CONTARINI, Alvise
Gino Benzoni
Terzo dei tre figli maschi di Nicolò (1563-1648) di Bertuzzi, del ramo contariniano detto (per i ferrei battenti della porta d'ingresso del palazzo in salizzada di S. [...] , che alla lunga l'avvantaggia, che comunque s'adatta al ritmo pacato della sua esistenza. Egli "vive lontano dalle ambizioni del dogado e pure, per merito, talenti e parentado, vi sarebbe più vicino d'ogni altro. I suoi parenti... Contarini e la sua ...
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MALIPIERO, Pasquale
Franco Rossi
Figlio di Francesco di Fantino, del ramo di S. Severo, nacque a Venezia verso il 1392.
Negli Arbori, M. Barbaro gli attribuisce cinque fratelli (Girolamo, Domenico, [...] opinioni espresse dai cronisti e dagli storici a lui coevi e così pure dai biografi e dagli studiosi più o meno recenti sul dogado del M., e prima ancora sul significato da attribuire alla sua elezione a doge, a torto o a ragione ritenuta diretta ed ...
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GRIMANI, Antonio
Roberto Zago
Primogenito di Giovanni di Antonio, del ramo dei Servi, e di Cecilia Nani di Giacomo, nacque a Venezia l'11 sett. 1554. Lo seguirono Alvise (1559-1635), che divenne arcivescovo [...] con il temuto rito segreto la temerarietà di agitatori e malfattori.
Ritornato a Venezia fu commissario sopra le Valli del Dogado (8 ott. 1614), consigliere ducale (gennaio 1615), savio del Consiglio (settembre) e inquisitore di Stato (2 novembre ...
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ABBONDI, Antonio detto lo Scarpagnino
Giovanni Mariacher
Nato da Pietro tra il 1465 ed il 1470, era di origine milanese (ma non è possibile precisare se nativo proprio di Milano). Compare in Venezia [...] , anch'essa distrutta nel già ricordato incendio del 1514 a Rialto: i lavori eran terminati non molto dopo l'elezione al dogado d'Andrea Gritti (1523). Ma erano anni per l'A. economicamente difficili. Egli che, unico tra i proti di Venezia, si ...
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BARBARIGO, Niccolò
Giorgio Cracco
Figlio di Tommaso, fu attivo in Venezia nei decenni di mezzo del sec. XIV.
Dovendosi fondare quasi esclusivamente sulle notizie date dal Priuli, la biografia di questo [...] Veneziane..., IV, Venezia 1834, p. 607; S. Mitis, La Dalmazia ai tempi di Lodovico il Grande, in Annuario dalmatico, IV (1887), p. 33; V. Lazzarini, Marino Faliero. Avanti il dogado. La congiura. Appendici, Firenze 1963, pp. 35 s., 113, 224. ...
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GIUSTINIAN (Giustiniani, Iustiniani, Justinianus, Zustignan, Zustinian), Bernardo
Gino Pistilli
Nacque a Venezia il 6 genn. 1408, da Leonardo di Bernardo e da Lucrezia di Bernardo Da Mula.
Studiò inizialmente [...] 1477-81.
L'opera, in 15 libri, narra le vicende della città dalle origini alla spedizione di Pipino e al dogado di Agnello Parteciaco. Basata su una vasta conoscenza della letteratura storica classica e di storici contemporanei come L. Valla e Biondo ...
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PARTICIACO, Agnello
Marco Pozza
PARTICIACO, Agnello (Partecipazio Angelo). – Nacque nella seconda metà dell’VIII secolo, probabilmente a Eraclea, antica capitale del ducato veneziano.
Il nome Agnello [...] Sicilia che avvenne in quell’anno. Giustiniano rimase quindi il solo doge in carica.
Il brevissimo (827-829) dogado di Giustiniano fu segnato da un rilevante episodio: risolvendo un plurisecolare contrasto, la sinodo dei vescovi del regno italico ...
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CAMPOSAMPIERO, Guglielmo
Nereo Vianello
Nacque a Padova il 16 ottobre 1691 da un ramo secondario della famiglia patrizia padovana, la Domus de Campo Sancti Petri, da Alvise Antonio e da Lucrezia Pappafava. [...] due ultime fatiche, le terzine per le nozze dei nipoti Barbaro-Barbarigo [Venezia 1764] e il sonetto e le terzine per il dogado di Marco Foscarini (Padova [1762]). In queste ultime si lamenta: "Io delle Muse il cucco mai non fui: / pur via via già ...
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AMASEO, Romolo Quirino
Rino Avesani
Nacque a Udine il 24 giugno 1489 da Gregorio e da suor Fiore di Marano, monaca di S. Chiara in Udine. Fu legittimato con privilegio del vescovo di Bologna Achille [...] Cambrai aveva riaperto lo Studio e anche con nuovi ordinamenti lo stava portando a quel rifiorimento che culminò con il dogado di Andrea Gritti, le condizioni di insegnamento si presentavano migliori che non a Bologna. Lo tratteneva però iltimore di ...
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CAPPELLO, Andrea
TTucci
Figlio di Vettore, capitano generale da mar, e di Lucia di Marco Querini, nacque con tutta probabilità a Venezia, nel 1444 secondo le genealogie del Barbaro o qualche anno dopo [...] al doge ebbe il torto di non risparmiargli un accenno inopportuno al debito dei Barbarigo verso la città, per l'elezione al dogado di due di loro, un fratello dopo l'altro, e perciò venne mandato in esilio. Il C., invece, non pagò nessuna conseguenza ...
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casatico
casàtico s. m. [der. di casa] (pl. -ci), ant. – Imposta sulle case, spec. a Venezia: fu posta una tassa sui beni stabili di Venezia, e del Dogado, a cui diedero il nome di c. (Botta). Altrove, diritto pagato dai mercanti per tenere...
dogato
(o dogado) s. m. [der. di doge]. – Ufficio e dignità di doge; durata della magistratura di un doge. Si chiamò d. anche il territorio della Repubblica Veneta, e il Palazzo ducale a Venezia.