GALLINA, Ludovico
Ebe Antetomaso
Nacque a Brescia il 25 ag. 1752, quinto figlio di Giacomo Antonio e di Oliva Tamagna. Di famiglia molto modesta, il G. in giovanissima età, grazie alla raccomandazione [...] 267; G. Fogolari, L'Accademia di pittura e scultura del Settecento, ibid., XVI (1913), p. 393; A. Moschetti, Il busto del doge Paolo Renier opera di Antonio Canova, in Belvedere, IV (1923), pp. 142 s.; G. Damerini, I pittori veneziani del '600 e '700 ...
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BELLOTTI, Pietro
Nicola Ivanoff
Robert Mesuret
Nato a Volciano di Salò nel 1627 (1625 secondo l'Orlandi), acquistò fama come pittore di ritratti e teste di carattere. Secondo l'Orlandi lavorò per il [...] all'Accademia dei Concordi di Rovigo; una Fanciulla col turbante nel Museo di Braunschweig, ecc. Fece anche, dietro ordinazione del doge Francesco Cornaro, una mediocre tela con la Presa del forte turco di Margariti per la sala dello Scrutinio del ...
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LAMBERTI, Niccolò di Pietro
Maura Picciau
Figlio di un Pietro, di cui non è nota la professione, nacque intorno al 1370, probabilmente a Firenze.
Sebbene il L. sia largamente attestato nei documenti [...] una riflessione nuova sull'arte classica.
È datata 8 giugno 1403 la missiva con cui la Signoria di Firenze rispondeva al doge Michele Steno circa un trasferimento del L. a Venezia per sovrintendere alla costruzione di una sala in palazzo ducale. La ...
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CALENDARIO (Calandario), Filippo
L ionello Puppi
Documentato per la prima volta a Venezia nel 1340. In quell'occasione, il 2 maggio, apprendiamo che "Philippus Calandarius taiapetra sancti Samuelis", [...] Caresini, La cronaca… tradotta in volgare veneziano nel sec. XIV, Venezia 1876, p. 5; A. Dall'Acqua Giusti, La loggia del doge Ziani, Venezia 1880, passim;P. Paoletti, L'architettura e la scultura del Rinascimento a Venezia, I, Venezia 1893, p. 10; A ...
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LAMBERTI, Pietro (Piero) di Niccolò
Maura Picciau
Figlio dello scultore Niccolò di Pietro e di Caterina di Guglielmo da Tolosa, nacque con ogni probabilità a Firenze intorno al 1393. È documentato la [...] e l'anatomia è poco convincente.
Nel 1423 il L. firmò insieme con Giovanni di Martino da Fiesole il Monumento funebre del doge Tommaso Mocenigo, morto quell'anno, custodito nella chiesa veneziana dei Ss. Giovanni e Paolo.
La tomba è costituita da un ...
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ACCINELLI, Francesco Maria
Nilo Calvini
Nacque a Genova il 23 apr. 1700 da padre oriundo di Varazze. Compiuti i primi studi letterari, si dedicò alla pittura e alla cartografia. Nel 1732 fu inviato [...] ad una nuova opera, la Cronologia dei Dogi di Genova,che condusse sino al 1777, anno in cui registrò l'elezione del doge G. Lomellini. Anche in questo suo ultimo lavoro l'esperienza decisiva dell'anno 1746 riappare con forza nelle accuse rivolte al ...
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GIACONI (Giacconi), Vincenzo
Alessandra Ancilotto
Nacque il 3 febbr. 1760 a Tremignon (oggi nel comune di Piazzola del Brenta), piccola località presso Padova, da Francesco Giacon e Pasqua Corrà. Nonostante [...] 1788, del ritratto di Jusuf Pascià gran visir, da un dipinto di Ferdinando Tonioli, e l'anno seguente con il ritratto del doge Ludovico Manin, da un dipinto di B. Castelli. Il G. cominciò a essere conosciuto anche fuori del Veneto quando diede alle ...
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DELLA PORTA, Giovanni Francesco (Francesco)
Carrol Brentano
Figlio di Bartolomeo, scultore alla certosa di Pavia fra il 1484 e il 1503, fratello di Giovanni Giacomo, anch'egli scultore (cfr. voce in [...] nel frattempo aveva avuto dei problemi con i consoli dell'arte pittorica che, nel 1515, lo avevano accusato davanti al doge e agli Anziani della città, di essere "insufficiente" nell'arte del dipingere e di essere "tamquam inexpertus et minus idoneus ...
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FABRIS, Michele (detto Ongaro)
Paola Rossi
Figlio di Valentino, nacque nel 1644 circa a Bratislava (Pozsony), allora capitale dell'Ungheria.
Dalla terra d'origine gli derivò il soprannome di Ongaro (o [...] F. risulta, infatti, attivo, tra il 1665 e il 1669, nel Monumento del doge Giovanni Pesaro ai Frari, per il quale scolpì i due draghi sorreggenti l'urna del doge.
La notizia dell'intervento del F. è fornita da un contemporaneo, Cristoforo Ivanovich ...
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CASAREGGIO (Casareccio, Casaregis, Casaregi, Casaregio), Andrea
Giovanna Terminiello Rotondi
Figlio di una sorella dello scultore Pasquale Bocciardo, nacque a Genova nell'anno 1741. Seguendo una tradizione [...] , collocati su mensole alle pareti dell'attigua sala del Minor Consiglio, sempre in palazzo ducale (il C. eseguì il ritratto del Doge Marcello Durazzo, datato 1794).
In questi due saloni, con un gusto di chiara origine romana, le statue e i busti che ...
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doge
dòge s. m. [dal ven. doxe ‹dó∫e›, che è il lat. dux dŭcis «duce»]. – 1. Titolo che dal sec. 8° alla fine del 18° ebbe il capo dello stato nella Repubblica di Venezia, con poteri all’inizio assai ampî e via via sempre più limitati nel...
ducato2
ducato2 s. m. [der. di duca «doge», con riferimento alla rappresentazione, su un lato, del doge che riceve il vessillo da san Marco]. – Moneta d’oro e d’argento coniata sotto la giurisdizione di un doge; in partic., la moneta veneziana...