CANDIANO, Pietro
Margherita Giuliana Bertolini
Doge di Venezia, terzo di questo nome, figlio dell'omonimo doge, iniziò la sua partecipazione alla vita politica veneziana allorché venne inviato dal padre, [...] del primo ad entrare in armi a Grado ed a provocare quindi la "magna discordia" tra il patriarca stesso ed il doge, nei primi anni del governo del Candiano. Solo l'intervento del patriarca gradense Marino, già mediatore della crisi istriana sotto il ...
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Nipote (m. 1328 circa) del doge Lorenzo. Castellano a Corone e Modone, subì un processo per peculato (1300-1301). Durante la dispendiosa guerra di Ferrara, si mise a capo, col suocero Marco Querini, di [...] padovano, e instaurare forse una signoria. Ma l'assalto alla piazza S. Marco (15 genn. 1310) fu respinto dai fedeli del doge, informato a tempo. T. riparò a Padova, poi a Treviso e in Dalmazia, inseguito da taglie, invano tramando nuove congiure. ...
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L'autocelebrazione della Repubblica nelle arti figurative
Wolfgang Wolters
Lo Stato veneziano ha sempre fatto tutto il possibile per costruire e divulgare un'immagine di sé in cui il ruolo svolto [...] Magi alla Madonna e ai santi che le fanno corona. Due di essi sono ritratti in piedi, il terzo è inginocchiato, come il doge nei quadri votivi del palazzo. Nei quadri votivi i magistrati e i dogi ritratti in piedi sono un caso molto raro. Se ne ...
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MOCENIGO, Alvise. –
Giuseppe Gullino
Quarto doge di questo nome, nacque a Venezia il 19 maggio 1701, ultimogenito di Alvise (III) detto Marcantonio, del ramo a S. Stae, e di Paolina Badoer di Pietro [...] …, VII, p. 698).
Il M. tornò a Venezia decorato delle insegne di cavaliere e recando con sé alcune reliquie del santo doge Pietro Orseolo. Qualche mese dopo, il 12 dic. 1733, accettò la nomina a un’altra ambasceria, presso papa Clemente XII. Nell ...
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Insegne del potere e titoli ducali
Giorgio Ravegnani
Investitura e insegne ducali
Scrive il cronista Boncompagno da Signa che verso il 1173 il doge di Venezia aveva alcune insegne regali (quedam regalia [...] di Venezia porta corona e dovunque va si fa portare la spada, e gliela porta un gentiluomo; e nelle feste solenni messere il doge porta in capo una corona d'oro con pietre preziose e indossa una veste di drappo intessuto d'oro; e dov'egli va nelle ...
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Doge di Venezia, dopo Sebastiano Veniero, dal 18 marzo 1578 al 30 luglio 1585. Era nato il 15 gennaio 1491, da Antonio; sposò, nel 1520, Arcangela di Alvise Canal. Fu avogadore di Comun, savio del Consiglio, [...] ambasciatore a Gregorio XIII, oratore al concilio di Trento, luogotenente a Udine, ambasciatore alla corte imperiale, a Roma, in Spagna, in Francia; bailo e generale a Corfù e procuratore di San Marco ...
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Quarto doge della famiglia, figlio di Fantino, discendente dal cugino del grande Enrico. Giovanissimo, era asceso alle maggiori cariche, e già nel 1331 era procuratore di S. Marco, nel 1333 podestà di [...] Trieste, nel 1336 provveditore in campo, e il 4 gennaio 1343, veniva, contrariamente alle tradizioni veneziane, assunto all'alta dignità ducale. La sua figura ricorda, in qualche linea, quella del maggior ...
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Dagli Orseolo al comune
Stefano Gasparri
La situazione di Venezia intorno al Mille
Alla scomparsa nel 1008 di Pietro II Orseolo, il doge che aveva consolidato la fisionomia di potenza marittima di [...] , p. 52.
13. Ibid., p. 53.
14. Ibid., pp. 53-56 e G. Rosch, Venezia e l'Impero, p. 37.
15. Pietro Orseolo, figlio del doge Ottone e di Ma-ria, figlia di Stefano I, divenne re d'Ungheria nel 1038 alla morte dello zio.
16. Origo civitatum, p. 140; A ...
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"E per tutto il cielo". Dinamiche religiose di uno Stato nascente
Giorgio Cracco
La religione civica al bivio
Guardando indietro
La religione cristiana - secondo un'opinione corrente - non cessò mai, [...] operare anche fuori di Venezia, anche là dove stavano i nemici di Venezia, non era più vero che Dio, il papa, i vescovi, il doge, il comune di Venezia erano tutt'uno: le strade e i disegni di Dio potevano non coincidere - e di fatto talora già non ...
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MONTALDO, Raffaele.
Riccardo Musso
– Secondogenito del doge Leonardo e della sua seconda moglie Bartolomea Ardimenti, nacque probabilmente a Genova intorno al 1370, pochi anni dopo il fratello Antonio, [...] gli interessi della fazione per il tramite dei tre figli: Antonio, Nicolò e Giovanni.
A loro, che nel 1437 avevano ottenuto dal doge il permesso di tornare a Genova, si rivolse per aiuto Simone De Mari, feudatario genovese di Capo Corso che, dopo la ...
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doge
dòge s. m. [dal ven. doxe ‹dó∫e›, che è il lat. dux dŭcis «duce»]. – 1. Titolo che dal sec. 8° alla fine del 18° ebbe il capo dello stato nella Repubblica di Venezia, con poteri all’inizio assai ampî e via via sempre più limitati nel...
ducato2
ducato2 s. m. [der. di duca «doge», con riferimento alla rappresentazione, su un lato, del doge che riceve il vessillo da san Marco]. – Moneta d’oro e d’argento coniata sotto la giurisdizione di un doge; in partic., la moneta veneziana...