CERVETTO
Graziella Colmuto Zanella
Famiglia di architetti operosa a Genova nei secc. XVIII e XIX.
Capostipite fu Benedetto, figlio di Giacomo, nato a Genova intorno al 1726. Residente a Genova nel quartiere [...] C. dai Cambiaso: tra questi pare lecito porre anche il viale d'accesso alla villa di Cremeno, fatto tracciare dal doge Giovanni Battista (Catal. d. villegenovesi, 1967, p. 326).
Che Benedetto fosse uno dei costruttori del conservatorio Fieschi allo ...
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ZANIBERTI, Filippo
Vittorio Moschini
Pittore, nato a Brescia nel 1585, morto a Venezia nel 1636. Ancor fanciullo fu condotto a Venezia dal padre, che lo mise alla bottega di Sante Peranda, presso il [...] sala del Palazzo Ducale, della quale decorazione solo resta (negli uffici del palazzo) la tela raffigurante il convito del doge Giovanni Cornaro, opera di un manierismo tradizionale ma con qualche succoso accento di colore. Eseguì anche diverse altre ...
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GAGGINI (Gagini)
Paola Martini
Famiglia di scultori e marmorari lombardi originari di Bissone, in Canton Ticino, e attivi a Genova dal XV secolo. Capostipite fu Beltrame, morto prima del 1476, dal quale [...] Pietro di Beltrame documentato nel 1422 come scalpellino a Siena).
Giovanni è documentato per la prima volta in una lettera del doge di Genova Giano Fregoso, datata 6 maggio 1448 e concernente la fornitura di marmi per la cappella del Battista in ...
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INGOLI, Matteo
Giorgio Tagliaferro
Figlio di Francesco, nacque a Ravenna tra il 1586 e il 1587, come si ricava dalla biografia di Carlo Ridolfi (1648).
Il 28 febbr. 1612 compare a Venezia come testimone [...] ducale, facente parte della campagna decorativa avviata dal doge Antonio Priuli. L'I. ricevette 80 ducati per ritratti di donatori, sullo sfondo al centro il papa, il doge e l'imperatore (Prijatelj). Per confronto con la costruzione spaziale di ...
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Scultore (Firenze 1393 - Verona 1435), figlio di Niccolò. Operò quasi sempre a Venezia dove approfondì le soluzioni già avanzate dal padre. Vi appare al seguito di questo già nel 1416; fece poi un breve [...] Giudizio di Salomone, sopra il capitello della Giustizia, nel quale si legge il suo nome; nella chiesa dei SS. Giovanni e Paolo, alla tomba del doge Tommaso Mocenigo (1423, in collaborazione con Giovanni di Martino). Operò quindi a Padova e a Verona. ...
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GIOVANNI d'Ambrogio da Asola
Maria Elena Massimi
Figlio di un Ambrogio e padre del pittore Bernardino da Asola, nacque probabilmente intorno al 1480, come si può ipotizzare sulla base dei documenti [...] parla Lucco, 1978, p. 104).
Nell'aprile 1514 rivolgeva al doge una supplica di privilegio per la stampa di una "historia de corso d'opera si deve l'attuale S. Romualdo venerato dal doge Pietro Orseolo e da un procuratore. Dal documento risulta che G. ...
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BELLUCCI, Antonio
Nicola Ivanoff
Nacque nel 1654 a Pieve di Soligo (Treviso). A quanto pare, aveva studiato pittura in Dalmazia, dove esercitava il mestiere di uomo d'armi. Il suo primo maestro sarebbe [...] del B. fu piuttosto rapida. Verso il 1691 gli veniva commessa, in gara con Gregorio Lazzarini, la grandiosa tela con Il Doge che prega per la cessazione della peste, ossia Il voto di Venezia a s. Lorenzo Giustiniani, a destra dell'altare maggiore ...
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LOMBARDO (Lombardi), Antonio
Alessandra Sarchi
Non si conoscono il luogo e la data di nascita del L., figlio di Pietro di Martino detto Pietro Lombardo, oriundo di Carona, nel Ticino, e a capo della [...] d'alabastro of Alfonso d'Este, in The Burlington Magazine, CXIII (1971), pp. 641-650; W. Stedman Sheard, The tomb of doge Andrea Vendramin in Venice by Tullio Lombardo, dissertazione, Yale Univ., New Haven 1971, pp. 142-146, 151-154, 178-182, 220 ...
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CELESTI, Andrea
Nicola Ivanoff
Nato a Venezia nel 1637, fu discepolo di Matteo Ponzone (Zanetti) e di Sebastiano Mazzoni (Temanza), e subì l'influsso di Luca Giordano. Gli diede notorietà (1675) un [...] il C. era già giudicato "pittore che è uno de' migliori, che siano oggi a Venezia". Nel 1681 fu insignito dal doge Alvise Contarini del titolo di cavaliere.
Seguire la formazione del C. è piuttosto difficile in quanto nelle opere ritenute come prime ...
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DAL PONTE, Leandro, detto Bassano
Livia Alberton Vinco Da Sesso
Quarto figlio di Iacopo e di Elisabetta Merzari, terzo fra quelli che sopravvissero alla prima infanzia, nacque il 10 giugno 1557 a Bassano [...] ).
Dopo la morte di Francesco, il D. portò a termine il grande quadro con l'Incontro di papa Alessandro III col doge Sebastiano Ziani per la sala del Consiglio dei dieci nel palazzo ducale a Venezia, appena iniziato dal fratello: anche in quest'opera ...
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doge
dòge s. m. [dal ven. doxe ‹dó∫e›, che è il lat. dux dŭcis «duce»]. – 1. Titolo che dal sec. 8° alla fine del 18° ebbe il capo dello stato nella Repubblica di Venezia, con poteri all’inizio assai ampî e via via sempre più limitati nel...
ducato2
ducato2 s. m. [der. di duca «doge», con riferimento alla rappresentazione, su un lato, del doge che riceve il vessillo da san Marco]. – Moneta d’oro e d’argento coniata sotto la giurisdizione di un doge; in partic., la moneta veneziana...