DEL MORO (Dal Moro, Moro), Giulio
Enrico Maria Guzzo
Figlio ultimogenito del pittore Battista D'Angolo detto del Moro e di Margherita figlia del pittore Francesco India, detto il Torbido o il Moro, [...] dominio della Sicilia, due volte ridipinto dal Bambini, e due comparti minori con trofei militari). Il farraginoso Incontro a Roma tra il doge e il papa, cui bene si addice il non grato giudizio del Moschini (1815, II, p.609: "come pittore per lo più ...
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DOLABELLA, Tommaso (Tomasz)
Marius Karpowicz
Probabilmente figlio del pittore bellunese Nicola, nacque verso il 1570 a Belluno, dove apprese le prime nozioni di pittura. Verso il 1585 si trovava a Venezia, [...] , sul soffitto della sala del Senato, il D. eseguì nel 1592 il suo primo dipinto autonomo, raffigurante Il doge Pasquale Cicogna che adora il Ss. Sacramento, composizione complicata, piena di simbolismi, nello spirito del manierismo veneziano. Negli ...
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CAMPAGNA (Canpagna), Girolamo
Wladimir Timofiewitsch
Nacque a Verona nel 1549 (in una data collocabile tra l'11 gennaio e il 26 marzo) dal pellicciaio Mattia e da Maddalena. A Verona Mattia possedeva, [...] nella esecuzione delle sculture per il monumento funebre del Doge Marino Grimani nella chiesa di S. Giuseppe di ideata dal suo maestro Cattaneo, la statua seduta del Doge Leonardo Loredan (per il relativo monumento sepolcrale nella chiesa dei ...
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BANCHERO, Angelo Giacinto
Gian Vittorio Castelnovi
Nacque a Sestri Ponente il 30 luglio 1744 da modesta famiglia di lanaioli, ultimo di quattro figli. Rimasto orfano di padre a due anni, il fratello [...] e l'anno seguente eseguiva quello del cardinale Piccolomini. Nel 1772 fu invitato a Genova per dipingere il ritratto del doge Giambattista Cambiaso, e qui rimase, impegnato per altri ritratti, poco più di un anno. Tornato a Roma, si sistemò nel ...
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DELLA TORRE, Giulio
Rodolfo Savelli
Nacque a Genova il 27 maggio 1584 da Battista e da Pellina Invrea. Il padre, esponente della nobiltà "nuova", fu posto nel primo bussolo del Seminario (da cui venivano [...] le supreme cariche della Repubblica, ad esclusione del dogato (impedito forse in ciò dal fatto che il fratello Leonardo fu eletto doge nel 1631). Nel 1617 fu comandante militare a Chiavari, nel 1619 fece parte dell'ufficio dei Poveri, nel 1620 fu ...
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VOLPATO, Giovanni
Paolo Maria TUA
Incisore, nato a Bassano nel 1740, morto a Roma nel 1803. Iniziatosi all'intaglio nella calcografia remondiniana ove entrò nel 1760, trasmigrò a Venezia nel 1762, e, [...] . Trattò l'acquaforte, la punta secca, l'incisione a taglio incrociato e serrato. Bellissimi i ritratti del doge Foscarini, dei procuratori Pisani e Calbo, del marchese di Montallegri, del Morgagni. Schiettamente veneziane le sue prime acqueforti ...
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VENEZIA
I. Baldassarre
Città lagunare tra le foci del Piave e del Brenta, fondata dalle popolazioni del retroterra (Vèneti) fuggite in seguito alle invasioni barbariche (e in particolare quelle dei [...] O con fatiche di Ercole, quello con il cinghiale. Di arte paleocristiana, da un coperchio di sarcofago, i rilievi della tomba del Doge Marino Morosini. Tra i pezzi più discussi sono le quattro colonne del ciborio di S. Marco, decorate a zone, con le ...
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BOCCIARDO, Domenico
Ennio Poleggi
Nacque nel 1686 da antica e facoltosa famiglia di Finale Marina.
Del padre Sebastiano, scultore e architetto, si conoscono solo due opere a Finale: l'arco di trionfo [...] Genova, dove ottenne credito come autore di ritratti e quadri da camera. Il Soprani ricorda di questo periodo: un ritratto del Doge Canevaro, quello di Nicoletta De Mari, e inoltre un S. Giovanni che battezza le turbe per la chiesa, ora scomparsa, di ...
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Pittore (notizie dal 1459 - m. Venezia 1516), figlio e allievo di Iacopo e fratello, forse minore, di Gentile. È uno dei massimi pittori del Rinascimento. La cronologia delle sue opere - assai numerose [...] Alberetti (1487: prima opera datata), il Trittico dei Frari e la Madonna in trono con santi e con il doge A. Barbarigo (Murano, S. Pietro Martire), entrambe del 1488, mostrano Giovanni B. avviato verso una monumentalità d'impianto cinquecentesco ...
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PARACCA, Giovanni Giacomo
di Antonio
Alessandro Grandolfo
– Nacque in Valsolda, come suggerisce il soprannome con cui fu noto, o più probabilmente in Val d’Intelvi verso il 1546 (Giometti, 2012, p. [...] p. 89), furono messe in opera entro il 1552, se, come tutto lascia credere, il committente va identificato in quel doge Bracelli, congiunto di Nicoletta Grimaldi, deceduto proprio in quell’anno (Levati, 1930).
La documentazione coeva attesta il pieno ...
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doge
dòge s. m. [dal ven. doxe ‹dó∫e›, che è il lat. dux dŭcis «duce»]. – 1. Titolo che dal sec. 8° alla fine del 18° ebbe il capo dello stato nella Repubblica di Venezia, con poteri all’inizio assai ampî e via via sempre più limitati nel...
ducato2
ducato2 s. m. [der. di duca «doge», con riferimento alla rappresentazione, su un lato, del doge che riceve il vessillo da san Marco]. – Moneta d’oro e d’argento coniata sotto la giurisdizione di un doge; in partic., la moneta veneziana...