DOIDALSAS (Δοιδάλσης, Δάιδαλος, Doedalses)
L. Laurenzi
Scultore greco, di Bitinia, della seconda metà del III sec. a. C., autore della statua di culto di Zeus Stratios a Nicomedia (Eustath., ad Dion. [...] Perieg., 793) e di un'Afrodite sese lavantem (Plin., Nat. hist., xxxvi, 35). L'àgalma di Zeus, commissionatogli probabilmente dal re Nicomede (270-250 a. C.) per il tempio di Zeus a Nicomedia - città fondata ...
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ROCOCÒ
L. Vlad Borrelli
Secondo una terminologia analogica, mirante ad istituire delle equipollenze fra fenomeni artistici e culturali in epoche diverse, tale termine fu riferito da W. Klein ad una [...] la propria bellezza, accompagnate da amorini (a cominciare da una versione ingentilita ed aggraziata della "barocca" Afrodite di Doidalsas al Louvre e continuando con le molte Callipigie ecc.), le sculture di fanciulli raccolte intorno al riassuntivo ...
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VIENNE (Colonia Iulia Vienna Allobrogum)
P. Wuilleumier
Cittadina della Francia meridionale, già metropoli degli Allobrogi. Arricchita da un vasto e fertile territorio, V. divenne sotto l'Impero una [...] V sec., una statua intera di Nemesi-Tyche, da un originale del IV sec., una Venere accoccolata, del tipo creato da Doidalsas, un bel ritratto di Augusto, una levriera e graziosi tipi ellenistici. Una severa testa di dea in bronzo argentato porta la ...
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PHILISKOS (Φιλίσκος, Philiscus)
L. Laurenzi
1°. - Scultore rodio di età ellenistica.
Plinio (Nat. hist., XXXVI, 34) cita alcune statue di Ph. da Rodi esistenti a Roma, due statue di Apollo, di cui una [...] una statua di Afrodite che doveva essere pregevole perché fu posta nel tempio di Giunone dedicato da Metello accanto a quella di Doidalsas (v.). I nomi di Polycharmos e di Ph. ricorrono a Rodi in un'iscrizione (Clara Rhodos, VI-VII, p. 400, n. 28 ...
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Vedi LUCERNA dell'anno: 1961 - 1973 - 1995
LUCERNA
H. Menzel
J. Elgavish
H. Menzei
H. Menzel
J. Elvagish
La l. (λύχνος, lychnus, lucerna) è un utensile nel quale si brucia, per produrre la luce, [...] riproduceva, in misure ridotte, le grandi opere della pittura e della scultura (come, per esempio, la Venere accosciata di Doidalsas) e perfino del teatro, con scene di tragedie e commedie, tramandandoci talora l'immagine di opere d'arte perdute e ...
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TETI (Θέτις, Thetis)
E. Paribeni
Divinità marina del golfo tessalico, in seguito inserita nell'ordinamento generale delle genealogie elleniche come la più veneranda tra le figlie di Nereo e di Doris.
Il [...] della dea sorpresa nel bagno, con T. nuda e ripiegata sui talloni in uno schema che anticipa l'Afrodite di Doidalsas.
Uno schema pittorico che risale verosimilmente all'ellenismo noto a noi attraverso due dipinti pompeiani, ci mostra T. nella fucina ...
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AFRODITE (᾿Αϕροδίτη, Aphrodita)
A. de Franciscis*
Dea greca dell'amore, simbolo dell'istinto e della forza vitale della fecondazione e della generazione. In questo aspetto si ricollega all'Ishtar babilonese [...] e riportato a un'atmosfera sacra, è ripreso e trasferito in quello realistico e sensuale nel tipo di bagnante accovacciata che Doidalsas, scultore bitinio, sfrutta per la sua A. commessagli dal re Nicomede e trasportata poi a Roma, dove fu spesso ...
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Vedi RODI dell'anno: 1965 - 1996
RODI (῾Ρόδος, Rhodus, Rhodos)
L. Morricone
L. Laurenzi
A) Storia, topografia, scavi. - B) Opere d'arte a Rodi (per la ceramica v. rodi, vasi; per la Scuola Rodia v. [...] Ecate.
La notissima Venere rodia rappresentata nel bagno in una iconografia che deriva dalla Afrodite accovacciata di Doidalsas (v.) è probabilmente di arte alessandrina.
L'età romana imperiale è rappresentata soprattutto da alcuni ritratti.
Bibl ...
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SCHEMATA (σχῆματα, gestus)
I. Jucker
Senofonte (Mem., 3, 10) ci presenta Socrate a colloquio con Parrasio e con lo scultore Kleiton (Policleto?) e, parlando dell'arte; egli dimostra loro che il carattere [...] .A., iii, fig. 1333); nei periodi più antichi anche per i dèmoni della vegetazione. Il motivo della Venere accovacciata al bagno di Doidalsas (E.A.A., iii, fig. 188 ss.) era già stato usato dal Pittore della kỳlix calcidese di Phineus per le ninfe (E ...
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