Teologo e filosofo irlandese (Redcastle, Londonderry, 1670 - Putney 1722). Spirito inquieto, oggi maggiormente stimato che un tempo, dal punto di vista scientifico, per certe sue intuizioni critiche e [...] più famosa è Christianity not mysterious (1696), in cui sostenne che nel cristianesimo non vi potevano essere dogmi inintelligibili, perché una divinità ragionevole non può dare una rivelazione contraria alla ragione. In seguito approdò a posizioni ...
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Teologo calvinista (Châtellerault 1594 - Parigi 1670), precettore (1612) dei nipoti di Duplessis-Mornay, coi quali viaggiò in Svizzera, Germania, Paesi Bassi, Italia (a Venezia strinse amicizia con P. [...] Sarpi), fu poi (1626) pastore della comunità riformata parigina a Charenton-le-Pont; lasciò numerose opere sull'antica letteratura cristiana e su questioni controverse di storia dei dogmi e della Chiesa. ...
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Traduttore e commentatore ebreo (m. Salerno 1279). Tradusse in latino, con la collaborazione del domenicano N. Paglia da Giovinazzo, numerosi testi filosofici ebraici; scrisse anche un commento parafrastico [...] alla Guida dei perplessi di Maimonide accompagnato da un glossario ebraico-italiano dei termini tecnici in essa ricorrenti, e il trattatello polemico Tĕ῾ānōt ("Obiezioni") contro i dogmi della Trinità e dell'Incarnazione. ...
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Nome dell'ignoto autore di un componimento in 344 esametri leonini, l'Ecloga Theoduli, scritta probabilmente nel sec. 10º e largamente diffusa, specie come testo scolastico, fino al sec. 16º. L'operetta [...] è articolata come una tenzone fra il pastore Psèusti (la Menzogna), che difende il paganesimo, e la pastorella Alitìa (la Verità), che difende i dogmi cristiani e alla quale è assegnata la vittoria da Fronèsi (la Ragione). ...
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Filosofo francese (Parigi 1870 - ivi 1954). Membro dell'Istituto di Francia (dal 1919), successe a H.-L. Bergson nella cattedra di filosofia al Collège de France (1921) e all'Académie française (1945); [...] , è il più sistematico tra i pensatori del cattolicesimo modernistico francese. Il suo Dogme et critique (1907), fondato su basi pragmatistiche, interpreta i dogmi non come espressioni di verità teoriche ma come premesse dell'azione morale. Nelle ...
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Scrittore tedesco (Morshausen, Hunsrüch, 1881 - Mechernich, Renania Centrale, 1958). Studente, fondò con W. Vershofen e J. Winckler l'associazione poetica detta "Bund der Werkleute auf Haus Nyland"; in [...] Dichterbund". Legato alla tradizione contadina e cattolica della sua terra, parla di un Dio che non si trincera dietro i dogmi della fede, bensì è presente in ogni manifestazione di vita, anche la più semplice. Fra le raccolte di liriche: Der ...
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ALBERTINI, Maffeo
Mario Rosa
Canonico della cattedrale di Verona già al tempo del vescovo G. M. Giberti (1524-43), di lui è nota soltanto la collaborazione prestata, insieme con l'arciprete Giovanni [...] di Verona dal 1548) per la preparazione e la stesura di un'opera antiluterana, Confirmatione et stabilimento di tutti li dogmi catholici, con la subversione di tutti i fondamenti, motivi et ragioni delli Moderni Heretici... Leggi pio lettore, tu che ...
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Teologo (Montpellier 1806 - ivi 1875), prof. di filosofia e teologia al seminario diocesano di Montpellier, vescovo di Grenoble (1853), poi arcivescovo di Lione (1870). Avverso al razionalismo e allo storicismo, [...] de l'Église et jusqu'au concile de Nicée (prima parte, De Dieu considéré en lui-même, 1852) per dimostrare come i dogmi cattolici siano già contenuti nella rivelazione e non debbano nulla alla ragione umana e allo sviluppo storico. Contro
J.-E. Renan ...
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Filosofo (Barcellona 1340 circa - Saragozza 1412). Ricoprì alte cariche nella comunità ebraica di Barcellona e di Saragozza. Nella sua opera principale, Ōr Ădōnāy ("La luce del Signore", 1556), egli sostiene [...] principî basilari della fisica aristotelica destinata a influire su Spinoza e Newton. Scrisse inoltre un trattato polemico contro i dogmi cristiani (in spagnolo, ma ne resta solo una traduzione ebraica) e una lettera che narra le persecuzioni degli ...
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Critico letterario (New York 1905 - ivi 1975); prof. di letteratura inglese alla Columbia University, vicino alla scuola del new criticism e tra i fondatori della Kenyon review. Ai primi studî (Matthew [...] of Fugitives, 1956), in cui perfezionò un modello d'analisi incentrato sulle contraddizioni della politica culturale, lontano da dogmi estremistici e aperto alla valutazione dei risvolti morali e sociali dell'opera d'arte. Oltre a Beyond culture ...
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dogma
dògma (raro dòmma) s. m. [dal lat. dogma -ătis, gr. δόγμα -ατος «decreto, decisione», der. di δοκέω «mi sembra»] (pl. -i). – Principio fondamentale, verità universale e indiscutibile o affermata come tale: d. filosofici, politici; i...
libero
lìbero agg. [dal lat. liber -ĕra -ĕrum]. – 1. a. Che non è soggetto al dominio o all’autorità altrui, che ha facoltà di agire a suo arbitrio, senza subire una coazione esterna che ne limiti, materialmente e moralmente, la volontà e...