BADOER, Giovanni
Angelo Ventura
Figlio di Renier e nipote di Andrea, ambasciatore in Inghilterra, nacque attorno al 1465. Studiò all'università di Padova, conseguendo il dottorato, e fu amico del Bembo. [...] ai primi di maggio 1526 capitano a Verona. Entrato il 10 ottobre di quest'anno nella Giunta del Senato, quando il doge e altri senatori proposero che si ordinasse al capitano generale di passare il Po per soccorrere il papa contro le truppe imperiali ...
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DIEDO, Antonio
Paolo Preto
Nacque a Venezia il 4 febbr. 1703 da Girolamo, di antica famiglia appartenente al patriziato, ed Emilia Garzoni; alla morte del padre, nel 1707, fu adottato e nominato erede [...] /XIX (= 2499), pp. 32 s.; Ibid., Mss. Cicogna MMMDLI (= 2936), VII: Copia della commissione data al bailo A. D. dal doge Piero Grimani; Archivio segreto Vaticano, Segreteria di Stato, Archivio della nunziatura di Venezia, 9d, ff. 24, 217 s., 227, 234 ...
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BOCCALINI, Rodolfo
Gino Benzoni
Primogenito di Traiano, nacque dopo il 1584, anno del matrimonio del padre con Ersilia Ghislieri. Il B. era già adulto e, abbracciata la vita ecclesiastica, risiedeva [...] 1933, p. 7; L. Firpo, T. Boccalini ed il suo pseudo epistolario, in Giorn. stor. della lett. ital., CXIX (1942), p. 109; G. Cozzi, Il doge Nicolò Contarini. Ric. sul patriziato veneziano agli inizi del Seicento, Venezia-Roma 1958, pp. 253-254 n. 3. ...
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DESIDERIO, re dei Longobardi
Paolo Delogu
Di probabile origine bresciana, compare in alta posizione, forse con la funzione di comes stabuli, alla corte del re longobardo Astolfo (749-756), da cui ricevette [...] intorno al 760 effettuò una spedizione contro il ducato di Venezia, rimasto nell'orbita imperiale, catturando il figlio del doge Mauricione. Agli inizi del 760 si impegnava dinanzi ad inviati del re franco a restituire territori che deteneva nei ...
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CARRARA, Francesco da, il Vecchio
Benjamin G. Kohl
Nacque il 29 sett. 1325, probabilmente a Padova, primogenito di Giacomo (II) di Nicolò e di Lieta Forzatè. Poco si sa della sua fanciullezza: verosimilmente [...] quella che costringeva il giovane figlio del C., Francesco Novello, a riconoscere pubblicamente davanti al Senato e al doge di Venezia che tutta la responsabilità della guerra ricadeva su Padova. Altre clausole del trattato obbligavano il C ...
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DELLA TORRE, Raimondo
Gino Benzoni
Figlio di Francesco e di Laura d'Arco, nacque attorno al 1555 (v. voce del padre, ambasciatore cesareo a Venezia, per notizie sulla famiglia).
È quel "Raimundus puer" [...] et Cragno, poiché è fabricata, a punto, in mezzo delli luoghi della Maestà Sua" imperiale "et di Sua Serenità" il doge "et del ser. arciduca" d'Austria. Difficilmente argomenta, una volta ultimata, "si potrà impedire che non seguano ogni giorno ...
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LASCARIS, Giano
Massimo Ceresa
Nacque nel 1445 a Costantinopoli da Giorgio, di stirpe imperiale. Aggiunse spesso al suo nome l'aggettivo ῾o ῾ΡυνδαϰήνοϚ, che ha fatto pensare provenisse da Rhyndacus, [...] perentoria nella quale Luigi XII notificava la sua nuova alleanza con l'imperatore. Il 28 genn. 1509 si presentò al doge per accomiatarsi, protestando la sua buona fede verso la Repubblica. Prima di partire i Dieci gli imposero di bruciare tutte ...
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GUALTERUZZI, Carlo
Monica Cerroni
Nacque a Fano il 5 marzo 1500 da Niccolò da Piagnano e da una certa Diana, morta intorno al 1544.
Il luogo di nascita si deduce dall'appellativo "da Fano" con cui spesso [...] di scegliere Roma. Quirini, rivoltosi dapprima al Della Casa, che invece aveva tentato una mediazione, fece infine ricorso al doge e al Consiglio dei dieci. L'istituzione veneziana deliberò che venisse chiamato il Della Casa al difficile compito di ...
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DELLA TORRE (Dalla Torre, De Turri, Torre), Raffaele
Rodolfo Savelli
Nacque postumo a Genova nel 1579. Il padre Raffaele, imprenditore commerciale con rapporti a Firenze, Messina e Napoli, morì il 22 [...] direttamente, da posizioni di governo, alla lotta politico-diplomatica contro la Spagna, in stretto raccordo con il doge Agostino Pallavicino. Lo scontro nei Collegi e nel patriziato giungerà a tali asprezze da costringere il Pallavicino a ...
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GIUSTI, Giusto
Rita Maria Comanducci
Nato ad Anghiari, presso Arezzo, da Gemma e da Giovanni di Giusto di Comuccio il 31 dic. 1406, il G. intraprese la carriera notarile iniziando a esercitare all'età [...] a Venezia per negoziare la condotta del suo concittadino a capitano generale delle fanterie veneziane; il 18 febbraio venne ricevuto dal doge e dalla Signoria, ma la condotta non andò in porto. Nel settembre 1452 si recava ad Acquapendente per ordine ...
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doge
dòge s. m. [dal ven. doxe ‹dó∫e›, che è il lat. dux dŭcis «duce»]. – 1. Titolo che dal sec. 8° alla fine del 18° ebbe il capo dello stato nella Repubblica di Venezia, con poteri all’inizio assai ampî e via via sempre più limitati nel...
ducato2
ducato2 s. m. [der. di duca «doge», con riferimento alla rappresentazione, su un lato, del doge che riceve il vessillo da san Marco]. – Moneta d’oro e d’argento coniata sotto la giurisdizione di un doge; in partic., la moneta veneziana...