Letteratura e cinema
Irene Bignardi
Fin dalle origini dell'industria cinematografica i registi e gli sceneggiatori si sono ispirati alle fonti letterarie, anche perché la nuova arte nasceva mentre le [...] sceicco bianco (1952), I vitelloni (1953), Il bidone (1955), tutti scritti insieme a T. Pinelli, fino ai memorabili La dolcevita (1959) e 8¹/₂ (1963), che testimoniano la piena fusione tra l'esuberanza dell'immaginario felliniano e l'acume critico ...
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Totò
Goffredo Fofi
Nome d'arte di Antonio De Curtis, attore teatrale e cinematografico, nato a Napoli il 15 febbraio 1898 e morto a Roma il 15 aprile 1967. Attraverso la centralità della 'maschera' [...] estro comico impareggiabile continuò a rifulgere. In particolare: Letto a tre piazze (1960) di Steno, Totò, Peppino… e la dolcevita (1961) di Sergio Corbucci, Tototruffa '62 (1961) di Mastrocinque, Totò diabolicus (1962) di Steno, Che fine ha fatto ...
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Gherardi, Piero
Stefano Masi
Costumista, scenografo e arredatore teatrale e cinematografico, nato a Poppi (Arezzo) il 20 novembre 1909 e morto a Roma l'8 giugno 1971. Celebre per la pulizia grafica [...] elicottero. Grazie ai capolavori felliniani conobbe un periodo di grande popolarità, vincendo l'Oscar nel 1961 per i costumi di La dolcevita, nel 1963 per quelli di 8¹/₂ e ottenendo ben sei nominations nel volgere di un quinquennio, fra il 1962 e il ...
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Il cinema: ricezione, riflessione, rifiuto
Dario Edoardo Viganò
Il cinema, la modernità e la doppia pedagogia della Chiesa
L’atto solenne che sancisce il legame, complesso e mai del tutto al riparo [...] Mediastoria, cit., p. 136; cfr. Id., Il secolo dei media. Miti, abitudini, mitologie, Milano 2009.
90 T. Subini, Il caso de “La dolcevita”, in Attraverso lo schermo, a cura di R. Eugeni, D.E. Viganò, cit., II, pp. 239-255, in partic. p. 239.
91 Cfr ...
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L'immagine del corpo nei nuovi media
Antonio Costa
Roy Menarini
Fra il 19° e il 20° secolo, l'avvento e la diffusione di nuove forme di comunicazione, soprattutto visiva, quali la fotografia, il cinema, [...] episodio del collettivo Boccaccio '70, 1962) invasi dai seni giganteschi di Anita Ekberg, una sorta di citazione diretta dalla Dolcevita (1960), il precedente film di Fellini che aveva turbato i sonni dei censori; oppure allo straripante corpo della ...
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Realismo
Corrado Maltese
Mario Verdone
di Corrado Maltese e Mario Verdone
REALISMO
Realismo e neorealismi di Corrado Maltese
sommario: 1. Il realismo e le sue varianti: a) gli estremi concettuali del [...] o dell'immediato dopoguerra. Altri includono i primi film di Fellini, fino a La strada (1954) e a La dolcevita (1959); Fellini appartiene comunque al neorealismo per aver collaborato come sceneggiatore ai film di Rossellini e di P. Germi (Amidei ...
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Attore e attrice
Ferdinando Taviani
Attori e attrici sono spesso personaggi di film ambientati fra i palcoscenici o sul set cinematografico. Le loro storie sono una buona guida, quando ci si deve orientare [...] ad Anita Ekberg e Marcello Mastroianni in Intervista (1987) di Federico Fellini, quando rivedono la loro presenza trionfante in La dolcevita. Era già acca-duto a Gloria Swanson in Sunset Boulevard (1950; Viale del tramonto) diretto da Billy Wilder ...
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Critica cinematografica
Bruno Roberti
Quadro generale e sviluppo storico
di Daniele Dottorini
La storia della c. c. si è sviluppata parallelamente alla storia del cinema, spesso accompagnandone (o [...] alla Nouvelle vague francese e per organizzare dibattiti sui due film che segnarono una svolta nel cinema italiano di allora: La dolcevita (1960) di Federico Fellini e Rocco e i suoi fratelli (1960) di Visconti. Nel 1959 erano nate "Centrofilm", "Il ...
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Bianco e nero
Vieri Razzini
Percezione e convenzione
Il b. e n., che è stato per circa quattro decenni una semplice mancanza dovuta a una tecnologia imperfetta, rientra in quella "deviazione dalla concezione [...] d'immagine, i bianchi sporchi e i neri fangosi rendono quasi palpabili la città e i personaggi; e La dolcevita di Fellini (1960, fotografia di O. Martelli), capolavoro visionario nel quale ogni luogo notturno palpita di tonalità, bagliori e ...
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Cinema nel cinema
Pietro Piemontese
Il metacinema
Al cinema, gli avvenimenti sembrano raccontarsi autonomamente tanto assomigliano al modo in cui si vedono nella quotidianità. Il cinema intrattiene [...] di quello alto e spesso paludato, e del pubblico di provincia verso quello sofisticato delle città. Totò, Peppino e… la dolcevita (1961) di Sergio Corbucci, Rocco e le sorelle (1961) di Giorgio C. Simonelli, Ultimo tango a Zagarol (1973) di Nando ...
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vita
s. f. [lat. vīta, affine a vivĕre «vivere»]. – 1. In senso ampio, proprietà o condizione di sistemi materiali (i sistemi viventi, dagli organismi unicellulari a quelli pluricellulari più evoluti) caratterizzati da un alto grado di organizzazione...
dolce1
dólce1 agg. [lat dŭlcis]. – 1. Di sapore (di cui è prototipo quello dello zucchero) che costituisce, con l’amaro, il salato e l’acido, una delle quattro sensazioni gustative fondamentali e che viene percepito quando siano eccitati chimicamente...