Poeta (m. dopo il 1532), il cui nome d'arte è Antonio Filèremo, figlio naturale legittimo di Spinetta II Fregoso, ch'era stato doge di Genova nel 1461 (m. 1470) e il capostipite dei Fregoso di Milano. [...] Entrò assai presto nella corte sforzesca (1464), ove fu assai benvoluto. Carissimo al padre, di cui era unico figlio maschio, ereditò la maggior parte dei suoi beni, sotto la tutela di Cicco Simonetta ...
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Nella Repubblica di Venezia, dal 12° sec. in poi, p. (o p. dogale o ducale, o anche, semplicemente, dogale o ducale) era il giuramento che il doge prestava all’atto di assumere il potere e rinnovava a [...] determinate scadenze; aveva per oggetto i doveri dell’ufficio del doge, attentamente specificati, e i limiti della sua autorità. Il testo delle p. costituiva una sorta di statuto, analogamente ai brevi dei Comuni; fu spesso decorato con miniature e ...
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DONA (Donati, Donato), Antonio
Paola De Peppo
Appartenente al ramo "con le Rose" nacque a Venezia presumibilmente nel 1422 da Andrea di Bartolomeo e dalla sua seconda moglie Camilla, figlia del doge [...] D. non sfuggi neppure al consueto omaggio di scrittori ed editori: veniva elogiato, ad e s., da CristOforo Persona nella dedica al doge G. Mocenigo della sua versione dell'opera di Origene contro Celso (edita a Roma nel 1481); nel 1480, mentre era a ...
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PINO, Paolo
Giulio Carlo Argan
Pittore e scrittore d'arte; ritenuto da alcuni messinese; benché egli stesso, nel dedicare il suo dialogo al doge Francesco Donato si dichiari "nato nella felice sua patria". [...] Fu allievo del Savoldo. Opere di lui sono ricordate a Venezia, Padova, Noale; un suo quadro del 1534, firmato, si trova a Chambéry. Nel 1548 pubblicò il Dialogo di pittura, i cui protagonisti sono un Lauro, ...
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Mercatura e moneta
Gerhard Rösch
Sfruttamento delle saline, pesca e forse in misura minore navigazione tra l'Istria e la capitale Ravenna: queste le attività di base che reggono l'economia della [...] in adesione alla richiesta di aiuto del re di Gerusalemme Baldovino II, si avviò una grande campagna militare. Nel 1122 il doge Domenico Michiel allestì una flotta che, forte di oltre cento navi, si fermò ad occupare Rodi e l'anno seguente giunse ...
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Ingegnere elettrotecnico, nato a Liverpool il 9 aprile 1864, da famiglia che legava le sue origini al doge di Venezia Sebastiano Ziani, morto a Zurigo il 13 gennaio 1930. Studiò al St. Augustin College [...] di Ramsgate e all'università di Londra, ma interruppe assai giovane gli studî per impiegarsi presso la Società Siemens a Charlton. Nel 1882 ideò il generatore di corrente che porta il suo nome e che utilizza ...
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"Un'ordinaria forma non alletta". Arte, riflessione sull'arte e società
Lionello Puppi
Ruggero Rugolo*
Il Seicento rappresenta nella complessa compagine della storia di Venezia l'estrema grande occasione [...] altri a rivederla e a stimarla come rifugio di tutta Italia e di tutta la cristianità.
Ed è, proprio, la "divina maestà del doge" a garantire tanto, là dove spicca e s'esalta una concordia sociale per cui "vanno di pari il plebeo mecanico con il ...
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FIESCHI, Antonio
Giovanni Nuti
Figlio di Niccolò, signore di Torriglia, nacque forse a Genova nella prima metà del sec. XIV.
Niccolò (morto prima del 1386) aveva guidato la famiglia nei difficili anni [...] alla conquista di Savignone, centro di un altro ramo della famiglia, e ad un violento attacco su Torriglia. Fallito quest'ultimo, tra il doge ed il F. si venne ad un accordo, che, tuttavia, non durò a lungo, perché il F. appoggiò un colpo di mano ...
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FALIER (Faletro, Faledro), Vitale
Irmgard Fees
Nacque a Venezia nella prima metà del sec. XI.
I Falier erano una delle più antiche famiglie veneziane: se ne trova traccia nel primo elenco delle nobili [...] ricevette gli inviati del F., che a quanto pare lo invitarono a Venezia: egli vi tenne a battesimo una figlia del doge e, tornato a Treviso, rinnovò il patto con Venezia e confermò i privilegi della città. L'imperatore nelle frasi introduttive del ...
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DANDOLO, Giovanni
Marco Pozza
Figlio di Ranieri il Rosso, del confinio di S. Luca, non deve essere confuso con Giovanni di Ranieri, nipote del doge Enrico, come erroneamente indica il Priuli nei suoi [...] nel corso di quello stesso anno, il D. non svolse alcuna missione di rilievo fino al 1267, quando venne mandato dal doge Ranieri Zeno, con Marco Querini e Federico Giustinian, al papa Clemente IV (a Genova secondo il confuso racconto di A. Dandolo ...
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doge
dòge s. m. [dal ven. doxe ‹dó∫e›, che è il lat. dux dŭcis «duce»]. – 1. Titolo che dal sec. 8° alla fine del 18° ebbe il capo dello stato nella Repubblica di Venezia, con poteri all’inizio assai ampî e via via sempre più limitati nel...
ducato2
ducato2 s. m. [der. di duca «doge», con riferimento alla rappresentazione, su un lato, del doge che riceve il vessillo da san Marco]. – Moneta d’oro e d’argento coniata sotto la giurisdizione di un doge; in partic., la moneta veneziana...