GUARCO, Ludovico (Lodisio)
Riccardo Musso
Nacque quasi sicuramente a Genova da Montanaro, si ignora il nome della madre. Molto probabilmente fu il secondogenito dei tre figli di Montanaro di cui si conosce [...] Antoniotto Adorno, furono costretti ad abbandonare la città e a rifugiarsi nella Val Polcevera, tra i loro seguaci.
L'elezione a doge di Leonardo Montaldo, buon amico della famiglia Guarco, permise al G. e ai suoi fratelli di fare ritorno a Genova ma ...
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DA LEZZE, Girolamo
Giuseppe Gullino
Terzogenito di cinque fratelli, nacque a Venezia il 7 luglio 1579 dal procuratore Giovanni di Andrea e da Marietta Priuli, nipote del doge Antonio. Si dedicò all'attività [...] seguendo in questo la tradizione familiare: senatore nel 1613, due anni più tardi risulta tra i quarantuno elettori del doge Giovanni Bembo. Una presenza, questa, le cui ragioni vanno probabilmente ricercate più nel prestigio e nella ricchezza della ...
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Ricco mercante pisano (m. Genova 1387); nel 1364, con l'appoggio dei Raspanti, di Bernabò Visconti e delle bande di Giovanni Acuto, s'impadronì del potere diventando doge di Pisa. Due anni dopo rese il [...] dogato ereditario. Malvisto per le eccessive tassazioni, cercò nel 1368, alla venuta di Carlo IV in Italia, di ottenere il titolo di vicario imperiale; ma nello stesso anno fu defenestrato. Vano riuscì ...
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La società Veneziana
Giuseppe Trebbi
L'assenza di vistosi rivolgimenti sociali, il successo nel mantenere la quiete interna rappresentano uno dei principali elementi costitutivi del "mito" di Venezia. [...] , Il Seicento, Vicenza 1983, pp. 74-76 (pp. 61-91).
89. G. Cozzi, Federico Contarini, pp. 197-204.
90. Cit. da Id., Il doge Nicolò Contarini, p. 231 n. 2.
91. Cf. Zvi Ankori, Giacomo Foscarini e gli Ebrei di Creta, "Studi Veneziani", n. ser., 9, 1985 ...
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Scritti storico - politici
Gino Benzoni
Esposizione di fatti, di operazioni, più o meno rispettosa della loro appurata consistenza e più o meno ricorrente, nel necessario vaglio selettivo, a procedimenti [...] di getto, in soli 15 mesi, in un latino fluente, l'opera vuol essere - e lo sottolinea la dedica al doge Marco Barbarigo - un degno riscontro della grandezza di Venezia. Rispetto a questa è divulgativa e propagandistica insieme. Non impeccabile la ...
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DURAZZO, Giovan Luca (Gian Luca)
Maristella Cavanna Ciappina
Nacque a Genova nel 1628 (fu battezzato il 23 agosto), primogenito dei dieci figli di Gerolamo e di Maria Chiavari di Gian Luca, doge proprio [...] due Durazzo con funzioni direttive in quella guerra: il fratello Giovan Agostino e il cugino Giovanni Battista, figlio di Cesare, doge del 1665. Se per il primo non ci sono problemi (dirigeva come commissario delle galee le operazioni di sostegno ed ...
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FIESCHI, Ibleto (Ibletto, Obietto)
Giovanni Nuti
Nacque nel 1435, probabilmente a Genova, da Gian Luigi del ramo di Torriglia della potente famiglia genovese e da Luisetta (o Lucetta) di Rollando Fregoso; [...] il F. risiedette a Roma e fu accanto al papa nella malattia che lo colse nella primavera del 1485.
Nel marzo il doge Fregoso esortò gli oratori genovesi da lui spediti a Roma a ottenere l'appoggio del F. nella questione di Pietrasanta, impegnandosi a ...
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VENIER, Lorenzo
Giuseppe Gullino
– Nacque a Venezia, assieme al gemello Alvise, il 20 dicembre 1552 da Giovanni Francesco, unico figlio di Lorenzo, e da Andriana Manolesso.
Suo padre era nipote del [...] sul mare gli anni della giovinezza; poi, dopo la morte del doge (1578), interruppe la carriera militare e il 25 gennaio 1581 venne dal momento che a prete Filippo, figlio naturale del doge Sebastiano, il padre aveva acquistato un vicariato proprio ...
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MALIPIERO, Girolamo
Enrico Filippini
Monaco e poeta veneziano della prima metà del sec. XVI, morto intorno al 1547. Nato dalla celebre famiglia che diede più d'un doge dalla Serenissima, entrò nell'ordine [...] dei minori osservanti. Compose un Trattato di Sacra Scrittura, una Vita di Clemente VII e una Vita di S. Francesco (in esametri), ma si rese più noto per Il Petrarca spirituale (Venezia 1536; altre 6 edizioni ...
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«Sudditi d’un altro stato»? Gli ecclesiastici veneziani
Antonio Menniti Ippolito
Tra lo stato e la Chiesa
Nel 1609 il nunzio pontificio Berlinghiero Gessi aveva un problema con il pievano di San Maurizio. [...] — un dissidio insorto tra il patriarca di Aquileia e il suo capitolo — che «essagerai con tanto vigore questo punto che il Doge mi pregò a volermi quietare» (127).
Malgrado ciò Venezia non accettò però mai che le cause riguardanti le «cose di Chiesa ...
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doge
dòge s. m. [dal ven. doxe ‹dó∫e›, che è il lat. dux dŭcis «duce»]. – 1. Titolo che dal sec. 8° alla fine del 18° ebbe il capo dello stato nella Repubblica di Venezia, con poteri all’inizio assai ampî e via via sempre più limitati nel...
ducato2
ducato2 s. m. [der. di duca «doge», con riferimento alla rappresentazione, su un lato, del doge che riceve il vessillo da san Marco]. – Moneta d’oro e d’argento coniata sotto la giurisdizione di un doge; in partic., la moneta veneziana...