MOCENIGO, Alvise. –
Giuseppe Gullino
Quarto doge di questo nome, nacque a Venezia il 19 maggio 1701, ultimogenito di Alvise (III) detto Marcantonio, del ramo a S. Stae, e di Paolina Badoer di Pietro [...] di Venezia nella vita pubblica e privata, Firenze 1977, pp. 510-517, 595; L. Urban, Teatri in tavola. Ossia «trionfi» sulle tavole dogali, in Studi veneziani, n.s., XXV (1993), pp. 180, 183, 185, 191, 201-209; P. Del Negro, Introduzione, in Storia di ...
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D'ARONCO, Raimondo Tommaso
Giuseppe Miano
Nacque nella frazione di Godo, comune di Gemona (Udine), il 31 ag. 1857, da Girolamo e Santa Venturini, primogenito di otto figli.
Girolamo Da Ronco, figlio [...] si dimostrò allineato con il linguaggio corrente; così fu anche, sebbene con maggiore audacia, nel disegno per un monumento ai caduti di Dogali (1891) da innalzarsi a Roma o in Africa (Freni-Varnier, 1983, p. 95). Al 1892 risale la prima uscita del D ...
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SALANDRA, Antonio
Federico Lucarini
– Nacque a Troia, in Capitanata (Foggia), il 13 agosto 1853, primogenito di Gaspare e di Giuseppina Granata, entrambi appartenenti a famiglie di professionisti e [...] , cui egli apparteneva, tentavano una convergenza con la cosiddetta Pentarchia.
Il 26 gennaio 1887 la sconfitta di Dogali provocò le dimissioni del VII governo presieduto da Agostino Depretis; mentre questi era impegnato nei contatti che avrebbero ...
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Nacque a Forlì il 16 sett. 1841 da Carlo e da Francesca Ghinassi. Affidato dopo la morte del padre a uno zio di sentimenti ultraliberali, Gaetano Ghinassi, il F. visse un'adolescenza tranquilla fino al [...] basi dell'esecutivo era persuaso da tempo anche il F. che, non a caso, da antitriplicista dichiarato nel 1883, dopo Dogali aveva illustrato alla Camera un ordine del giorno di critica al ministero Depretis ma anche a favore di una continuazione della ...
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MICHIEL, Fantino
Dieter Girgensohn
– Nacque nel 1350 circa nella nobile famiglia veneziana da Maffeo di Marco e da una Cateruzza di cui non conosciamo il casato.
Il padre risiedeva a Venezia nella parrocchia [...] . presso i nobili veneziani è testimoniata dalla sua presenza fra i Cinque correttori alla Promissione ducale in occasione delle elezioni dogali del 1413-14 e del 1423: i cinque dovevano, come di consueto, esaminare il testo del giuramento del doge e ...
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DONDULO, Giacomo
Marco Pozza
Unico rappresentante di rilievo di una famiglia dalle incerte origini, che aveva la propria residenza a Venezia nel "confinio" dei Ss. Apostoli e che si estinse nella prima [...] di un trattato con Mantova. L'anno successivo fu ilsolo tra gli elettori a partecipare sia alla terza "mano" delle votazioni dogalì, sia alla quarta, sia a quella definitiva, dalla quale uscì eletto Iacopo Contarini (6 sett. 1275). Nel 1277, in un ...
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CANZIO, Stefano
Bruno Anatra
Nacque il 3 genn. 1837 a Genova dall'architetto e scenografo Michele e da una Piaggio. Sembra che sui 15 anni abbia seguito, presso gli scolopi, le lezioni di p. Smuraglia, [...] dalla Consociazione, per le popolazioni terremotate.
I suoi fremiti patriottici assunsero coloriture equivoche quando, all'indomani di Dogali, avrebbe "voluto accorrere in Africa con una legione di garibaldini", (Galante Garrone). Lo stesso anno, per ...
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DE RENZIS, Francesco
Silvio De Majo
Nacque a Capua il 7 genn. 1836 da Ottavio e da Maria Rosa Sorvillo.
Il suo casato era nobile da vecchia data. Alla fine del XVI secolo un Vincenzo De Renzis aveva [...] al governo, che anticipava di qualche tempo la crisi del 1886 e la definitiva caduta del Depretis dopo l'eccidio di Dogali.
Il D. pubblicò a Milano il suo primo romanzo nel 1878: Ananke (fatalità), la storia di un giovane perseguitato dalla cattiva ...
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MESSEDAGLIA, Giacomo Bartolomeo
Nicola Labanca
– Primo di sei figli, nacque a Venezia l’8 maggio 1846 da Giacomo e Santa Gardin.
Il nonno paterno era avvocato nella fortezza austriaca di Legnago e il [...] dell’espansione coloniale e del collegamento degli scacchieri eritreo (dove l’Italia si era appena affacciata, tra Massaua e Dogali), sudanese, egiziano e persino etiopico. Nel frattempo al Cairo il M. aveva ricevuto qualche ulteriore se pur minore ...
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LOMELLINI, Giacomo
Calogero Farinella
Nacque a Genova nel 1570 da Nicolò e da Battina Lomellini, di altro ramo della famiglia, vedova di Cattaneo Spinola e sposata in seconde nozze.
Sono molto labili [...] priva del doge-capo famiglia (assente sia per evitare l'accusa di regalismo, ove si fosse fatto ritrarre in abiti dogali insieme con i familiari, sia per rimarcare la sua totale dedizione all'organizzazione della difesa della città), ma con il ...
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dogale
agg. e s. f. [der. di doge]. – 1. agg. Del doge: anello, corno d.; promissione d. (v. promissione). 2. s. f. a. Lettera in forma di diploma (detta anche ducale) che, trascritta e firmata da un segretario, veniva inviata a nome del doge...
cinquecento
cinquecènto agg. num. card. [comp. di cinque e cento], invar. – 1. Numero formato da cinque volte cento, e il segno che lo rappresenta (in cifre arabe 500, nella numerazione romana D): alla velocità di c. km orarî. 2. Come s. m....