ADORNO, Barnaba
Giuseppe Oreste
Figlio di Carlo e di Ilaria del Carretto, dal nonno Barnaba (doge nel 1447) e dallo zio Prospero (doge nel 1461)ereditò grandi ricchezze, alle quali si aggiunsero quelle [...] 1522), sposata a conclusione di una complessa lite patrimoniale, nonché i beni di altri Adorno, Giovanni e Agostino, figli del doge Raffaele. Nella spedizione di Carlo V contro la Provenza, finita male per la peste e per la tenace resistenza francese ...
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DE FRANCHI, Giacomo
Maristella Cavanna Ciappina
Nacque a Genova nel 1590 da Federico De Franchi Toso, doge nel 1623-25, e da Maddalena fu Gerolamo Durazzo. La potenza politica ed economica della famiglia [...] con Francesco Garbarino di ricevere l'ambasciatore spagnolo a Roma, di passaggio da Genova. Sempre nel 1646 fallì l'elezione a doge, in cui già gli era rivale il fratello Gerolamo: entrambi ottennero lo stesso numero di voti (153), ma per sei voti ...
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FALIER, Vitale
Irmgard Fees
Appartenente alla nobile famiglia che da tempo svolgeva un ruolo eminente nell'ambito del ceto politico veneziano, venne inviato nel 1154 dal doge Domenico Morosini in ambasceria [...] Matteo Barbaro "lo fa figliuolo di Angelo procuratore fratello di Pietro". D'altro canto, sappiamo che, quando nel 1111 il doge Ordelaffo Falier inviò all'imperatore Enrico V un'ambasceria per ottenere il rinnovo del pactum con l'Impero (lo stesso ...
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FREGOSO, Pietro (Piero)
Maristella Cavanna Ciappina
Nacque intorno al 1470, unico figlio di Battista, doge dal 1478 al 1483, e di Catocchia Spinola. La giovinezza del F. si svolse fuori di Genova, prima [...] il 17 giugno a fianco di Ottaviano Fregoso, a capo di un contingente spagnolo. Il giorno dopo Ottaviano fu proclamato doge. Quale ruolo il F. abbia svolto durante l'intenso biennio del governo di Ottaviano è impossibile stabilire; non sorprende che ...
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GRADENIGO, Domenico
Franco Rossi
Figlio di Giacomo di Pietro, discendente in linea diretta dal doge Pietro, e di Elena Zorzi di Andrea, nacque a Venezia intorno al 1423. I genitori si erano uniti in [...] . 49r). Il 17 marzo il G. era comunque già rientrato in patria.
Il 18 maggio 1478 il G. fu tra coloro che elessero doge Giovanni Mocenigo e, a partire dai primi di giugno del medesimo anno, entrò a far parte del Collegio tra i savi di Terraferma. Con ...
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BOCCANEGRA, Giovanni
Giovanna Balbi
Figlio di Iacopo e di Ginevra Saraceni, fu fratello del primo doge di Genova, Simone, di cui condivise le alterne fortune durante la prima metà del sec. XIV. Nato [...] zona, e vi avevano organizzato la resistenza contro il doge. Il B. dovette affrontare soprattutto i Doria, signori di e la corte.
Poco dopo la seconda elezione di Simone a doge, alla fine del 1358, il B. fu nominato governatore della Corsica ...
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FOSCARI, Alvise
Giuseppe Gullino
Nacque a Venezia nel 1481 da Nicolò (unico nipote del doge Francesco), e da Caterina Corner del ramo detto Piscopia. La famiglia era ricca, per cui il F. venne provveduto [...] d'una compiuta educazione, come provano i rapporti d'amicizia che intrattenne con personaggi quali Nicolò Sagundino e Pietro Bembo. Non si sposò, forse a causa di una precaria salute che gli impedì di ...
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BALBI, Costantino
Elvira Gencarelli
Nacque il 12 sett. 1676 dalla nobile famiglia genovese, fratello minore del doge Francesco Maria. Iniziata la carriera diplornatica, si distinse in modo particolare [...] di giurisdizione e successivamente inquisitore di Stato, supremo sindicatore ed infine procuratore della Repubblica, nel 1732.
Nominato doge l'11 febbr. 1738 (fu incoronato l'11 giugno), si trovò a dover fronteggiare la nuova situazione creatasi ...
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BALBI, Francesco Maria
Elvira Gencarelli
Nato a Genova l'11 genn. 1671, fratello del futuro doge Costantino, entrò giovanissimo nella vita politica, con l'elezione, a venticinque anni, a governatore [...] marittimi; compito questo che gli spettò ancora nel 1732, nel 1735 e nel 1736. Il 20 genn. 1730 fu eletto doge, carica che ricoprì sino alla fine del 1732: durante questo periodo scoppiò quella violenta sollevazione dei Corsi che doveva acuire la ...
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DANDOLO, Enrico
Giorgio Cracco
Appartenente alla grande famiglia veneziana del confinio di S. Luca, nacque a Venezia intorno al 1107. Ci restano sconosciuti, per il silenzio delle fonti note, sia il [...] abilità furono la salvezza dei Latini" (aveva 98 anni!). E non meno irreale sembra l'idea tanto cara agli studiosi, di un doge onnipresente e quasi taumaturgo nel senso che fa tutto lui e in ogni campo: in economia (conia - ed è la prima volta nella ...
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doge
dòge s. m. [dal ven. doxe ‹dó∫e›, che è il lat. dux dŭcis «duce»]. – 1. Titolo che dal sec. 8° alla fine del 18° ebbe il capo dello stato nella Repubblica di Venezia, con poteri all’inizio assai ampî e via via sempre più limitati nel...
ducato2
ducato2 s. m. [der. di duca «doge», con riferimento alla rappresentazione, su un lato, del doge che riceve il vessillo da san Marco]. – Moneta d’oro e d’argento coniata sotto la giurisdizione di un doge; in partic., la moneta veneziana...