Vedi COSTANTINOPOLI dell'anno: 1959 - 1973 - 1994
COSTANTINOPOLI (Κωνσταντινούπολις, o Κωνσταντίνου πόλις; Constantinopolis)
G. Becatti
F. W. Deichmann
A. M. Mansel
L. Rocchetti
È l'antica capitale [...] ceduta da Corinto a Roma che la donò a Bisanzio, oppure sarebbe neroniana e trasportata da Roma per opera di Costantino. Il doge Dandolo nel 1204 la portò a Venezia e i quattro cavalli ornano ancora la facciata di S. Marco.
Alcuni studiosi hanno ...
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SMALTO
A.R. Calderoni Masetti
J. Durand
A. Shalem
Pasta vitrea distesa su metallo, sottoposta ad alte temperature, secondo tecniche già testimoniate in alcuni anelli di epoca micenea (1200 a. C.), [...] di un'imperatrice di nome Irene - probabilmente Irene Ducas, moglie di Alessio I Comneno (1081-1118) -, e quella del doge Ordelaffo Falier (1102-1118), il quale, nel 1105, aveva commissionato una pala a Costantinopoli. Quest'ultima raffigurazione è ...
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ROMA - Pittura
G. Curzi
A. Tomei
La perdita degli apparati decorativi dei grandi cantieri romani del sec. 4°, solo in parte risarcita dalla sopravvivenza di un episodio semiprivato come il mausoleo [...] . L'opera venne però effettivamente intrapresa da Onorio III (1216-1227), il quale fece giungere da Venezia - richiedendoli al doge Pietro Ziani (1205-1229) - alcuni mosaicisti, per far loro eseguire una grande composizione musiva. L'opera subì gravi ...
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DOMENICANI
S. Romano
L'Ordine religioso dei Frati Predicatori (Ordo Praedicatorum) fu fondato da s. Domenico di Guzman (ca. 1175-1221) e dal suo nome deriva la denominazione di D. con cui esso è comunemente [...] il S. Nicolò di Treviso.A Venezia i D., insediatisi intorno al secondo decennio del sec. 13°, ottennero nel 1234 dal doge Jacopo Tiepolo l'area per la fondazione della loro chiesa e del loro convento; una cospicua serie di lasciti testimonia del loro ...
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RITRATTO
P.C. Claussen
T. Velmans
L. Travaini
Le aspettative collegate a un r. nel Medioevo sono di diversa natura. In ambito religioso, per es. come immagine del fondatore, oppure come effigie funebre, [...] mentre a Roma si battevano monete 'comunali' a nome del Senato (Ladner, 1941-1984; Muntoni, 1972, p. 24). L'unico doge che osò porre il suo r. sulle monete della Repubblica di Venezia fu Nicolò Tron (1471-1473), suscitando però la riprovazione della ...
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BRESCIA
G. Panazza
(lat. Brixia; Brisia, Bressa nei docc. medievali)
Città della Lombardia, capoluogo di prov. e diocesi vescovile, situata tra i fiumi Oglio e Chiese allo sbocco della val Trompia.Di [...] cui si chiede uno statuto simile a quelli di Milano o di altre città lombarde o di Venezia; infatti poco dopo il doge inviò quello veneziano.Fra i primi monumenti del Gotico lombardo - per altri del passaggio dal Romanico al Gotico - è il broletto ...
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PADOVA
M. Merotto Ghedini
(lat. Patavium)
Città del Veneto, capoluogo di provincia, P. è sita in bassa pianura alluvionale, compresa entro un'ansa fluviale, il cui alveo - oggi occupato dalle acque [...] . Dipinti e sculture dal XIV al XIX secolo, Venezia 1957; E. Coche de la Ferté, Deux camées de Bourges et de Munich, le doge Ranieri Zeno et la Renaissance paléochrétienne à Venise au XIIIe siècle, GBA, s. VI, 55, 1960, pp. 257-280; Padova, Guida ai ...
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doge
dòge s. m. [dal ven. doxe ‹dó∫e›, che è il lat. dux dŭcis «duce»]. – 1. Titolo che dal sec. 8° alla fine del 18° ebbe il capo dello stato nella Repubblica di Venezia, con poteri all’inizio assai ampî e via via sempre più limitati nel...
ducato2
ducato2 s. m. [der. di duca «doge», con riferimento alla rappresentazione, su un lato, del doge che riceve il vessillo da san Marco]. – Moneta d’oro e d’argento coniata sotto la giurisdizione di un doge; in partic., la moneta veneziana...