TRIBUNO, Pietro
Marco Pozza
TRIBUNO (Trundomenico), Pietro. – Nato nella prima metà del IX secolo, subentrò alla fine dell’887 o all’inizio dell’888 al doge Giovanni II Particiaco che nell’autunno dell’887 [...] il 7 maggio 888, a pochi mesi di distanza dalla sua incoronazione a re d’Italia, Berengario del Friuli confermava al doge quanto stabilito dai precedenti sovrani, con la sola innovazione di un censo annuo di 25 lire pavesi richiesto agli abitanti del ...
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DURAZZO, Giovanni Battista
Carlo Bitossi
Nacque a Genova verso il 1565 da Vincenzo di Giovanni (uno dei fratelli di Giacomo, il primo doge della famiglia, 1573-75; Pietro Durazzo, il secondo doge, 1619-21, [...] a quelli dei più noti parenti. Nel 1593 Vincenzo venne tassato su un imponibile di 67.777 lire genovine mentre i tre figli del doge Giacomo vantavano imponibili tra le 247.000 e le 290.000 lire; nel 1624 il D. e un fratello vennero tassati su 120 ...
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CONTARINI, Iacopo
Giorgio Cracco
Figlio di Domenico, nacque intorno al 1193, da una delle più antiche e nobili famiglie veneziane: "de haut lignaje", precisa il da Canal.
Il C. discendeva infatti, secondo [...] fine di febbraio e i primi di marzo del 1280: una pars, presa il 15 marzo dello stesso anno in materia di stipendio del doge, già indica che si era in fase di correzione del capitolare per l'elezione del successore; il quale, difatti, fu eletto il 25 ...
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GRADENIGO, Pietro
Franco Rossi
Soprannominato Pierazzo o Perazzo, nacque a Venezia verso la fine del 1250, figlio di Marco di Bartolomeo. La madre, almeno volendo prestare fede al genealogista Marco [...] filio adiudicata, a cura di R. Cessi - F. Bennato, Venezia 1964, pp. 189, 194-196, 205 s., 210, 299; Le promissioni del doge di Venezia dalle origini alla fine del Duecento, a cura di G. Graziato, Venezia 1986, pp. 132 s.; F. Sansovino, Venetia città ...
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DELL'AGNELLO, Gherardo
Marco Tangheroni
Figlio di Pietro, nacque probabilmente a Pisa intorno alla metà del sec. XIV, da illustre famiglia. Suo zio paterno era infatti quel Giovanni Dell'Agnello che [...] 30 ag. 1364 con Firenze, sia per la pompa e il lusso da cui venivano circondati il potere e la persona del doge. La conseguente necessità di, imporre nuove tasse e nuovi prestiti forzosi tanto più doveva farsi sentire a Lucca, date le condizioni di ...
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BRAGADIN, Lorenzo
Angelo Ventura
Nato nel 1474 da Francesco di Giacomo e da Marina Foscari, nipote del doge Francesco Foscari, apparteneva a famiglia assai influente del patriziato veneziano, ricca [...] in cui si distinse per l'energia con cui imponeva la rigida applicazione delle leggi, anche contro le indebite ingerenze del doge e degli altri consigli.
Ancor più notevole la sua ferma difesa della giurisdizione statale contro l'abuso del privilegio ...
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FALIER (Faletro, Faledro), Ordelaffo (Ordelaf)
Irmgard Fees
Figlio, secondo la Cronica di Andrea Dandolo e secondo la Origo civitatum di Vitale, eletto doge nel 1084, nacque probabilmente a Venezia. [...] di S. Cipriano di Murano e S. Ilario. Nel 1116 l'imperatore si recò a Venezia: l'avvenimento fu celebrato con grande fasto dal doge e da tutta la città; in tale occasione vennero anche concessi i privilegi per i monasteri di S. Giorgio Maggiore e S ...
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GUARCO, Isnardo
Riccardo Musso
Nacque, probabilmente a Genova, verso il 1330 da Montanaro; non è noto il nome della madre.
L'omonimia col figlio del fratello maggiore Nicolò (doge tra il 1378 e il 1383), [...] nella pirateria lungo le rotte per la Siria e l'Egitto.
Rientrato a Genova, dopo che il fratello Nicolò fu eletto doge (18 giugno 1378), ne divenne il braccio destro e, forte dell'esperienza acquisita nel Levante, assunse il comando della guardia del ...
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DEODATO
Gerhard Rösch
Nacque in data imprecisata da una famiglia tribunizia veneziana di Cittanova, figlio di quell'Orso che fu elevato doge dai Veneziani nel 726, per essere ucciso nel 737, durante [...] Malamocco e di Cittanova, lo dimostra proprio l'ascesa al potere di Deodato. Pur essendo di Cittanova, egli fu proclamato doge a Malamocco, come vuole una notizia abbastanza credibile. In ogni caso, egli rinunciò a trasferire la sede del governo di ...
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BRIGNOLE, Giacomo Luigi
Giuseppe Pignatelli
Nato a Genova 18 maggio 1797 da Francesco Maria, figlio dell'ultimo doge genovese Giacomo Maria, e da Giovanna Grillo Cattaneo, fu educato durante il periodo [...] napoleonico nel liceo militare di Genova; quindi si perfezionò nello studio delle lettere sotto la guida di C. Leoni, con cui nel 1819 fece un viaggio d'istruzione a Napoli, Roma e Firenze.
Alcuni anni ...
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doge
dòge s. m. [dal ven. doxe ‹dó∫e›, che è il lat. dux dŭcis «duce»]. – 1. Titolo che dal sec. 8° alla fine del 18° ebbe il capo dello stato nella Repubblica di Venezia, con poteri all’inizio assai ampî e via via sempre più limitati nel...
ducato2
ducato2 s. m. [der. di duca «doge», con riferimento alla rappresentazione, su un lato, del doge che riceve il vessillo da san Marco]. – Moneta d’oro e d’argento coniata sotto la giurisdizione di un doge; in partic., la moneta veneziana...