BARBARIGO, Niccolò
Giorgio Cracco
Figlio di Tommaso, fu attivo in Venezia nei decenni di mezzo del sec. XIV.
Dovendosi fondare quasi esclusivamente sulle notizie date dal Priuli, la biografia di questo [...] Faliero che sconvolse il patriziato veneto. Egli dovette essere immune da ogni sospetto perché nel 1356 fu uno dei 41 elettori del doge Giovanni Dolfin e nel 1360 fu mandato bailo a Cipro ed eletto consigliere in Venezia. Il 13 marzo 13 63 il suo ...
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CONTARINI, Simone
Gino Benzoni
Nato il 27 ag. 1563 a Rubiana, nel Padovano, da Giambattista (1531-1563) di Simone e Marietta di Alessandro Gritti, il C. ebbe una sorella, Chiara, sposa a Girolamo Zane [...] . 5, L-LI (1952), pp. 63-67, 75 ss.; F. Seneca. La pol. ven. dopo l'interdetto, Padova 1957, ad Ind.; G. Cozzi, Il doge N. Contarini..., Venezia-Roma 1958, pp. 103, 134, 367 (è il C. non Francesco Contarini come dall'indice dei nomi a p. 383); Id., F ...
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SCAMOZZI, Vincenzo
Gianmario Guidarelli
SCAMOZZI, Vincenzo. – Figlio di Giandomenico (1526-1582) e di Caterina Calderaro, nacque a Vicenza nel 1548.
Il padre vi era giunto nel 1533, proveniente da San [...] di personalità politiche di primo piano come Federico e Jacopo Contarini, Federico Corner, Pietro Duodo, Marino Grimani, il doge Nicolò Da Ponte (per il quale realizzò il monumento funerario nella chiesa della Carità, 1582) e soprattutto Marcantonio ...
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SAGREDO, Giovan Francesco
Nick Wilding
– Nacque a Venezia il 19 giugno 1571, quarto di sei fratelli, da Nicolò Sagredo, figlio di Bernardo del ramo di S. Sofia della famiglia, e da Cecilia, figlia di [...] ricordato più per essere fuggito dalla battaglia di Valeggio nel 1630. Il figlio di Zaccaria, Niccolò (1606-1676), fu l’unico doge della famiglia e vi fu nominato l’anno precedente alla sua morte. Giovan Francesco non si sposò e non ebbe figli.
Quasi ...
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SIMONE da Camerino
Laura Gaffuri
SIMONE (Simonetto) da Camerino. – La nascita può essere collocata tra il 1392 e il 1404; nel 1452 la documentazione lo definiva ultraquarantenne (Bullarium..., a cura [...] dove venne sottoposta al giudizio di un tribunale cardinalizio di cui faceva parte anche il veneziano Pietro Barbo. Il sostegno del doge e, forse, dello stesso duca di Milano cui Simone aveva comunque parlato «de la persecutione de li monaci ch’io ho ...
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LECA, Raffaele da
Riccardo Musso
Nacque intorno al 1415, primogenito di Rinuccio di Nicolò e di una dama della casata Della Rocca di cui si ignora il nome; ebbe numerosi fratelli, tra legittimi e illegittimi.
Il [...] mesi si era trovato ad avere il controllo soltanto di alcuni castelli della costa. Osteggiato dai Corsi e mal tollerato dal nuovo doge Pietro Fregoso, nel 1453 egli si risolse a vendere le fortezze di cui conservava il dominio al Banco di S. Giorgio ...
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CICALA, Meliaduce
Giovanni Nuti
Nacque a Genova nel 1430 dal mercante Antonio ed ebbe fratelli Pietro, Galeotto e Lanzarotto. Egli seguì le orme paterne, tanto da diventare uno dei più potenti mercanti [...] cercarvi merci catalane, ma la nave del Cattaneo fa in seguito catturata e la Repubblica di Genova dovette intervenire presso il doge Pasquale Malipiero per ottenerne il rilascio. A Genova il C. fece parte del Consiglio degli anziani dal 1463 al 1468 ...
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GIUSTINIAN, Marco
Giorgio Ravegnani
Figlio del procuratore Bernardo, appartenne al ramo della famiglia veneziana abitante nel sestiere di S. Polo, nella parrocchia di S. Cassiano. Nacque intorno al [...] fu conclusa una tregua di quattro mesi fra i Visconti, i Veneziani e gli alleati, a decorrere dall'8 genn. 1355, il doge Falier inviò presso di lui a Pisa il G. e Paolo Loredan procuratore di S. Marco come ambasciatori e sindici del Comune veneziano ...
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MUSSATO, Gianfrancesco
Paolo Pellegrini
– Nacque a Padova il 3 settembre 1533 da Alvise, discendente del celebre preumanista Albertino.
Benché si ignori con chi abbia svolto i primi studi, è certo che [...] del seminario di Padova è occupata da Suppliche e discorsi fatti in Consiglio. Un cospicuo numero di orazioni di ambasceria al doge e di interventi in materia legale e finanziaria è conservato nel ms. 619, vol. VI. Fra le orazioni di maggiore rilievo ...
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DELLA TORRE, Giulio
Rodolfo Savelli
Nacque a Genova il 27 maggio 1584 da Battista e da Pellina Invrea. Il padre, esponente della nobiltà "nuova", fu posto nel primo bussolo del Seminario (da cui venivano [...] le supreme cariche della Repubblica, ad esclusione del dogato (impedito forse in ciò dal fatto che il fratello Leonardo fu eletto doge nel 1631). Nel 1617 fu comandante militare a Chiavari, nel 1619 fece parte dell'ufficio dei Poveri, nel 1620 fu ...
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doge
dòge s. m. [dal ven. doxe ‹dó∫e›, che è il lat. dux dŭcis «duce»]. – 1. Titolo che dal sec. 8° alla fine del 18° ebbe il capo dello stato nella Repubblica di Venezia, con poteri all’inizio assai ampî e via via sempre più limitati nel...
ducato2
ducato2 s. m. [der. di duca «doge», con riferimento alla rappresentazione, su un lato, del doge che riceve il vessillo da san Marco]. – Moneta d’oro e d’argento coniata sotto la giurisdizione di un doge; in partic., la moneta veneziana...