CORNER, Giovanni
Renzo Derosas
Primogenito di Federico, figlio del doge Francesco, del ramo dei Corner di S. Polo e di Cornelia di Francesco, dei Contarini "di Piazzola", nacque a Venezia il 4 ag. 1647.
Ebbe [...] far fronte alle spese sostenute per gli incarichi propri e dei figli, per le doti, e soprattutto per il suo dogado.
Ma a dispetto della tradizione familiare e dell'educazione ricevuta il C. si dimostrò piuttosto restio ad intraprendere la carriera ...
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CORNER, Francesco (Franceschino)
Giuseppe Gullino
Nacque a Venezia, probabilmente nell'anno 1356, dal procuratore e futuro doge Marco e dalla sua seconda moglie, Caterina, che era una dalmata di ignoto [...] mese prima di recarsi in Istria con una delegazione di dodici nobili, incontro al doge Venier, che era stato eletto al dogado mentre si trovava capitano a Candia), risulta disporre di una discreta fortuna, di cui istituì commissaria la madre ed eredi ...
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CORNER, Giovanni
Claudio Povolo
Secondo dei quattro figli maschi di Marcantonio di Giovanni e di Cecilia Contarini di Giustiniano, nacque a Venezia l'11 nov. 1551 e sposò il 10 febbr. 1578 Chiara di [...] , alla morte del doge Marcantonio Memmo, concorse al dogado; ma la lotta, inizialmente ristretta ai procuratori Agostino Nani Priuli, fu correttore della promissione ducale e, pur non concorrendo al dogado, ottenne dei voti; dal 6 ag. al 5 nov. 1624 ...
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MARCELLO, Pietro (Piero)
Michela Dal Borgo
Nacque a Venezia il 21 genn. 1530 (e non nel 1521 come asserisce il genealogista M. Barbaro) dal matrimonio, celebrato nel 1529, di Antonio di Piero con Isabella [...] alle decime in Rialto, preposto alla riscossione della decima sui redditi dei beni stabili gravante sugli abitanti della Dominante e del Dogado.
Il 28 luglio 1572 fu eletto dal Senato, in sostituzione di Francesco Da Lezze, tra i savi sopra i Beni ...
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ALBERTINI, Paolo, detto Paolo Veneto
Guido Rizzi
Umanista veneziano. Nacque verso il 1430 da famiglia veneziana, da cui uscirono altri letterati. Vestì a dieci anni l'abito dei serviti e fu novizio [...] . La Repubblica lo adoperò in importanti commissioni, e particolarmente in una presso i Turchi, nel 1474, sotto il dogado di Pietro Mocenigo. Di questa ambasceria, che gli procurò molta notorietà, troviamo riscontro anche nel registro dei dottori ...
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DOLFIN, Giovanni
Gigliola Bianchini
Nacque a Venezia, secondo fonti cronachistiche coeve, intorno al 1303 da Benedetto (Benetto, Bello, Bellerio, Bellerino), figlio di Enrico (Rigo), fondatore del ramo [...] D. fu nominato governatore dell'esercito ed incaricato di bloccare la costruzione di un ponte nemico sul fiume Po. Durante il dogado di Marin Falier, succeduto al Dandolo nel 1354, non pare che il D. abbia ricoperto incarichi pubblici di spicco. Il ...
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CICOGNA, Girolamo
Angelo Baiocchi
Nacque a Venezia con ogni probabilità nel 1489, da Francesco di Marco e da Paola Coppo di Nicolò.
La sua data di nascita non figura nel Libro d'oro dell'Avogaria di [...] suo nome in primo luogo sembra legata la notevole ascesa della famiglia Cicogna nel '500, ascesa che culminerà nell'elezione al dogado nel 1585 del nipote Pasquale.
Nel 1514 il C. sposò Elena Loredan di Resti (Oreste); nel 1520 ebbe il primo figlio ...
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GHEDINA, Giuseppe
Flavio Vizzutti
Nacque a Cortina d'Ampezzo il 1° marzo 1825 da Gaetano, proprietario del rinomato albergo Aquila Nera, e da Maria Rosa Di Pol, primo di undici figli.
Grazie al benessere [...] gli fu conferita la medaglia d'oro nel concorso vinto con il dipinto Andrea Contarini costretto ad accettare il dogado (Venezia, Gallerie dell'Accademia, Depositi).
Nell'impianto figurativo e spaziale dell'opera, costruito con raffinata modulazione ...
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CAPPELLO, Pietro
Francomario Colasanti
Del ramo originario di S. Maria Materdomini del nobile casato veneziano, nacque da Giovanni di Giorgio e da Maria di Andrea Mocenigo presumibilmente nel 1445, [...] l'anno dopoe che fin dal 1473 aveva sposato Maria di Bartolomeo Vendramin, figlio di quell'Andrea, che sarebbe asceso al dogado nel 1476; questo parziale silenzio delle fonti sta, forse, ad indicare che il C., seguendo le tradizioni del patriziato ...
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DIEDO (Diedus, Dedus Didius), Francesco
Gilbert Tournoy
Figlio di Alvise di Marco, del ramo di Ss. Apostoli dell'antica famiglia appartenente al patriziato veneziano, e di Creusa di Giovanni Boldù, [...] ; fu scelto infatti per porgere le congratulazioni dell'università di Padova a Pasquale Malipiero in occasione dell'elezione al dogado, avvenuta il 31 ott. 1457. Assistette varie volte come teste al conferimento di licenze e dottorati da parte dell ...
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casatico
casàtico s. m. [der. di casa] (pl. -ci), ant. – Imposta sulle case, spec. a Venezia: fu posta una tassa sui beni stabili di Venezia, e del Dogado, a cui diedero il nome di c. (Botta). Altrove, diritto pagato dai mercanti per tenere...
dogato
(o dogado) s. m. [der. di doge]. – Ufficio e dignità di doge; durata della magistratura di un doge. Si chiamò d. anche il territorio della Repubblica Veneta, e il Palazzo ducale a Venezia.