Illustre storico tedesco del cristianesimo, fondatore della scuola di Tubinga. Nacque a Schmiden (Württemberg) il 21 giugno 1792, studiò a Tubinga, nel 1817 entrò professore nel seminario di Blauenheuren [...] e per primo riconobbe che la religione manichea è una religione indipendente dal cristianesimo), del dogma della Trinità e dell'Incarnazione, poi di tutta la storia del dogma, di tutta la storia della Chiesa, dei rapporti fra la civiltà ellenica e il ...
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MORTIFICAZIONE
Giuseppe De Luca
. Nel linguaggio ascetico cristiano per mortificazione s'intende la lotta che il cristiano deve sostenere per osservare la legge divina e raggiungere la perfezione. Essa [...] di Cristo, per inculcare nei cristiani la necessità del mortificarsi; necessità originata dal fatto che nell'uomo, secondo il dogma cristiano, esistono le conseguenze del peccato d'origine, alle quali non si può ovviare senza l'assidua repressione di ...
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Denominazione assunta dalla Chiesa greca, che afferma di essere la custode della fede espressa dai sette concili ecumenici, per caratterizzarsi e contrapporsi alla Chiesa romana.
Le Chiese ortodosse
[...] nella dottrina della creazione, della caduta dell’uomo per il peccato e della redenzione, salvo sfumature, che non intaccano il dogma. Il culto della Vergine è in tutta la Chiesa ortodossa, seguito e conservato in modo altissimo, e suo fondamento è ...
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Teologo protestante (Berlino 1822 - Gottinga 1889). Prof. di teologia a Bonn (1859) e a Gottinga (1864). Staccatosi dall'influenza di Hegel e della scuola di Tubinga, sviluppò il suo pensiero sotto l'influsso [...] una specifica origine soprannaturale. Di qui l'importanza che egli attribuisce all'indagine storica della teologia e del dogma, inteso come trascrizione pratica di una situazione storica. Tra le sue opere: Das Evangelium Marcions und das kanonische ...
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ORTODOSSIA
. La parola greca ὀρϑοδοξία (da ὀρϑός "retto" e δόξα "opinione") deve la sua diffusione soprattutto a scrittori cristiani, a partire dal sec. IV: anche se termini analoghi si ritrovino presso [...] di ortodossia è nel cristianesimo correlativo a quella di dogma, e presuppone pertanto gli altri di rivelazione, tradizione, apostolica. In realtà, l'intimo rapporto esistente tra il dogma, i precetti ecclesiastici d'ogni genere e il rito esclude ...
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NYGREN, Anders Theodor Samuel
Marco M. Olivetti
Filosofo della religione e teologo svedese, nato a Göteborg il 15 novembre 1890, morto a Lund il 20 ottobre 1978. Studiò teologia a Lund e fu consacrato [...] base teorica − non più sostanzialmente mutata − delle opere successive (Dogmatikens vetenskapliga grundläggning, "Fondamento scientifico del dogma", 1922; Filosofisck och kristen etik, "Etica filosofica e cristiana", 1923; Religiositet och kristendom ...
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Teologo e mistico (n. probabilmente in Scozia - m. Parigi 1173); canonico, poi (1162) priore dell'abbazia di S. Vittore a Parigi, occupa un posto importante nella scolastica per alcune opere in cui diede [...] sua produzione più schiettamente teologica, in cui egli applica il metodo anselmino nella ricerca delle rationes necessariae del dogma: in questo senso è molto significativo il De Trinitate. È anche autore di opere esegetiche (In visionem Ezechielis ...
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SOCINI, Lelio e Fausto
Delio CANTIMORI
Erano rispettivamente figlio e nipote del giurista Mariano. Per la storia del movimento riformatore italiano essi hanno poca importanza. Ma grande ne hanno come [...] Camillo Renato che era a capo di una comunità di anabattisti continuò nei Grigioni quell'attività di critica ai dogmi e ai sacramenti (in specie il dogma della Trinità e i sacramenti del battesimo e della cena), ch'era già viva e diffusa in Italia. E ...
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GIONA (ebr. Yōnāh ‛‛colomba; ᾿Ιωνᾶς, Ionas)
E. Coche de La Ferté
Profeta ebreo, uno dei dodici Profeti Minori della Bibbia, ha avuto una parte importante tanto nella mentalità cristiana primitiva quanto [...] e la sua riapparizione lo hanno fatto assimilare a Gesù Cristo: si è voluto vedere in lui un simbolo della resurrezione, dogma fondamentale della religione cristiana. Matteo (xii, 39) aveva dato l'esempio di questa interpretazione, che fu seguita dai ...
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Teologo (Saint-Charles-de-la-Forêt, Mayenne, 1773 - Roma 1854); vescovo di Le Mans nel 1834. Le Institutiones theologicae (6 voll., 1817 sgg.) ebbero una diffusione larghissima, ma trovarono presto avversarî [...] altre opere: Institutiones philosophicae (1824), Dissertatio in sextum decalogi praeceptum (1824), Cathéchisme à l'usage du diocèse du Mans (1838), ecc. Morì a Roma, dove era stato convocato per la definizione del dogma dell'Immacolata Concezione. ...
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dogma
dògma (raro dòmma) s. m. [dal lat. dogma -ătis, gr. δόγμα -ατος «decreto, decisione», der. di δοκέω «mi sembra»] (pl. -i). – Principio fondamentale, verità universale e indiscutibile o affermata come tale: d. filosofici, politici; i...
dogmatico
dogmàtico (raro dommàtico) agg. e s. m. [dal lat. tardo dogmatĭcus, gr. δογματικός] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Che concerne il dogma o i dogmi di fede: teologia d. (v. dogmatica); questioni d.; fatti d., nella teologia cattolica,...