JACOBELLO di Bonomo
T. Franco
Pittore veneziano documentato tra l'ottavo e il nono decennio del Trecento, ma di cui vi sono scarse notizie.Una fonte seicentesca, segnalata da Barbieri (1962), attesta [...] particolare, riferisce al pittore l'altarolo di Baltimora (Walters Art Gall.) e il modello dei mosaici per la tomba del doge Michele Morosini (m. nel 1382) nella chiesa dei Ss. Giovanni e Paolo a Venezia. Questa attribuzione, confortata da evidenti ...
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MARCHIORI, Giovanni
Massimo De Grassi
Nacque a Caviola d'Agordo, nel Bellunese, il 31 marzo 1696 da Marchioro e da Maria Maddalena Fent.
Primo documento ufficiale sulla sua attività è il contratto di [...] ligneo per il campanile di S. Giorgio Maggiore del 1727, seguito dalla decorazione di due imbarcazioni destinate al trasporto del doge, deliberata dal Senato veneziano nell'ottobre 1733 (Rossi, 2001, p. 490). Risalgono al 1737 i suoi primi lavori in ...
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D'ANNA, Baldassarre
Serena Romano
Nacque a Venezia intorno al 1560, da una famiglia di mercanti fiamminghi residenti in città. È citato per la prima volta nella fraglia dei pittori veneziani nel 1593.
Nonostante [...] bombardieri, il soffitto e fregi; in S. Marina un Cristo che fa scendere Zaccheo dall'albero; un Doge che visita la chiesa; una Ss. Trinità con s. Marina, un doge e ungentiluomo; una Maddalena che unge i piedi a Cristo. In S. Giustina S. Brigida, s ...
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PITATI, Bonifacio, detto Bonifacio Veronese
Francesco Trentini
PITATI (de’ Pitati), Bonifacio, detto Bonifacio Veronese. – Nacque a Verona, nell’anno 1487 circa, da Marzio de’ Pitati figlio di Bonifacio [...] e nella torsione della sua compagna (Lucco, 1996, p. 74). L’opera riflette tutto il dramma della Venezia del doge Leonardo Loredan nel terribile incendio in laguna dipinto sullo sfondo, rivisitazione bonifacesca dei fuochi che avevano infiammato i ...
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CARLEVARIIS, Luca
Marina Cionini Visani
Nacque a Udine, nella parrocchia di S. Chiara, il 20genn. 1663 da una ragguardevole famiglia friulana, già nel sec. XVI intestataria nella Carnia del feudo di [...] 1710, ebbe quattro figli, fra cui Marianna, allieva di Rosalba Carriera.
Il 27 maggio 1701, con dedica al doge Alvise Mocenigo, il C. pubblicava centoquattro acqueforti intitolate Le fabriche e vedute di Venetia disegnate, poste in prospettiva et ...
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BRUSTOLON (Brostolon), Giovanni Battista
Fabia Borroni
Figlio di Gioatà, bellunese, nacque a Venezia nel 1712 (Alpago Novello, p. 558). Scarsissime le notizie biografiche che si ricavano dal Moschini. [...] verso il 1791, ristampata da Teodoro Viero, con i titoli in francese in una serie unica assieme alle Solennità del doge (e parzialmente in altra serie con vedute veneziane di A. Sardi e altri incisori veneziani, da Canaletto, Marieschi, Guardi, post ...
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BIANCHINI, Vincenzo
Giovanni Mariacher
Figlio di Giovanni Antonio dei Bianchi da Udine, barbiere, fu capostipite di una famiglia di maestri del mosaico attivi a Venezia nella seconda metà del sec. XVI.
Insieme [...] il soggetto. Così fu del Giudizio di Salomone eseguito dal B. nel braccio settentrionale dell'atrio, sopra il sepolcro del doge Gradenigo; il mosaico porta la firma dell'artista insieme con l'indicazione della data: 1538.
Quanto al cartone, secondo ...
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BRUGNOLI, Alvise
Franco Barbieri
Nato tra il 1505 e il 1509, molto probabilmente da una famiglia originaria di Legnago (Zannandreis), appare comunque registrato negli anni 1541, 1544, 1555, 1557 tra [...] , che fu sepolto in S. Nicolò di Famagosta, il B. ritornò in patria, dove subito rivolse una petizione al doge ed alla Signoria, facendo presente le tristi condizioni della sua famiglia - scomparso, sempre nel 1559, anche lo stesso grande Michele ...
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Pittore (Genova 1581 - Venezia 1644). Allievo di P. Sorri, operò inizialmente a Genova dove venne influenzato dai pittori fiamminghi presenti nella città, tra cui P.P. Rubens, giungendo all'elaborazione [...] ), e tra i ritratti, tutti di grande qualità, che rappresentano un aspetto importante della sua produzione, Il doge Francesco Erizzo (Vienna, Kunsthistorisches Museum); Il vescovo Alvise Grimani (Washington, National gallery of art); il Cavaliere di ...
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BATONI, Pompeo Girolamo
Isa Belli Barsali
Nato a Lucca il 25 genn. 1708 da Paolino, orafo, e da Chiara Sesti, iniziò a studiare il disegno nella bottega paterna, e intanto seguiva lo studio della pittura [...] , mitologico.
Nel 1737 riceveva l'incarico dal letterato Marco Foscarini - poi ambasciatore veneziano a Roma, e più tardi doge - di dipingere una Venezia trionfante (New York, Kress Foundation; più tardi dipinse un soggetto analogo, con S. Marino ...
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doge
dòge s. m. [dal ven. doxe ‹dó∫e›, che è il lat. dux dŭcis «duce»]. – 1. Titolo che dal sec. 8° alla fine del 18° ebbe il capo dello stato nella Repubblica di Venezia, con poteri all’inizio assai ampî e via via sempre più limitati nel...
ducato2
ducato2 s. m. [der. di duca «doge», con riferimento alla rappresentazione, su un lato, del doge che riceve il vessillo da san Marco]. – Moneta d’oro e d’argento coniata sotto la giurisdizione di un doge; in partic., la moneta veneziana...