COCCIO, Marcantonio, detto Marcantonio Sabellico
Francesco Tateo
Nacque intorno al 1436 a Vicovaro in Sabina, allora sotto il dominio degli Orsini.
Il C. interpreterà il nome del luogo natale come "Varronis [...] Branca, Firenze 1943, p. 98). Ma poiché l'opera, pubblicata nel 1487, comprende trentatré libri e giunge fino alla nomina a doge di Agostino Barbarigo, lo Zeno suppose che l'ultimo libro fosse composto quando la prima parte era già conosciuta e data ...
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IVANI (Hyvanus), Antonio
Marcello Simonetta
Nacque nel 1430 a Brugnato, piccola località nei pressi di Sarzana, da Nicola, notaio attivo in questa città.
La regione era all'epoca sotto l'egemonia dei [...] feudale di Sarzana, da poco deposto dalla carica di doge di Genova. La madre del Fregoso, Caterina Ordelaffi, da Sarzana un'intensa attività volta a riconquistare la carica di doge. Nel luglio 1461, quando il Fregoso ottenne il dogato per ...
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NAZARI, Bartolomeo
Fiorenzo Fisogni
Nacque a Clusone, nel Bergamasco, il 31 maggio 1693 da Nazario e da Giacomina; quarto di sei fratelli, all’età di sei anni restò orfano della madre, morta di parto, [...] neonata Accademia. Al 1741 apparterrebbe invece il perduto ritratto del doge Grimani a figura intera (Tassi, 1793, p. 90). tra Genova – dove si recò per eseguire il perduto Ritratto del doge Grimani – e Milano. Non è chiaro cosa spinse l’artista a ...
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NAZARI, Bartolomeo
Fiorenzo Fisogni
Nacque a Clusone, nel Bergamasco, il 31 maggio 1693 da Nazario e da Giacomina; quarto di sei fratelli, all’età di sei anni restò orfano della madre, morta di parto, [...] neonata Accademia. Al 1741 apparterrebbe invece il perduto ritratto del doge Grimani a figura intera (Tassi, 1793, p. 90). tra Genova – dove si recò per eseguire il perduto Ritratto del doge Grimani – e Milano. Non è chiaro cosa spinse l’artista a ...
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GRIMALDI, Carlo
Riccardo Musso
Figlio di Raniero (I) e di Margherita Ruffo dei conti di Sinopoli, nacque alla fine del XIII secolo, forse in Calabria. Scarse sono le notizie circa i suoi primi anni, [...] il G. si dirigesse in realtà verso Genova. Il Vignoso lo bloccò nel porto di Marsiglia e fu solo per l'intervento del doge Giovanni da Murta che la squadra monegasca poté uscirne. Anche questa volta il viaggio procedette a rilento, perché il G. si ...
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CAROLDO, Gian Giacomo
Antonio Carile
Della famiglia del C. i tardi genealogisti veneziani affermano che si fosse trasferita a Venezia da Milano nel 1323 (Museo Civico Correr, cod. Gradenigo 83, tomo [...] Delle Inscrizioni veneziane, IV, Venezia 1834, p. 9) è certo anteriore al 1532, anno in cui il C. dedica al doge, ai senatori e ai gentiluomini veneziani la propria opera storica.
La tradizione testuale della cronaca del C. si presenta singolarmente ...
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DE MONACIS, Lorenzo
Giorgio Ravegnani
Nacque a Venezia in contrada S.Martino, forse nell'estate 1351, dal notaio Monaco e da Magdalucia Rota.
Il padre morì intorno al 1372 dopo aver fatto testamento [...] del 14 marzo 1384.
Il 26 apr. 1386 entrò a far parte dei notai della curia maggiore, che era formata dagli impiegati del doge e dai suoi consiglieri. Ancora a Venezia il 16 dicembre dello stesso anno, si recò poi in Ungheria al seguito di Pantaleone ...
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BADOER, Alvise (Luigi)
Angelo Ventura
Patrizio veneto, nacque da Arrigo verso il 1483 iniziò la vita pubblica esercitando le cariche di avvocato dei prigionieri e fiscale nelle Corti di palazzo, impratichendosi [...] diversi gentiluomini di grande autorità e parentado, tra i quali il provveditore generale in campo Polo Nani, genero del doge Agostino Barbarigo, per il quale aveva proposto la pena capitale, Francesco Gritti pagatore in campo, e Giovanni Vitturi ...
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MARCO dall'Aquila
Pietro Prosser
Nacque presumibilmente all'Aquila verso il 1480.
La data di nascita è desumibile (Ness, p. 345) sulla base del primo documento che lo riguarda: una richiesta di privilegio [...] chiese e ottenne un privilegio decennale di stampa e vendita per le intavolature liutistiche.
Nella supplica indirizzata al doge e al suo "sapientissimo consiglio", M. sottolinea di essersi "inzegnato a comune utilitate de quelli che se deletarono ...
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MALASPINA, Giacomo (Iacopo)
Patrizia Meli
Figlio primogenito di Antonio Alberico, marchese di Fosdinovo e Massa, e di Giovanna Malaspina di Verrucola, nacque nel terzo decennio del Quattrocento. All'indomani [...] 'unico indiscusso signore del marchesato.
Nel dicembre 1457 partecipò all'ambasciata veronese che doveva congratularsi col nuovo doge di Venezia, Pasquale Malipiero: era quasi tradizione che un Malaspina partecipasse a simili iniziative, in quanto la ...
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doge
dòge s. m. [dal ven. doxe ‹dó∫e›, che è il lat. dux dŭcis «duce»]. – 1. Titolo che dal sec. 8° alla fine del 18° ebbe il capo dello stato nella Repubblica di Venezia, con poteri all’inizio assai ampî e via via sempre più limitati nel...
ducato2
ducato2 s. m. [der. di duca «doge», con riferimento alla rappresentazione, su un lato, del doge che riceve il vessillo da san Marco]. – Moneta d’oro e d’argento coniata sotto la giurisdizione di un doge; in partic., la moneta veneziana...