GIUSTINIANI (Giustiniani Banca), Brixio (Fabrizio)
Maristella Cavanna Ciappina
Nacque a Genova il 28 febbr. 1713, primogenito di Giovan Battista di Brixio e di Camilla Pastorelli, e fu ascritto al Libro [...] poneva la questione dei rapporti con la curia arcivescovile e gli ambienti ecclesiastici in genere, dopo che, sotto il precedente doge, Pier Francesco Grimaldi, si era giunti anche a Genova alla soppressione della Compagnia di Gesù.
I due problemi si ...
Leggi Tutto
ADORNO, Gerolamo
Giuseppe Oreste
Nacque intorno al 1483 o 1489 (il Giustiniani, che gli fu contemporaneo, lo fa morire a
quarant'anni; il Sanudo invece a trentatrè: di qui la discordanza dell'anno della [...] di S. Gerolamo.
La sua morte fu grave perdita, come riconobbero gli agenti imperiali in Italia, preoccupati della posizione del doge Antoniotto: il duca di Sessa (24 marzo) e poi lo stesso Carlo V (9 maggio), inviando condoglianze ai Genovesi, non ...
Leggi Tutto
BUZZACARINI, Giovanni
Roberto Zapperi
Nacque a Padova nella seconda metà del sec. XV. Dottore in legge, apparteneva a una delle famiglie principali della città che già al tempo della signoria dei Carraresi [...] con una delegazione padovana a Venezia per felicitare il nuovo doge recentemente eletto.
Nel marzo del 1503 il Senato veneziano aveva fu rimessa al Consiglio dei pregadi, dove intervenne il doge in persona contro le preoccupazioni padovane e in favore ...
Leggi Tutto
BRAGADIN, Giovanni Alvise
Angelo Ventura
Figlio di Marco di Giovanni Alvise e di Adriana Bembo, era nato a Venezia il 1º genn. 1516 in una di quelle famiglie patrizie di media condizione, i cui membri [...] di esso la riconoscenza della Repubblica.
Così il B., che già nel maggio del 1570 era stato tra i quarantuno elettori del doge Alvise Mocenigo, fu chiamato nel 1571 a far parte del Consiglio dei dieci e del magistrato dei governatori delle Entrate. L ...
Leggi Tutto
GRADENIGO, Giovanni
Franco Rossi
Figlio di Nicolò di Bartolomeo, protagonista di primissimo piano della vita politica e diplomatica veneziana della seconda metà del secolo XIV, nacque a Venezia con [...] oneri di cui si erano fatti carico, e per i quali avevano contratto non pochi debiti, il 27 aprile, su proposta del doge e di cinque consiglieri su sei, respinse la richiesta.
Componente del Minor Consiglio dal luglio del 1362, il G. venne eletto l ...
Leggi Tutto
CAMPAGNA (Canpagna), Girolamo
Wladimir Timofiewitsch
Nacque a Verona nel 1549 (in una data collocabile tra l'11 gennaio e il 26 marzo) dal pellicciaio Mattia e da Maddalena. A Verona Mattia possedeva, [...] nella esecuzione delle sculture per il monumento funebre del Doge Marino Grimani nella chiesa di S. Giuseppe di ideata dal suo maestro Cattaneo, la statua seduta del Doge Leonardo Loredan (per il relativo monumento sepolcrale nella chiesa dei ...
Leggi Tutto
DECIANI, Tiberio
Enrico Spagnesi
Figlio di Gian Francesco e di Franceschina Masero, nacque a Udine il 3 agosto 1509.
La famiglia, originaria di Tolmezzo, acquistò rilevanza sociale e politica, sullo [...] ), furono affidati uffici di rappresentanza in importanti occasioni (gli omaggi a Carlo V, a San Daniele, nel 1532, e al nuovo doge, a Venezia, nel '45). Egli veniva intessendo una rete di rapporti essenziali per la sua vita futura, e per l'attività ...
Leggi Tutto
CIPELLI, Giovanni Battista
Elpidio Mioni
Noto col nome accademico di Battista Egnazio, nacque a Venezia da umili origini nel 1478.
Fin dagli anni dell'adolescenza decise di abbracciare lo stato ecclesiastico [...] quello del Sabellico; nel 1510 gli diede l'incarico di tenere nella chiesa dei ss. Giovanni e Paolo, alla presenza del doge e del Senato, il discorso funebre per Niccolò Orsini, principe di Nola e condottiero degli eserciti veneti; nel 1511 lo invitò ...
Leggi Tutto
GRIMALDI, Lamberto
Riccardo Musso
Secondogenito di Nicolò e di Sestarina Doria, dei signori di Oneglia, nacque probabilmente ad Antibes nel 1414.
Il padre aveva ereditato, insieme con i fratelli, i [...] G. non prese parte al conflitto che opponeva i Genovesi ribelli alla Francia e mantenne buone relazioni con Ludovico Fregoso, doge dal 1461. Quando questi venne però deposto dal cugino, l'arcivescovo Paolo (il quale agli occhi del G. era soprattutto ...
Leggi Tutto
FOSCARI, Paolo
Giorgio Ravegnani
Nacque nella prima metà del sec. XIV da Giovanni, eminente patrizio veneziano. Le notizie sulla sua giovinezza sono assai scarse: sappiamo soltanto che abbracciò la [...] F. e contro il padre di questo. Ancora tre anni dopo, nel dicembre del 1375, il pontefice tornava sul problema, chiedendo al doge di far corrispondere al F. il denaro che gli era stato confiscato e che si trovava depositato presso i procuratori di S ...
Leggi Tutto
doge
dòge s. m. [dal ven. doxe ‹dó∫e›, che è il lat. dux dŭcis «duce»]. – 1. Titolo che dal sec. 8° alla fine del 18° ebbe il capo dello stato nella Repubblica di Venezia, con poteri all’inizio assai ampî e via via sempre più limitati nel...
ducato2
ducato2 s. m. [der. di duca «doge», con riferimento alla rappresentazione, su un lato, del doge che riceve il vessillo da san Marco]. – Moneta d’oro e d’argento coniata sotto la giurisdizione di un doge; in partic., la moneta veneziana...