BANCHINI, Giovanni di Domenico (Giovanni Dominici, Banchetti Giovanni)
Giorgio Cracco
Nacque a Firenze tra il 1355 e il 1356 da Domenico di Banchino commerciante di sete (morto prima che il figlio venisse [...] nella direzione spirituale, nelle confessioni. Entrò ascoltato e rìcercato nelle case dei nobili, divenne intimo di Antonio Venier, il doge (com'egli lo ricorda) "misericordioso e justo" che "studiava riempier con suo gran costo la benedetta città di ...
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CICALA, Carlo
Gigliola Fragnito
Nacque a Genova intorno al 1530 in un'antica famiglia appartenente alla nobiltà "vecchia" di quella Repubblica, figlio di Nicolò, fratello del cardinale Giambattista, [...] concilio il C. si affrettò a visitare la sua diocesi, preceduto da una lettera del 24 febbr. 1564 del cardinal Cicala al doge in cui gli chiedeva di prestare il suo aiuto e quello del braccio secolare al nipote perché la diocesi di Albenga potesse ...
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DE LELLIS (De' Lelli, Lelli), Teodoro
Diego Quaglioni
Nacque, secondo le notizie date dal Mauro, a Treviso (e non a Teramo né a Terni, come si è spesso creduto e come sostenne il Sägmüller) nel 1428. [...] principe e vescovo di Bressanone" (Dell'Osta, p. 4).
Una seconda missione gli venne affidata nell'occasione dell'elezione del doge Cristoforo Moro, avvenuta nel maggio del 1462, con lo scopo principale di sostenere il progetto di una crociata, caro a ...
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EMILIANI (Miani), Pietro
Giacomo Moro
Nacque a Venezia nel 1362 da Giovanni Miani, del ramo di S. Cassiano, e da Fiordelise Barbarigo.
Pur nell'assenza di notizie certe sulla prima parte della sua vita, [...] e sufficienti rendite ai cantori della cappella della cattedrale.
In contrasto con i privilegi concessi nel 1406 dal doge al Comune di Vicenza, nessun chierico locale figurava tra i suoi familiari, prevalentemente veneziani (non mancavano però ...
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PALLAVICINO, Giovanni Battista
Andrea Vanni
PALLAVICINO (Pallavicini), Giovanni Battista. – Nacque a Genova intorno al 1480, figlio di Cipriano e di Bianca Gattilusio, esponenti di spicco del patriziato [...] , Pallavicino continuò a occuparsi della gestione dei propri affari e di quelli della sua famiglia, mantenendo un contatto epistolare con il doge e con gli anziani, e a curare le cause del pontefice. Il 15 marzo 1518 officiò a S. Maria sopra Minerva ...
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GREGORIO da Montelongo
Maria Pia Alberzoni
Figlio di Lando, nacque probabilmente a Ferentino nei primi anni del XIII secolo, una datazione che sembra meglio corrispondere ai tempi della successiva carriera, [...] . fu catturato da uomini del conte e tenuto prigioniero. Per la sua liberazione si attivarono il pontefice Clemente IV, il doge di Venezia, il re Ottocaro di Boemia e suo nipote Vladislao, arcivescovo di Salisburgo: grazie alla mediazione di Ottocaro ...
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ALESSANDRO V, antipapa
Armando Petrucci
Pietro Filargis, detto Pietro di Candia, nacque intorno al 1340 a Kare, nella parte settentrionale di Creta, da poveri genitori di sangue greco, che egli non [...] diplomatica e politica, negoziando fra l'altro il 10 maggio 1398 una tregua col signore di Mantova e un'altra con il doge di Venezia dieci giorni dopo e assistendo, il 31 marzo 1399, alla stipulazione dei patti per la cessione di Pisa. Egli fu ...
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FONZIO, Bartolomeo
Gigliola Fragnito
Figlio di Filippo, nacque a Venezia intorno al 1502. A nove anni entrò tra i minori conventuali, ottenendovi una solida formazione teologica e una compiuta educazione [...] mancata risposta del nunzio alle sue richieste il F. accompagnò nell'estate del 1534 Alvise Gritti, figlio naturale del doge Andrea Gritti, a Costantinopoli. Nel luglio del 1535 tornò a Venezia, inviato dal bailo Nicolò Giustiniani, e presentò una ...
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PIETRO di Lucedio
Maria Pia Alberzoni
PIETRO di Lucedio (Pietro di Magnano). – Appartenente a una famiglia della feudalità vescovile vercellese (cfr. nel 1185 «Obertus de Magnano, frater predicti abatis»), [...] -luglio 1202), a Venezia e in Curia (per le questioni legate alla deviazione dei crociati a Zara, richiesta dal doge ed effettivamente eseguita nonostante la lettera papale di cui Pietro fu latore). Giunto a Costantinopoli nel giugno 1203, nei due ...
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BUCCELLA (de Buccellis), Niccolò
Domenico Caccamo
Nato a Padova, in data imprecisabile, di modesta origine borghese - suo padre era libraio e fornitore dello Studio patavino -, il B. fu l'unico della [...] certo per motivi d'interesse. Sfruttando la posizione acquisita, ottenne che il re stesso intervenisse in suo favore presso il doge Alvise Mocenigo. Ricevette in possesso vitalizio un'abitazione ai piedi del Wawel, la stessa che la regina Bona aveva ...
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doge
dòge s. m. [dal ven. doxe ‹dó∫e›, che è il lat. dux dŭcis «duce»]. – 1. Titolo che dal sec. 8° alla fine del 18° ebbe il capo dello stato nella Repubblica di Venezia, con poteri all’inizio assai ampî e via via sempre più limitati nel...
ducato2
ducato2 s. m. [der. di duca «doge», con riferimento alla rappresentazione, su un lato, del doge che riceve il vessillo da san Marco]. – Moneta d’oro e d’argento coniata sotto la giurisdizione di un doge; in partic., la moneta veneziana...