FIESCHI, Ludovico
Wolfgang Decker
Nacque intorno alla metà del sec. XIV da Niccolò, signore di Torriglia, della nobile famiglia dei conti di Lavagna. La sua ascesa nella gerarchia ecclesiastica è strettamente [...] con l'obiettivo di creare uno Stato cuscinetto per la sua famiglia nella Liguria centrale. A Genova la politica del doge Antoniotto Adorno era favorevole all'espansione francese in Italia promossa dal duca Ludovico d'Orléans e favorita da Firenze in ...
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BARBARIGO, Angelo
Germano Gualdo
Nacque a Venezia intorno alla metà del sec. XIV, da antica famiglia patrizia. Era nipote, per parte di madre, del pontefice Gregorio XII (Angelo Correr).
Ben poco si [...] compiuto atto di dedizione alla Repubblica. A tal fine Antonio Loschi da Vicenza, oratore veneto alla corte pontificia, ebbe dal doge Michele Steno l'incarico di interporre i suoi buoni uffici presso il papa; e nel sett. 1406 Innocenzo VII, venendo ...
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EGIDIO da Viterbo
Germana Ernst
Simona Foà
EGIDIO da Viterbo. – Nacque a Viterbo tra l'estate e l'autunno del 1469 da Lorenzo Antonini e Maria Del Testa. Il nome di famiglia non era pertanto Canisio, [...] passò da Milano e da Venezia, dove presenziò al capitolo generale dell'Ordine e venne ricevuto nel modo più solenne dal doge L. Loredan e dal Senato, e quindi raggiunse Roma.
Nel corso del pontificato di Leone X, probabilmente in un periodo compreso ...
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POGGETTO, Bertrando del
Pierre Jugie
Armand Jamme
POGGETTO, Bertrando del (Bertrand du Pouget). – Nato verso il 1280 in una località chiamata Le Pouget (Il Poggetto), borgo del basso Quercy nella diocesi [...] città principale. Sempre nel 1344, gli fu affidata la missione, assieme a Gui de Boulogne, di negoziare la pace tra il doge di Genova, Simone Boccanegra, e i Grimaldi, irrequieti signori di Monaco. Nel 1348, fu incaricato da Clemente VI insieme con i ...
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CAPILUPI, Ippolito
Gaspare De Caro
Nacque a Mantova l'8 luglio del 1511, ottavo figlio di Benedetto e di Taddea de' Grotti, in una famiglia tra le più autorevoli della città, la cui antica dimestichezza [...] ultimi suoi anni vi raccolse varie pregevoli opere d'arte, tra le quali i ritratti tizianeschi di Giulia Gonzaga e del doge di Venezia Gerolamo Priuli. Notevole anche la raccolta di incunaboli e di edizioni pregevoli, tra le quali numerose le aldine ...
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GIANNOTTI RANGONI, Tommaso
Franco Bacchelli
Nacque a Ravenna nell'agosto 1493 da una famiglia Giannotti o Zannotti, borghese e probabilmente agiata.
Nulla sappiamo dei suoi genitori e dei suoi primi [...] annua, nel giorno di s. Geminiano, di una dote di 20 ducati a sei fanciulle povere e per questo il 15 marzo 1562 il doge Girolamo Priuli lo creò cavaliere di S. Marco.
Il 21 giugno di quell'anno il G., in qualità di "guardian grando" della Scuola di ...
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FRANCO, Nicolò
Ippolito Antonio Menniti
Nacque a Este, intorno al 1425. Laureatosi in utroque iure presso lo Studio padovano, si recò a Roma, dove fu notaio della Sede apostolica (così è definito in [...] pontificio con potestà di legato a latere è di qualche mese successiva alla provvista della sede trevigiana (il papa informò il doge della missione del F. con lettera del 22 nov. 1485). La durata dell'incarico - che si sarebbe concluso intorno alla ...
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GONZAGA, Sigismondo
Raffaele Tamalio
Secondo tra i figli maschi di Federico I marchese di Mantova e di Margherita di Wittelsbach, il G. nacque a Mantova nel 1469. Destinato fin dai suoi primi anni alla [...] , all'interno del conclave, il cardinale A. Sforza fu il principale artefice. Il 18 febbr. 1496 anche il doge di Venezia, Agostino Barbarigo, intervenne presso il papa, affinché assecondasse la richiesta dei Mantovani suoi alleati, ma senza risultato ...
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BONACOLSI, Filippo
Ingeborg Walter
Figlio di Pinamonte signore di Mantova, nacque verso la metà del sec. XIII. Entrato nell'Ordine dei frati minori, con tutta probabilità nel convento della sua città [...] con Roma. Dopo aver atteso invano una decisione risolutiva, il 25 apr. 1288 il B. indirizzò un lungo monitorio al doge, al consiglio e al Comune di Venezia, intimando loro di promulgare entro brevissimo termine gli statuti antiereticali. Ma solo il ...
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MARCELLO, Francesco
Giuseppe Gullino
Nacque a Venezia nel 1446 dal patrizio Filippo di Fantino e da Lucia Giustinian del procuratore Pietro. Questo ramo della famiglia, che risiedeva a Sant'Angelo, [...] dei Tragurini e il M. si recò personalmente a Venezia, dove il 10 dic. 1502 rivolse una elegante orazione latina al doge, supplicando aiuti per la sua popolazione, "et disse queste cosse lacrimando", chiosa il Sanuto (ibid., IV, col. 523); il 21 ...
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doge
dòge s. m. [dal ven. doxe ‹dó∫e›, che è il lat. dux dŭcis «duce»]. – 1. Titolo che dal sec. 8° alla fine del 18° ebbe il capo dello stato nella Repubblica di Venezia, con poteri all’inizio assai ampî e via via sempre più limitati nel...
ducato2
ducato2 s. m. [der. di duca «doge», con riferimento alla rappresentazione, su un lato, del doge che riceve il vessillo da san Marco]. – Moneta d’oro e d’argento coniata sotto la giurisdizione di un doge; in partic., la moneta veneziana...