POLANI, Pietro
Ermanno Orlando
POLANI, Pietro. – Nacque presumibilmente a Venezia nel 1098, figlio di Domenico, residente nella parrocchia di S. Luca. Proveniva da una famiglia ‘nuova’, probabilmente [...] di regalità, spia evidente di un regime ducale che si voleva meno accentrato e più condiviso.
Sin dall’inizio del dogado in effetti Polani allargò la base di governo, introducendo a corte nuove famiglie e adottando modelli di potere più partecipati ...
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CONTARINI, Zaccaria
Francesca Cavazzana Romanelli
Nacque in una data non accertabile, probabilmente nel secondo decennio del 1300, dal patrizio veneziano Nicolò, del ramo dei Contarini detto di S. Cassiano, [...] alle commissioni senatoriali più varie e frequenti incarichi, come quello di consigliere ducale nel 1362-63 e nel 1365 (vacante il dogado per la morte di Lorenzo Celsi) e di avogador di Comun nel 1364. Non furono, comunque, escluse nuove missioni ...
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GRIMANI, Marco
Giuseppe Gullino
Nacque a Venezia da Girolamo di Antonio e da Elena di Francesco Priuli "scarpon", probabilmente nel 1494. La data si ricava dai Diarii del Sanuto (fonte principale per [...] doge, ormai decrepito e incapace di assolvere ai doveri della carica: "li do nepoti stanno in dogado, Procuratori, sier Marco et sier Vetor non voleno, perché stando in dogado ha la intrada etc. E cussì va le nostre cosse" (Sanuto, XXXIV, col. 116 ...
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CORRER, Marcantonio
Angelo Baiocchi
Nacque a Venezia il 21 luglio 1570 da Vincenzo di Angelo e da Benedetta di Marcantonio Correr.
Il padre morì un anno dopo la nascita del C.; ma l'esponente principale [...] ambasciatore della Repubblica a Londra costituiva in quegli anni un compito denso di significati: erano gli anni del dogado di Leonardo Donà, dell'interdetto, del latitudinarismo, dei piani antispagnoli ed antipapali; gli anni dell'intenso scambio ...
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CAROLDO, Gian Giacomo
Antonio Carile
Della famiglia del C. i tardi genealogisti veneziani affermano che si fosse trasferita a Venezia da Milano nel 1323 (Museo Civico Correr, cod. Gradenigo 83, tomo [...] fra i vari settori della cronaca.
La Chronica extensa di Andrea Dandolo è alla base della narrazione del C. fino al dogado di Giacomo Contarini (1275-1280) e pur rappresentando, dal punto di vista cronologico, il settore più ampio della cronaca, dal ...
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GRITTI, Andrea
Gino Benzoni
Nato il 17 apr. del 1455 a Bardolino, nel Veronese, da Francesco di Triadano e Vienna di Paolo Zane e ben presto orfano di padre, di lui - mentre la madre si risposa, nel [...] esplicitata da parole che il G. adotta come impresa simboleggiante il suo bellico protagonismo. In cuor suo già aspira al dogado. Non accolta però, il 14 genn. 1510, la sua domanda di rientro, nelle sorti della guerra è vieppiù responsabilizzato ...
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CONDULMER, Antonio
Angelo Baiocchi
Nacque a Venezia nel 1452 da Bernardo e da Maria di Artale Contarini.
La famiglia Condulmer era di nobiltà recente: un ramo era entrato a far parte del patriziato [...] S. Sebastiano; nel 1506 fu nominato dal Consiglio dei dieci tra i "Tre, sopra la alivelation et confiscation dil dogado"; sempre nel 1506 era promotore del procedimento e della condanna di Alessandro Semitecolo, ex provveditore a Retimo ed in questi ...
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GIACOMO da Piacenza (Iacopo Piacentino)
Marino Zabbia
Nacque a Piacenza probabilmente nell'ultimo decennio del XIII secolo da un non meglio identificato Giovanni il cui nome si ricava dalla presenza [...] luogo egli richiama l'autorità del doge Francesco Dandolo e, riproponendo una prassi che ebbe una certa diffusione durante quel dogado, gli dedica lo scritto. In seconda battuta ricorda il proprio lungo impegno negli uffici veneziani e soprattutto il ...
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DANDOLO, Andrea
Giorgio Ravegnani
Nacque il 30 apr. 1306 da Fantino, del ramo di S. Luca, che viene ricordato nel 1312 fra gli elettori del doge Giovanni Soranzo e che morì il 13 ag. 1324.
Ebbe almeno [...] Veneziano della Pala feriale, la costruzione della cappella di S. Isidoro nella basilica di S. Marco (terminata sotto il dogado di Giovanni Gradenigo nel 1355) con il ciclo di mosaici dedicati al santo nella parete settentrionale, e la commissione ...
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CONTARINI, Alvise
Gino Benzoni
Terzo dei tre figli maschi di Nicolò (1563-1648) di Bertuzzi, del ramo contariniano detto (per i ferrei battenti della porta d'ingresso del palazzo in salizzada di S. [...] , che alla lunga l'avvantaggia, che comunque s'adatta al ritmo pacato della sua esistenza. Egli "vive lontano dalle ambizioni del dogado e pure, per merito, talenti e parentado, vi sarebbe più vicino d'ogni altro. I suoi parenti... Contarini e la sua ...
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casatico
casàtico s. m. [der. di casa] (pl. -ci), ant. – Imposta sulle case, spec. a Venezia: fu posta una tassa sui beni stabili di Venezia, e del Dogado, a cui diedero il nome di c. (Botta). Altrove, diritto pagato dai mercanti per tenere...
dogato
(o dogado) s. m. [der. di doge]. – Ufficio e dignità di doge; durata della magistratura di un doge. Si chiamò d. anche il territorio della Repubblica Veneta, e il Palazzo ducale a Venezia.