MALIPIERO, Pasquale
Franco Rossi
Figlio di Francesco di Fantino, del ramo di S. Severo, nacque a Venezia verso il 1392.
Negli Arbori, M. Barbaro gli attribuisce cinque fratelli (Girolamo, Domenico, [...] elettori ai quali spettava la scelta finale. Al termine di una combattuta tornata elettorale, il 30 ott. 1457 il M. fu eletto doge con 25 voti a favore.
Gli incarichi affatto gravosi attraverso gli infidi campi di battaglia al di qua e al di là dell ...
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GRADENIGO, Vincenzo
Roberto Zago
Figlio di Domenico di Polo e di Giustiniana Giustinian di Girolamo di S. Moisè, nacque a Venezia il 23 ag. 1676. Il ramo del casato discendeva dal doge Pietro e aveva [...] alle Artiglierie e provveditore sopra Ogli nel 1709, anno in cui entrò tra i Venticinque per l'elezione del doge (Giovanni [II] Corner). Successivamente, fu depositario in Zecca nel 1711, sopraprovveditore alle Decime del clero nel 1712, conservatore ...
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Uomo politico (Genova 1739 - ivi 1809). Tornata definitivamente Genova sotto i Francesi (giugno 1800) e decaduti il 30 luglio 1802 i poteri del governo provvisorio, il 10 ag. 1802 fu creato doge della [...] ricostituita Repubblica ligure. Nel 1805, mentre si recava a Milano a ossequiare Napoleone, gli fu comunicato il decreto che annetteva Genova all'Impero francese e poneva termine al suo governo ...
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CERBANI, Cerbano
Marco Palma
Nacque a Venezia, con ogni probabilità alla fine del sec. XI.
È verosimile che il C. appartenesse alla stessa nobile famiglia, originaria di Equilio sul Piave, cui appartennero [...] , cominciata da Andrea Dandolo, fu portata a termine sotto il doge Giovanni Gradenigo nel 1355. L'immagine di Domenico Michiel che ordina la data della tradizionale visita che ogni 16 aprile doge, Senato e clero compivano nella cappella di S. ...
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Mercante pisano, vissuto in epoca di decadenza della sua città e di agitazioni faziose, attuò nel 1364 un singolare ma effimero tentativo di costituirvi un vero e proprio principato ereditario, e per quattro [...] . Sapendosi così malvisto, cercò, quando nel 1368 Carlo IV discese in Italia, di appoggiarsi a lui, e cambiò il titolo di doge in quello di vicario imperiale. Se non che, mentre il 5 settembre si trovava in Lucca ad ossequiare l'imperatore, precipitò ...
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STELLA, Giorgio
Giovanna Petti Balbi
– Secondo le indicazioni da lui stesso fornite, nacque forse attorno al 1370; racconta infatti di aver tenuto a mente quanto deciso in una riunione svoltasi nel [...] figlio primogenito di Facino Stella, originario dell’omonima località rivierasca, che a Genova divenne notaio e cancelliere del doge Simone Boccanegra, e di madre ignota.
Con altri tre fratelli – Francesco, Iacopo, Giovanni – è ricordato nel 1382 tra ...
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Operò a Venezia, ove morì il 16 aprile 1355, impiccato sulla loggia di Palazzo ducale, come uno dei principali complici della congiura del doge Marin Faliero. Dalle notizie documentarie oggi note, la più [...] remota delle quali risale al maggio 1340, si può dedurre che il C. oltre che tajapiera (lapicida, scultore, costruttore, secondo il significato che si dava allora a questa parola), era altresì proprietario ...
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La finanza pubblica
Michael Knapton
Introduzione
La storiografia riguardante la finanza pubblica veneziana nel medioevo poggia sulle fondamentali iniziative di pubblicazione e analisi delle principali [...] le 6.500 lire a grossi di obbligazioni pari - a 13,3% del valore totale dei beni - lasciate nel testamento dal doge Renier Zeno, morto nel 1268 a pochi anni dal consolidamento del debito (123).
Per quanto riguarda la ripartizione dei prestiti, in ...
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FALIER, Michele
Giorgio Ravegnani
Sebbene non si conoscano documenti in cui sia indicato con il patronimico o secondo la contrada di origine, possiamo affermare con sicurezza che il F. era figlio di [...] posto per documentarsi e poi riferire agli organismi competenti, una volta rientrati in patria. Il F. fu quindi uno degli elettori del doge Andrea Dandolo, che entrò in carica il 4 genn. 1343. Ricoprì in seguito gli uffici di avogadore di Comun e di ...
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FOSCARI, Marco
Giuseppe Gullino
Ultimogenito di Nicolò di Giovanni e di Caterina Michiel, nacque a Venezia, nella parrocchia di S. Simeon Piccolo, attorno al 1392.
Rimasto orfano del padre, nel novembre [...] negli anni a cavallo tra il XIV e il XV secolo, per cui negli ultimi tempi anche Franzi - così come il futuro doge - aveva contribuito a sbarrare l'accesso al cursus honorum al più giovane F., la cui vicenda nell'agone politico ebbe inizio, forse ...
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doge
dòge s. m. [dal ven. doxe ‹dó∫e›, che è il lat. dux dŭcis «duce»]. – 1. Titolo che dal sec. 8° alla fine del 18° ebbe il capo dello stato nella Repubblica di Venezia, con poteri all’inizio assai ampî e via via sempre più limitati nel...
ducato2
ducato2 s. m. [der. di duca «doge», con riferimento alla rappresentazione, su un lato, del doge che riceve il vessillo da san Marco]. – Moneta d’oro e d’argento coniata sotto la giurisdizione di un doge; in partic., la moneta veneziana...