Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
San Marco a Venezia
Francesca Zago
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Acquisendo le spoglie di san Marco, Venezia assume il prestigio di [...] 976 e il 978, al seguito dell’incendio del 976, la nuova basilica viene consacrata nel 1094 da Vitale Falier (doge dal 1086 al 1096) allorquando avvenne la traslazione del corpo del santo nella cripta. Acquisendo le spoglie dell’evangelista la città ...
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PRIULI, Giovanni
Giuseppe Gullino
PRIULI, Giovanni. – Nacque a Venezia, in contrada S. Felice, nel 1384 da Costantino di Lorenzo e da una figlia di Giacomo Loredan di Bartolomeo.
Nel 1414 sposò Maria [...] più tardi, nel febbraio del 1445, venne cooptato nella giunta dei dieci chiamata a giudicare Jacopo Foscari, figlio del doge.
Si apriva allora una grave crisi interna che vedeva protagonista il vertice della costituzione veneziana e che si sarebbe ...
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Pittore (Venezia 1480 circa - ivi 1531); fu dapprima rigido seguace dello stile di Antonello da Messina, semplificandone la forma in geometrico schema, da lui conosciuto attraverso Alvise Vivarini più [...] che Giovanni Bellini (Sacra conversazione all'Accademia di Venezia; Vergine venerata dal doge Loredan, Museo Correr). In seguito il C. è tutto pervaso dalle manifestazioni ultime, luminose, del Giambellino, come nelle sue Sacre Conversazioni di ...
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MOROSINI, Paolo
Gino Benzoni
– Nacque nel 1406 a Venezia, da Egidio (o Zillio o Zilio), già podestà di Chioggia (1393-94) e quindi di Verona (aprile 1407 - settembre 1408 e nel 1410-11) e di Padova [...] Di nuovo a Venezia, già dei 41 elettori per Pietro Mocenigo (4 dicembre 1474), lo fu nuovamente il 4 marzo 1476 pel doge Andrea Vendramin (4 marzo 1476). A Ferrara poi, con Marco Barbarigo, a felicitarsi con Ercole d’Este per lo sventato tentativo di ...
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FIESCHI, Giovanni Antonio
Giovanni Nuti
Figlio di Niccolò, consignore di Torriglia (Genova), e di Maria di Lionello Lomellino, nacque alla fine del sec. XIV o agli inizi del sec. XV da un ramo della [...] Alfonso d'Aragona, re di Sicilia, allora in lotta con Renato d'Angiò per il trono di Napoli. Contro la consuetudine il doge affidò a un non nobile, il fratello Giovanni, il comando della flotta che si stava allestendo per la campagna napoletana: il F ...
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CANEVARO, Domenico
Maristella Cavanna Ciappina
Nacque a Genova il 5 ag. 1683 da nobile famiglia e venne battezzato in S. Siro; il 4 apr. 1698 venne ascritto al libro d'oro della nobiltà. Del padre, [...] ; infine venne estratto senatore nel 1730 e nel 1739 con la carica di uno dei governatori della Repubblica. Venne eletto doge il 20 febbr. 1742 con una notevole maggioranza di voti.
La sua incoronazione avvenne il 7 luglio successivo in S. Lorenzo ...
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Scultore italiano (Venezia 1841 - ivi 1918), allievo di L. Borro e poi docente all'Accademia di Venezia. Tra le sue opere, di impronta realista, ricordiamo il monumento in bronzo a Tiziano (1880) a Pieve [...] di Cadore, quello di Goldoni (1883) e quello del doge S. Venier (1907) a Venezia. ...
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La cultura
Gino Benzoni
Storiografia ed erudizione
All'insegna della continuità, sia pure in discesa, sia pure nella cornice dello scadimento di rilievo politico, del rimpicciolimento di prestigio [...] remo ad altri.
Dei migliori, comunque, il procuratore di S. Marco, nonché, nel 1789, tra i candidati alla successione del doge Paolo Renier, Andrea Memmo d'una classe di governo ormai alle ultime battute. E capace Memmo sino all'ultimo della sua ...
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CANAL, Pietro
Laura Giannasi
Non è facile tracciare la biografia di questo politico e capitano veneziano della prima metà del sec. XIV, poiché le fonti che ne ricordano il nome non ne precisano in genere [...] di Rodi per stipulare una lega contro il Turco; il 26 agosto il Paleologo gli rilasciò uguale procura. A nome del doge e dell'imperatore il 6 settembre il C. firmò l'alleanza quinquennale con il gran maestro: erano accordi protettivi di immediata ...
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CICALA (Cigala) ZOAGLI, Giovanni Battista
Maristella Cavanna Ciappina
Nacque a Genova nel 1484 da Giorgio Zoagli e da Simonetta Navone di Francesco.
La famiglia Zoagli da cui discendeva (il cognome [...] dopo la nuova riforma del 1576) aveva già dato un doge alla Repubblica, Nicolò, eletto nel 1394; ma essa, e, nel 1541, di nuovo a Carlo V, quando, con l'ex doge G. Grimaldi Bracelli, andò a incontrarlo ai Giovi per presentargli l'ossequio della ...
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doge
dòge s. m. [dal ven. doxe ‹dó∫e›, che è il lat. dux dŭcis «duce»]. – 1. Titolo che dal sec. 8° alla fine del 18° ebbe il capo dello stato nella Repubblica di Venezia, con poteri all’inizio assai ampî e via via sempre più limitati nel...
ducato2
ducato2 s. m. [der. di duca «doge», con riferimento alla rappresentazione, su un lato, del doge che riceve il vessillo da san Marco]. – Moneta d’oro e d’argento coniata sotto la giurisdizione di un doge; in partic., la moneta veneziana...