della tradizione lirica (foco, loco, novo, ecc.) e per contagio in dole, sòle; fanno inoltre sporadica comparsa i dialettali toi e soi. Nel vocalismo atono, dialettale è la chiusura e > i ...
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Donna gentile
Giorgio Petrocchi
Personaggio della Vita Nuova e poi del Convivio, non distinto tra l'una opera e l'altra, ovvero in qualche modo corrispondente come dapprima figura reale e poi simbolo, [...] la donna vostra, / non v'arrestate, ma venite a lei. / Dite: "Madonna, la venuta nostra / è per raccomandarvi un che si dole, / dicendo: ov'è 'l disio de li occhi miei?", vv. 9-14.
Bibliografia
Si vedano le opere citate nelle bibliografie delle voci ...
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CIELO D'ALCAMO
MMargherita Spampinato Beretta
Il contrasto Rosa fresca aulentissima attribuito a C. apre il quarto fascicolo del ms. Vat. Lat. 3793 (V), dedicato al genere 'mediocre' (non necessariamente [...] sono i termini leggibili in chiave sessuale. Riguardo all'animella del v. 95 ("ca dentr'a 'sta animella assai mi dole! [che dentro questa animella assai mi duole]"), Antonelli (1993, pp. 55-57) ne segnala il doppio senso citando come supporto ...
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STATI UNITI
Costantino Caldo
Giorgio Gomel
Tiziano Bonazzi
Hermann W. Haller
Biancamaria Tedeschini Lalli-Valerio Massimo De Angelis
Marcia E. Vetrocq
Franca Bossalino
Nicola Balata
Gian Luigi [...] le ingiustizie sociali provocate dai neoconservatori. In campo repubblicano il vicepresidente G. Bush s'impose sul senatore R. Dole e sui candidati dell'estrema destra del partito, muovendosi all'insegna della continuità con il presidente Reagan, pur ...
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tale
agg. e pron. [lat. talis]. – 1. agg. a. Di questa o di quella sorta; che ha le qualità, le caratteristiche, la natura di cui si sta parlando o a cui si accenna in modo chiaro o sottinteso: non si debbono pensare t. cose; lo credi capace...
onorare
(ant. onrare, orrare) v. tr. [lat. honōrare, der. di honos -oris «onore»] (io onóro, ecc.). – 1. a. Circondare di stima e di ossequio; riconoscere e attribuire l’onore dovuto a persona o cosa: onora il padre e la madre, 4° comandamento...