Dai suoi contemporanei chiamato doctor doctorum, doctor irrefragabilis. Dopo aver coperto varî uffici ecclesiastici e divenuto infine arcidiacono, andò a compiere i suoi studî a Parigi e vi tenne cattedra [...] quanta la filosofia di Aristotele, e una parte de' suoi commentatori (Avicenna, Algazel), e la utilizzò per dare fondamento ai dogmi nella sua Summa universae theologiae (1475; ultima ed., Colonia 1611, in 4 voll.).
Gli universali esistono in Dio e ...
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Ecologia
Ambiti di tolleranza o limiti di tolleranza,, l’ampiezza o i limiti, inferiore e superiore, di una particolare variabile ambientale entro cui un organismo può sopravvivere. Organismi con ampi [...] Cherbury e nella Germania protestante da varie accademie, si affermò nel movimento del deismo che identificava il cristianesimo, epurato da dogmi e misteri, con la stessa religione naturale.
Negli ultimi decenni del Seicento l’idea di t. si maturò in ...
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Teologo protestante (Ulla, Weimar, 1780 - Basilea 1849). Prof. a Heidelberg (1809), Berlino (1810) e - dopo un periodo di ritiro a Weimar (1819) - a Basilea (1822). Avversario dei pietisti e dei razionalisti, [...] , la sua interpretazione "simbolistica" della storia dommatica (Lehrbuch der christlichen Dogmatik, 1813-16; Wesen des christl. Glaubens, 1846), per cui i dogmi tradizionali sono l'espressione in forma simbolica di fondamentali intuizioni religiose. ...
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Filosofo francese di origine tedesca (Edesheim, Palatinato, 1723 - Parigi 1789). Dopo aver frequentato l’univ. di Leida, importante centro di studi scientifici, nel 1749 si stabilì a Parigi (dove viveva [...] opere di chimica e di mineralogia. Si impegnò in una intensa attività letteraria contro la religione (la rivelazione, i miracoli, i dogmi e i riti cristiani non sono per lui altro che imposture), e contro l’alleanza fra trono e altare. «La religione ...
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Poeta e predicatore inglese, nato a Londra nel 1573, morto ivi il 31 marzo 1631. Appartenente a famiglia che al cattolicesimo aveva dato e continuava a dare zelatori e martiri, in un'epoca in cui trionfava [...] , scritta fra il 1594 e il 1597, egli ci dà l'impressione di chi cerchi di orientarsi in una universa oscillazione di dogmi e di dottrine contrastanti. Nel 1592 si fece iscrivere come studente di diritto a Lincoln's Inn e, dotato di cospicui mezzi ...
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Movimento giuridico-culturale sviluppatosi in Germania tra Otto e Novecento, denominato anche movimento del diritto libero (Freirechtsbewegung), nel quale si possono ricomprendere teorie diverse, quali [...] e dalle decisioni dei giudici, collocandosi accanto al diritto dello Stato, con l’effetto di rinnegare alcuni dogmi legalistici ottocenteschi: lo statualismo giuridico, la completezza dell’ordinamento e il principio della supremazia della legge sulle ...
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SOCINI, Lelio e Fausto
Delio CANTIMORI
Erano rispettivamente figlio e nipote del giurista Mariano. Per la storia del movimento riformatore italiano essi hanno poca importanza. Ma grande ne hanno come [...] Camillo Renato che era a capo di una comunità di anabattisti continuò nei Grigioni quell'attività di critica ai dogmi e ai sacramenti (in specie il dogma della Trinità e i sacramenti del battesimo e della cena), ch'era già viva e diffusa in Italia. E ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Alessandra Acconci
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Dagli inizi del Seicento la Chiesa cattolica si impegna in un’azione di propaganda, [...] che fosse stata concepita senza peccato. Benché quello dell’Immacolata Concezione di Maria non sia ancora riconosciuto come un dogma, la sua validità sul piano della devozione viene difesa con passione dal mondo cattolico e ovunque si moltiplicano le ...
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Chiamato Abucara da scrittori europei dei sec. XVII-XVIII, nato a Edessa e vissuto all'incirca dal 740 all'820 d. C., fu vescovo melchita di Ḥarrān (l'antica Carrhae) nella Mesopotamia occidentale. Letterariamente, [...] della chiesa cattolica, difese il culto delle immagini contro ebrei, musulmani e iconoclasti cristiani, e polemizzò contro i dogmi dell'islamismo. È forse il più antico scrittore cristiano che abbia usato la lingua araba in materia religiosa. Una ...
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Nacque a Tlachapa, nello stato di Guerrero (Messico) nel 1854, morì nel 1911. La sua vita fu dominata da quattro passioni: il Messico, la religione cattolica, la santità della famiglia cristiana e la letteratura. [...] di parecchi dei migliori letterati messicani della seconda metà del secolo. Convinto che al Messico fosse necessario difendere i dogmi cattolici, assunse nel 1882 la direzione del periodico El Imparcial, e l'anno seguente fondò El Tiempo di cui ...
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dogma
dògma (raro dòmma) s. m. [dal lat. dogma -ătis, gr. δόγμα -ατος «decreto, decisione», der. di δοκέω «mi sembra»] (pl. -i). – Principio fondamentale, verità universale e indiscutibile o affermata come tale: d. filosofici, politici; i...
libero
lìbero agg. [dal lat. liber -ĕra -ĕrum]. – 1. a. Che non è soggetto al dominio o all’autorità altrui, che ha facoltà di agire a suo arbitrio, senza subire una coazione esterna che ne limiti, materialmente e moralmente, la volontà e...