Poeta (Firenze, tra il maggio e il giugno 1265 - Ravenna, notte dal 13 al 14 settembre 1321). Della madre, che dovette morire presto, non sappiamo che il nome, Bella; il padre, Alighiero di Bellincione [...] affermò (Purg., XXIV, 49 e segg.) avere instaurato un nuovo modo di poesia, un "dolcestilnovo", onde l'espressione è rimasta a indicare tutto il gruppo (v. stilnovo). Se le sue infedeltà a Beatrice siano per una donna (la "donna gentile" della ...
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La Commedia dantesca non è soltanto il primo dei testi capitali della letteratura italiana («assunta quasi a libro santo della nazione» fin dal Trecento; Migliorini 1994: 180), ma anche uno dei documenti [...] che m’ha fatto onore (Inf. I, 87)
me ritenne / di qua dal dolcestilnovo ch’i’ odo (Purg. XXIV, 56-57; da cui i tecnicismi dolcestilnovo e stilnovismo)
mostrò ciò che potea la lingua nostra (Purg. VII, 17)
O animal grazïoso e benigno (Inf. V, 88 ...
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La sinestesia (dal gr. sýn «con, assieme» e aisthánomai «percepisco, comprendo»; quindi «percepisco assieme») è un procedimento retorico (➔ retorica), per lo più con effetto metaforico (➔ metafora), che [...] ormai entrato saldamente nella pratica letteraria italiana (è infatti una sinestesia anche l’espressione dolcestilnovo).
Perché la sinestesia diventi un artificio consapevole, occorre però attendere l’Ottocento e soprattutto l’insorgere di un nuovo ...
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stil novo
stil nòvo (o stilnòvo; anche dólce stil nòvo) locuz. usata come s. m. – Denominazione (data dalla critica moderna sulla base di un passo del Purgatorio dantesco, «O frate, issa vegg’io» diss’elli, «il nodo Che ’l Notaro e Guittone...
stile
s. m. [lat. stĭlus «stilo»: v. stilo]. – 1. Lo stesso, ma meno frequente, che stilo, in varî sign.: a. Piccola asta d’osso o di metallo, appuntita a un’estremità e piatta dall’altra, usata dagli antichi per scrivere sulle tavolette cerate...