Le pratiche del diritto civile: gli avvocati, le Correzioni, i conservatori delle leggi
Marco Bellabarba
Le pratiche del diritto civile: gli avvocati, le " Correzioni ", i " conservatori delle leggi [...] nel 1346, le addizioni civili e criminali votate in quest'arco di tempo venivano raccolte in un sesto libro ad opera del doge Andrea Dandolo: un corpus già ricco, accanto al quale si contavano raccolte di consuetudini, di sentenze, di norme sulla ...
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Venezia e l'entroterra (1300 circa - 1420)
Gian Maria Varanini
Premessa
Problemi di periodizzazione
Se si privilegia il piano dell'espansione territoriale, l'assunzione del biennio 1404-1405 come terminus [...] e Ludovico di Savoia, p. 67, anche per la citazione nel testo). Già il 20 novembre 1337 il senato dava mandato al doge e a cinque savi all'uopo eletti di provvedere "de aptatione stratarum Lombardie et Francie et Alamannie in mittendo nuncium et ...
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La vita intellettuale
Gino Benzoni
Di, da, a, per palazzo Ducale
Sterminata la testimonianza scritta di quella che è la produzione intellettuale della Venezia che vien da qualificare - semplificando [...] primo dei due torni di dette Notizie. Ma a monte e delle Notizie del frate e della robusta ricostruzione del futuro doge l'immane lavoro di schedatura onomastica portato avanti da Apostolo Zeno, il quale, sin dal 30 luglio 1.701, aveva annunciato ...
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CENTURIONE, Giorgio
Giovanni Nuti
Nacque a Genova nel 1552 da Domenico, appartenente al ramo dei Becchignoni, e da Nicolosina Fornari. Da giovane, si dedicò allo studio della storia e del diritto civile, [...] riconoscere dall'imperatore il titolo di "Serenissimo" rivendicato dal doge di Genova.
Egli trattò dapprima con Ferdinando d'Austria cambi. Tale instancabile attività si concluse con l'elezione a doge, il 22 giugno 1621; fu incoronato il 25 settembre ...
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La riforma protestante
Aldo Stella
Influssi erasmiani e propaganda filoluterana
Il ruolo di Venezia nella diffusione del luteranesimo, come poi di altre confessioni non cattoliche o eterodosse, fu [...] Cinque-Seicento, in AA.VV., Storia della cultura veneta, 4/I, Il Seicento, Vicenza 1983, pp. 1-21.
82. G. Cozzi, Il doge Nicolò Contarini, pp. 49-51; Id., Paolo Sardi tra Venezia e l'Europa, Torino 1979, pp. 137-138. Cf. Delio Cantimori, L'utopia ...
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DE MARI (Mari), Giovanni Battista
Maristella Cavanna Ciappina
Nacque a Genova da Francesco e da Livia Centurione il 12 ag. 1686 e fu ascritto alla nobiltà il 26 nov. 1711.
Problematica la sua precisa [...] e potente famiglia di finanzieri e assentisti, avevano organizzato le loro fortune nel '600 attorno alla figura di Stefano, doge nel 1663. Dei quattro figli di Stefano (Girolamo, Francesco, Nicolò, Domenico Maria), tre ebbero un figlio Giovanni ...
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FABBRO, Angelo Antonio
Paolo Preto
Nato a Valdobbiadene (Treviso) il 3 giugno 1711 da Battista e Maddalena Bottoglia, studiò nel seminario di Padova e si laureò in teologia e diritto civile e canonico [...] vescovo card. C. Rezzonico. Accompagnò il Caracciolo nella nunziatura in Spagna poi, di nuovo a Venezia, fu precettore di Alvise Mocenigo, figlio dell'omonimo doge. Nel 1758 il F., che durante la controversia veneto-pontificia del 1754 scrisse per il ...
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MANIN, Daniele
Michele Gottardi
Nacque a Venezia il 13 maggio 1804, terzogenito di Pietro di Ludovico e Anna Maria Bellotto.
Il nonno paterno, di origine veronese e di religione ebraica, si chiamava [...] famiglia aristocratica che lo aveva preso a protezione, i Manin, e in specie il nome del padrino di battesimo, l'ultimo doge della Serenissima, Ludovico. La nonna del M. mutò invece il suo nome in quello di Cornelia Balbi-Porto.
Il primo maestro ...
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DANDOLO, Antonio
Giuseppe Gullino
Nacque a Venezia il 13 genn. 1431 da Andrea, il conquistatore di Crema, del ramo di S. Maria Zobenigo, e da Maria Michiel di Antonio. Studiò a Padova, dove si laureò [...] dottrina", come testimoniano il Sansovino e l'incarico, affidatogli dalla Signoria, di recitare l'orazione funebre per il doge Pasquale Malipiero, nel maggio '62. L'anno dopo lasciava l'insegnamento per attendere all'amministrazione del patrimonio e ...
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FOSCARINI, Sebastiano
Franco Bacchelli
Figlio di Pietro (chiamato sempre dal Sanuto "el dotor", per distinguerlo da un omonimo, figlio di Nicolò, vicesopracomito) e di Chiara Querini Stampalia, nacque [...] il diritto di recuperare il suo posto al ritorno; il 20 ag. 1521 fu infatti designato a sostituirlo un suo scolaro, il futuro doge Nicolò Da Ponte. Il 29 nov. 1523 rientrò da Cipro, venne in Collegio, riferì della sua missione e nei giorni seguenti ...
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doge
dòge s. m. [dal ven. doxe ‹dó∫e›, che è il lat. dux dŭcis «duce»]. – 1. Titolo che dal sec. 8° alla fine del 18° ebbe il capo dello stato nella Repubblica di Venezia, con poteri all’inizio assai ampî e via via sempre più limitati nel...
ducato2
ducato2 s. m. [der. di duca «doge», con riferimento alla rappresentazione, su un lato, del doge che riceve il vessillo da san Marco]. – Moneta d’oro e d’argento coniata sotto la giurisdizione di un doge; in partic., la moneta veneziana...