BORRI, Francesco Giuseppe
Salvatore Rotta
Nacque a Milano il 4 maggio 1627 da Branda e da Savina Morosini, che morì nel 1630 poco dopo aver dato alla luce il secondogenito, Cesare.
I Borri vantavano [...] colliridiane del IV secolo (E.-M. Misson, Nouveau voyage d'Italie, La Haye 1702, II, p. 138). In realtà, nei dogmi borriani si ritrovano, spinte al limite, certe tendenze (si pensi al "voto sanguinario") della devozione popolare dell'epoca (H. Cherot ...
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GALLARATI SCOTTI, Tommaso Fulco
Nicola Raponi
Nacque a Milano il 18 nov. 1878 dal duca Gian Carlo e da Luisa Melzi d'Eril. Compì gli studi medi presso l'istituto Boselli e il libero liceo A. Manzoni. [...] dal sovratemporale e immutabile; che avanzava alcune intuizioni come quella relativa al carattere "virtuale e intuitivo" del dogma, ponendosi nel solco della teologia più moderna - gli appariva tuttavia una fonte preziosa per il movimento riformatore ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Partito politico e governo
Massimiliano Gregorio
Tra partito e governo si è sviluppato, nell’arco di tempo compreso tra le due guerre, un dialogo vivace e fecondo, che ha alimentato l’intero iter evolutivo [...] pluralismo e della complessità sociale irrompe quindi sulla scena dottrinale e mette in crisi i tranquillizzanti e lineari dogmi della scienza liberale. È questo che accomuna le riflessioni di Hermann Kantorowicz e di Raymond Saleilles al modernismo ...
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BISSOLATI, Leonida
Angelo Ara
Nacque a Cremona il 20 febbr. 1857 dal canonico Stefano Bissolati e da Paolina Caccialupi, moglie di Demetrio Bergamaschi. Nel 1861 S. Bissolati svestiva l'abito talare [...] risolutamente quale leader di corrente al congresso di Bologna del 1904. Con un aspro discorso criticava una serie di dogmi che avrebbero devitalizzato l'azione del partito, e di contro affermava la necessità di intaccare mediante riforme il sistema ...
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Stalinismo
Giuseppe Boffa
Definizione
Col termine 'stalinismo' si indica in genere quel particolare sviluppo della Rivoluzione russa e del movimento comunista, che da quella rivoluzione prese le mosse, [...] dello Stato trovò la sua definizione sistematica e una più ampia diffusione in forme codificate paragonabili ad autentici dogmi. L'accompagnò un'esaltazione senza limiti del suo principale artefice, che toccò punte di ossequio religioso più tardi ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Ernesto Buonaiuti
Giacomo Losito
Precoce cultore degli studi storico-filosofici sviluppati all’estero, partecipe indagatore della realtà socioreligiosa contemporanea e prete in conflitto con la sua [...] «New York review», oltre che in Germania.
Intanto, avendo seguitato a interessarsi allo sviluppo del dibattito sul senso dei dogmi avviato in Francia da Édouard Le Roy, Buonaiuti seguì inizialmente la cauta linea blondeliana, ma presto riconobbe come ...
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BURGUNDIONE (Burgundio, Burgundi, Burdicensis, Bergonzone, Burgundo, Berguntio) da Pisa
Filippo Liotta
Giurista, traduttore, diplomatico, esperto, probabilmente, nell'arte medica, nato a Pisa intorno [...] il tramite della traduzione di B. quello che può considerarsi il "sommario" della dottrina dei Padri greci sui principali dogmi della fede cristiana, il De fide orthodoxa, entra nel grande circolo delle idee speculative degli autori scolastici: da ...
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MOLIN, Giovanni
Mario Canato
– Nacque a Venezia il 26 apr. 1705, secondogenito di Marco e di Giustina Vitturi. La famiglia apparteneva al ramo dei Molin «del Molin d’oro» e precisamente ai Molin «al [...] . Nella formazione del clero si collocò su una linea di continuità con i predecessori, in stretta osservanza dei dogmi cattolici, ma con un’apertura alle innovazioni. Lasciò che nei seminari circolassero nuovi orientamenti di pensiero e consentì ...
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Epicurei (Epicurii)
Giorgio Stabile
Nel senso proprio di " seguaci della filosofia di Epicuro ", in D. designano la grande scuola filosofica antica che prese nome dal suo capo Epicuro (v.). In If X 14 [...] seguaci di Epicuro che di quella opinione fu il princeps e l'auctor. E tutto in questa nota dottrinale, in questo dogma perverso risiede l'epicureismo dei dannati. La negazione della mortalità dell'anima è il filo conduttore, il presupposto del canto ...
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Hegel, Georg Wilhelm Friedrich
Filosofo (Stoccarda 1770 - Berlino 1831).
La vita e le opere
Dopo aver compiuto gli studi ginnasiali nella sua città, entrò nel 1788 nello Stift di Tubinga, una sorta [...] in genere, tutto ciò che gli è in apparenza esterno (per es., il movimento della ricchezza, l’autorità dello Stato, i dogmi delle religioni) non sono nulla di estraneo a lui, né hanno alcunché di misterioso e inafferrabile. Presa di coscienza dunque ...
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dogma
dògma (raro dòmma) s. m. [dal lat. dogma -ătis, gr. δόγμα -ατος «decreto, decisione», der. di δοκέω «mi sembra»] (pl. -i). – Principio fondamentale, verità universale e indiscutibile o affermata come tale: d. filosofici, politici; i...
libero
lìbero agg. [dal lat. liber -ĕra -ĕrum]. – 1. a. Che non è soggetto al dominio o all’autorità altrui, che ha facoltà di agire a suo arbitrio, senza subire una coazione esterna che ne limiti, materialmente e moralmente, la volontà e...