Scultore (Genova 1678 - ivi 1725), allievo di D. Parodi, fu poi influenzato da P. Puget. Lavorò anche in Francia, Spagna e Portogallo; a Genova, tra le sue opere, si ricordano: la Vergine con i santi Agostino [...] e Monica (1718, S. Maria della Consolazione), il suo capolavoro; il Doge G. F. Brignole-Sale, il centro di fontana con la Nascita di Castore e Polluce (entrambi galleria di Palazzo Rosso) e il Sepolcro di s. Caterina Fieschi (1738, Ss. Annunziata di ...
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LOMBARDO, Pietro
Matteo Ceriana
Figlio di Martino da Carona, tagliapietra, come dichiarato da lui stesso in un atto notarile del 1479 (Cecchetti, p. 422), nacque probabilmente negli anni Trenta del [...] , ad ind.; R.E. Liberman, The church of S. Maria dei Miracoli in Venice, New York-London 1986; J. Eisler, Buste du Doge Marco Barbarigo…, in Bulletin du Musée hongrois des beaux-arts, LXVIII-LXIX (1987), pp. 81-90; D. Howard, Jacopo Sansovino…, New ...
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Scultore (n. Righeggia, Como); attivo a Venezia nel sec. 15º insieme al fratello Paolo, architetto. Forse è lo stesso "Antonio da Rigesio da Como" che lavorava, sotto la direzione di Mattia Raverti, alla [...] Cà d'Oro (1425-26). L'unica opera sicura dei fratelli Antonio e Paolo B. è la tomba del doge Francesco Foscari (m. nel 1457), nella chiesa dei Frari. Molte opere vengono attribuite ad A. B. (come alcune statue che coronano le cuspidi dell'arco ...
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BOSCHETTI, Lorenzo
Elena Bassi
Poche e scarne le notizie biografiche su questo architetto-dottore, idraulico, matematico, ingegnere, che fu attivo a Venezia tra il 1709 e il 1772 e che, dati gli incarichi [...] che ricevette, doveva essere ben noto nell'ambiente cittadino. Il 6 maggio 1709 moriva il doge Alvise Mocenigo, lasciando fondi adeguati per l'esecuzione della facciata della chiesa di S. Stae (Sant'Eustachio). Al concorso indetto all'uopo vennero ...
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PINO, Paolo
Mattia Biffis
PINO (de Pinis), Paolo. – Non è nota la data di nascita di questo pittore e letterato, attivo a Venezia e nel suo entroterra a partire dagli anni Trenta del Cinquecento. Poco [...] le notizie sui fatti esterni della sua vita. Nella dedica al doge Francesco Donà, in apertura del suo Dialogo di pittura (1548) tosco-romano» (Pallucchini, 1946, p. 27).
Dedicato al doge Francesco Donà (definito «benigno padre delle arti liberali», c. ...
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FEDERIGHI, Neruccio
Valerio Ascani
Non si conoscono gli estremi biografici di questo pittore attivo in area pisana nel terzo quarto del sec. XIV, documentato in una serie di atti notarili dal 1357 al [...] 1376 (Tanfani Centofanti, 1898; Fanucci Lovitch, 1991). Fece parte di un gruppo di artisti pisani inviati nel 1365 dal doge Giovanni Dell'Agnello pro honore et utili pisani communis a lavorare a Milano presso il potente alleato Galeazzo Visconti, al ...
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LOMBARDO, Tullio
Matteo Ceriana
Nacque probabilmente alla metà del XV secolo, in luogo ignoto, figlio di Pietro e fratello di Antonio, scultore e architetto attivo dall'ottavo decennio del Quattrocento.
Un [...] -145; C. Seymour jr., Sculpture in Italy: 1400-1500, Harmondworth 1966, pp. 198-201; W. Stedman Sheard, The tomb of doge Andrea Vendramin in Venice by T. L., dissertazione, University Microfilms Intern., Ann Arbor, MI, 1971; L. Puppi, Per T. L., in ...
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Pittore (Treviso 1500 - Venezia 1571). Scolaro di Tiziano, fu chiamato (1538 circa) alla corte di Francia. In seguito (1540) accettò l'invito di ornare il palazzo dei ricchi banchieri Fugger di Augusta, [...] è molto vicino a quello del suo maestro, ma l'impianto compositivo delle sue opere appare spesso incerto e debole. Il suo capolavoro è la Consegna dell'anello al Doge (1525) nelle Gallerie dell'Accademia a Venezia. La produzione del B. è vastissima. ...
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BARATTA, Pietro
Hugh Honour
Figlio di Isidoro, nacque a Carrara nel 1668 circa (benché nei registri della Milizia da Mar egli sia indicato nel 1705 come di 46 anni), fratello maggiore di Giovanni. Nel [...] travagliare molto sopra alcuni bassi rilievi in marmo, rappresentante bataglie navali che doveva servir per il deposito del q. m. Doge Franco Morosini Peloponesiaco che poi non fu posto in opera. Il Cabianca poi s'infastidì di Pietro e lo licenziò ...
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Scultore, orefice e architetto (Pisa inizio sec. 14º - ivi, forse 1368). Figlio e scolaro di Andrea Pisano, nel 1349 era succeduto al padre come capomastro del duomo di Orvieto. Dal 1357 al 1359 dai documenti [...] due sole opere firmate: la Madonna col bambino in S. Maria Novella a Firenze e quella che fa parte della tomba del doge Marco Cornaro, in SS. Giovanni e Paolo a Venezia. In queste due sculture, ma soprattutto nella seconda, l'esperienza francese ...
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doge
dòge s. m. [dal ven. doxe ‹dó∫e›, che è il lat. dux dŭcis «duce»]. – 1. Titolo che dal sec. 8° alla fine del 18° ebbe il capo dello stato nella Repubblica di Venezia, con poteri all’inizio assai ampî e via via sempre più limitati nel...
ducato2
ducato2 s. m. [der. di duca «doge», con riferimento alla rappresentazione, su un lato, del doge che riceve il vessillo da san Marco]. – Moneta d’oro e d’argento coniata sotto la giurisdizione di un doge; in partic., la moneta veneziana...