BIANCHINI, Vincenzo
Giovanni Mariacher
Figlio di Giovanni Antonio dei Bianchi da Udine, barbiere, fu capostipite di una famiglia di maestri del mosaico attivi a Venezia nella seconda metà del sec. XVI.
Insieme [...] il soggetto. Così fu del Giudizio di Salomone eseguito dal B. nel braccio settentrionale dell'atrio, sopra il sepolcro del doge Gradenigo; il mosaico porta la firma dell'artista insieme con l'indicazione della data: 1538.
Quanto al cartone, secondo ...
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BRUGNOLI, Alvise
Franco Barbieri
Nato tra il 1505 e il 1509, molto probabilmente da una famiglia originaria di Legnago (Zannandreis), appare comunque registrato negli anni 1541, 1544, 1555, 1557 tra [...] , che fu sepolto in S. Nicolò di Famagosta, il B. ritornò in patria, dove subito rivolse una petizione al doge ed alla Signoria, facendo presente le tristi condizioni della sua famiglia - scomparso, sempre nel 1559, anche lo stesso grande Michele ...
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BATONI, Pompeo Girolamo
Isa Belli Barsali
Nato a Lucca il 25 genn. 1708 da Paolino, orafo, e da Chiara Sesti, iniziò a studiare il disegno nella bottega paterna, e intanto seguiva lo studio della pittura [...] , mitologico.
Nel 1737 riceveva l'incarico dal letterato Marco Foscarini - poi ambasciatore veneziano a Roma, e più tardi doge - di dipingere una Venezia trionfante (New York, Kress Foundation; più tardi dipinse un soggetto analogo, con S. Marino ...
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FIASELLA, Domenico, detto il Sarzana
Piero Donati
Nacque a Sarzana (La Spezia), ove fu battezzato il 12 ag. 1589, da Giovanni e da Chiara Locatelli. Il padre (1564-1630), appartenente ad una famiglia [...] , p. 247), ma si convinse dell'opportunità di risiedere stabilmente nella città ligure a seguito dell'incontro con G. Lomellini, futuro doge, che gli affidò l'incarico di decorare il suo palazzo, nei pressi della Zecca, con episodi tratti da La Reina ...
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CATENA, Vincenzo
Eduard A. Safarik
Nacque intorno al 1480, probabilmente a Venezia, da Biagio, dalmata oriundo di Perasto (Djuric, in Pignatti, 1955, p. 233). Non è controllabile (Robertson, 1954, p. [...] Venezia, Gall. dell'Accademia,firmata) e Madonna col Bambinoin trono con s. Giovanni Battista, s. Marco e il doge Leonardo Loredan (Venezia, Civico Museo Correr, firmata: Mariacher, 1957):anch'esse vanno collocate certamente ancora nel primo decennio ...
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BAROVIER (Beroverius, Boroverius, Beroviero, Beroero, Berodero, Broio)
Giovanni Mariacher
Famiglia di vetrai attivi nell'isola di Murano a partire dal sec. XIII circa. Il nome può derivare da "Beroviere", [...] nei sec. XV e XVI. Un ANGELO (da non confondersi con Angelo di Iacopo) fu camerlengo e tesoriere al tempo del doge Leonardo Loredan, essendo podestà di Murano Gabriele Venier (1502); in quel momento si rinnovava lo statuto dell'isola. Egli è ancora ...
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DARDUIN
Rosa Barovier Mentasti
Famiglia di vetrai attivi a Murano dal sec. XVI.
Il capostipite Enrico di Arduino (Rigo de Arduin nelle carte muranesi: da qui il soprannome Rigo, attribuito per secoli [...] sulle oselle degli anni 1674, 1675, 1676 (sulle oselle commemorative venivano infatti impressi, insieme con gli stemmi del doge e del podestà di Murano, quelli del camerlengo e dei deputati della Comunità muranese).
Tra i discendenti di Bortolo ...
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BREGNO, Giovanni battista
MMariacher
Scultore e architetto, della famiglia dei Bregno o Brignoni originari di Righeggia, presso Osteno (lago di Lugano); figlio di Alberto (o, forse, Roberto) e fratello [...] (1505), il B. è impegnato apreparare, insieme con Sebastiano Mariani da Lugano, uno dei camini dell'appartamento del doge in palazzo ducale, cui lavoravano anche Antonio e Tullio Lombardo. Qui egli è chiamato semplicemente "Zuan Batista taiapiera ...
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GAGGINI (Gagini), Domenico
Rita Bernini
Figlio di Pietro, nacque a Bissone, in Canton Ticino, nel terzo decennio del XV secolo. È molto probabile che il padre appartenesse a un ramo della famiglia di [...] progetto nell'esecuzione del quale fu affiancato da Giovanni Gaggini come si evince da un lettera del 6 maggio del doge Giano di Fregoso, nella quale i due risultano impegnati a reperire i marmi (Salvi, 1932). I lavori durarono probabilmente dall ...
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ANTONIO di Puccio Pisano, detto il Pisanello
Bernhard Degenhart
Chiamato Vittore Pisano per erronea tradizione che risale al Vasari, poi corretta dal Biadego (1907-08 e 1908-1909), sulla base di documenti [...] , n. 2432), che è l'abbozzo per l'affresco Ottone (figlio dell'imperatore Federico) dinanzi a Papa Alessandro ed al Doge di Venezia, non è rimasta traccia che possa dare un'idea del contributo di A. a quel perduto complesso pittorico.
Ugualmente ...
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doge
dòge s. m. [dal ven. doxe ‹dó∫e›, che è il lat. dux dŭcis «duce»]. – 1. Titolo che dal sec. 8° alla fine del 18° ebbe il capo dello stato nella Repubblica di Venezia, con poteri all’inizio assai ampî e via via sempre più limitati nel...
ducato2
ducato2 s. m. [der. di duca «doge», con riferimento alla rappresentazione, su un lato, del doge che riceve il vessillo da san Marco]. – Moneta d’oro e d’argento coniata sotto la giurisdizione di un doge; in partic., la moneta veneziana...